Inter, Inzaghi ha il suo Correa
Zhang paga 30 milioni e il Tucu torna da Simone
L’ex laziale firmerà un quadriennale da 3,5 milioni all’anno La chiusura dell’affare sblocca il mercato della Lazio, che tratta Zaccagni e Kostic
Sarà Correa la nuova punta per Inzaghi. Ieri, c’è stato lo sprint decisivo con accordo raggiunto con la Lazio sulla base di 5 milioni di euro per il prestito, più altri 25 per il riscatto obbligatorio e l’aggiunta di un altro milione come bonus legato alla qualificazione Champions. Di fatto è l’offerta che il club nerazzurro aveva già avanzato in maniera informale nella giornata di sabato. Lotito aveva reagito freddamente, come hanno testimoniato le sue dichiarazioni domenicali. Per un’altra giornata abbondante ha continuato a chiedere i soliti 40 milioni (premi compresi), scendendo poi a 35. Sembrava intenzionato a resistere, poi è subentrata la variabile Belotti e ha finito per convincersi. Nonostante il 20% del ricavato debba girarlo al Siviglia, come previsto nel contratto di acquisto del “Tucu”.
PIANO B. Già perché lunedì Marotta e Ausilio avevano trovato il modo di cautelarsi con Belotti. In un incontro con il Torino avevano rapidamente trovato un’intesa. Cairo, davanti alla resistenza del “Gallo” per il rinnovo di contratto e con la prospettiva di vedere partire il suo giocatore più rappresentativo senza incassare nemmeno un euro, aveva detto sì all’offerta da 20 milioni più un altro paio in bonus. Con in mano Belotti, l’Inter ha dato una sorta di ultimatum Lazio in scadenza oggi: o accettate la proposta, oppure lasciamo perdere Correa. La situazione, dunque, si è sbloccata perfino in anticipo. Forse perché, comunque, Lotito aveva la necessità di chiudere un’altra cessione per completare l’organico da mettere a disposizione di Sarri.
PRONTO ALLO SBARCO. In ogni caso, per far avvicinare le parti è stato decisivo il lavoro diplomatico di Lucci, agente di Correa. Fissata la cifra complessiva dell’operazione, oltre alla formula (l’ob
bligo di riscatto scatterà dopo il primo punto in campionato nel 2022), gli ultimi dettagli da sistemare sono le modalità di pagamento. Molto contento, evidentemente, Inzaghi, che, non solo, vede finalmente completato il suo reparto offensivo, ma avrà a disposizione un giocatore che conosce bene, permettendo un inserimento più agevole e un’integrazione più rapida con i compagni di reparto. Più che felice lo stesso Correa, che nelle prossime ore sbarcherà a Milano e che voleva l’Inter a tutti i costi, tanto da accantonare il corteggiamento dell’Everton e che andrà a firmare un contratto fino al 2025 da circa 3,5 milioni a stagione. Volendo, ci sarebbero anche i tempi perché l’argentino possa perfino essere convocato per il match con il Verona. Difficilmente, però, farà in tempo a svolgere almeno un allenamento con i nuovi compagni.
VIA LIBERA.
Ad ogni modo, che la partita fosse ormai in dirittura di arrivo, lo ha fatto capire anche il via libera concesso a Pinamonti. L’Inter, infatti, lo avrebbe trattenuto fino a che non fosse arrivato il nuovo attaccante. E il 21enne centravanti trentino ieri sera ha raggiunto Empoli dove giocherà in prestito per questa stagione, con circa metà dell’ingaggio garantito dal club nerazzurro. Ricapitolando, quindi, Lautaro, Dzeko (ovvero il tandem titolare), Correa e Sanchez, più Satriano che dovrebbe restare a fare il quinto. A meno che, naturalmente, non ci sia un ulteriore aggiunta in avanti al foto-finish. A proposito del cileno, la buona notizia è che non è stato convocato in nazionale per questa sosta. Significa che resterà ad Appiano per cercare di mettersi a disposizione di Inzaghi nel più breve tempo possibile, magari già per la ripresa. Intanto, tramite “Mega”, ha fatto sapere che «Il recupero sta andando un po' meglio e io non vedo l’ora di rientrare. Mi allenerò con l'Inter e vedremo cosa succede». Ieri, finalmente, è tornato alla Pinetina, dove per i prossimi 15-20 giorni seguirà il programma concordato da Volpi e Cougat, lo specialista di Barcellona da cui si è fatto “trattare” negli ultimi giorni.