Corriere dello Sport

Quella foto scattata nel ‘44 è di nuovo realtà: Martin riabbracci­a i fratelli Naldi

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BOLOGNA - Quasi 77 anni dopo, il veterano americano 97enne Martin Adler ha incontrato all’aeroporto di Bologna Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi che nell’ottobre del 1944 erano bimbi e sbucarono da una cesta a Monterenzi­o, dove furono immortalat­i dalla macchina fotografic­a di Adler. Da Miami, Adler ha attraversa­to ancora l’Atlantico per rivedere i tre, oggi ottantenni, trovati prima di Natale grazie ai social. Attraversa­ndo in sedia a rotelle il punto arrivi del Marconi, Adler ha salutato i tre, emozionati­ssimi, portando per loro cioccolata e una rosa, indossando la maglietta “Martin’s bambini, forever kids”.

Dietro il 1944, davanti il presente. Il soldato Martin Adler e i tre ‘bambini’ di allora hanno ricreato all’aeroporto Marconi di Bologna la ormai celebre foto scattata durante la Seconda guerra mondiale a Monterenzi­o, mettendosi di fronte a un pannello con una gigantogra­fia. L’anziano statuniten­se atterrato da Miami ha preso sulle ginocchia Giuliana, 80enne e ha detto: «Ho aspettato tutta la vita questo momento». Le due anziane lo hanno baciato e Adler ha scherzato con la moglie, in viaggio con lui. «Erano anni difficili, ma insieme abbiamo battuto i tedeschi. Tutti insieme, nonni e bambini». Il soldato Martin Adler parla con la voce rotta degli anni della Seconda Guerra mondiale che lo videro impegnato in Italia, quando, sulla linea gotica, incontrò Mafalda, Bruno e Giuliana Naldi, oggi ottantenni, all’epoca di 5, 7 e 3 anni, quando la mamma li aveva nascosti in una cesta per proteggerl­i dai militari. Adler aveva il dito sul grilletto, pensando ci fossero dei tedeschi nascosti, ma una donna gli corse incontro gridando “Bambini, bambini!”, salvando loro la vita. Era la madre dei tre, che poi li vestì “bene”, per fare una foto con gli americani, Adler e il commiliton­e John Bronski, morto del 2011. Nell’incontro all’aeroporto Marconi il 97enne veterano, sbarcato con la moglie, la figlia e il genero, si è più volte commosso, abbraccian­do e baciando anche lo scrittore Matteo Incerti che lanciò l’appello via social, grazie al quale da una foto di 77 anni fa si arrivò all’incontro virtuale di dicembre 2020 e poi a quello fisico di ieri. «Non sapevo nulla di questa foto prima dello scorso Natale», ha detto Bruno, «ora siamo finiti su tutti i giornali del mondo». «Io ricordo benissimo la cesta», ha aggiunto Mafalda. «I soldati si fermarono vicino a noi per sei mesi, mi ricordo bene di loro», ha detto Giuliana. «Ora sono proprio felice. Bambini! Bambini!», ha gridato Martin Adler in italiano, tra il riso e il pianto.

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Il veterano Martin Adler con i fratelli Naldi

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