Torreira c’è festa Viola
L’uruguaiano dell’Arsenal esploso nella Samp è arrivato da Londra Toccherà a lui guidare la Viola
Il primo indizio, prima dell’ora di pranzo, lo ha dato lui stesso: una foto scattata dall’aereo con la bandierina italiana e il pallone come emoticon. Lucas Torreira, del resto, non vedeva l’ora di tornare in Italia, terra che lo ha visto prima crescere e poi affermarsi calcisticamente. A metà pomeriggio è atterrato con un volo di linea all’aeroporto di Pisa e si è subito messo in viaggio verso Firenze, per sostenere le visite mediche di rito, in un istituto di analisi nel cuore della città. Questa mattina il venticinquenne centrocampista uruguaiano preso dall’Arsenal firmerà il nuovo contratto con la Fiorentina e il cerchio finalmente sarà chiuso. Arriva in prestito oneroso (più o meno un milione) con diritto di riscatto fissato a 15, anche se si devono ancora limare gli ultimissimi particolari.
LA BOLLA. Poi, scatterà il count down per vederlo in campo agli ordini di Italiano. Proviene dall’Inghilterra, paese collocato in fascia D per rischio epidemiologico legato al Covid e tecnicamente dovrebbe sottoporsi a cinque giorni di quarantena, con unico percorso autorizzato quello tra l’alloggio e la sede di lavoro, dunque il centro sportivo. Ha, però, già ricevuto la doppia dose del vaccino e potrebbe essere concessa una deroga da parte della Asl Toscana Centro, come accaduto a Tammy Abraham con la Roma. Nel frattempo dovranno essere espletate tutte le pratiche burocratiche relative al transfer per cui la Fiorentina si è già attivata.
LA TRATTATIVA. La trattativa è (ri)entrata nel vivo negli ultimi giorni. I dirigenti del club di Commisso lo seguivano da tempo: già la passata estate si era fatto di tutto per provare a portarlo in Italia, salvo poi doversi arrendere di fronte al pressing dell’Atletico Madrid, dove però le cose non sono andate nella maniera sperata. Dopo aver fatto rientro all’Arsenal, appurato di non essere nei piani di Arteta, ecco che la volontà di tornare in Serie A è diventata la molla decisiva, specie di fronte all’insistenza dell’Eintracht Francoforte, che pure avrebbe acquistato subito il cartellino. La voglia di viola di Torreira è stata più forte di tutto: sognava di ricominciare dal calcio italiano dove ha messo insieme 110 presenze (2 i gol realizzati) tra Serie A e B, diviso fra Pescara e Sampdoria, ed è da qui che proverà a rilanciarsi, in quella che sarà la sua terza esperienza nel bel Paese.
L’IDENTIKIT. Il centrocampista uruguaiano, fin qui, è stato sempre impiegato sia come vertice basso di un reparto a tre che in una mediana a due. Doti tecniche e dinamismo, in fase di possesso e non, sono due delle qualità che più hanno conquistato gli addetti ai lavori nel tempo, oltre alla capacità di eccellere tanto nel lavoro da incontrista quanto nei compiti più delicati in cabina di regia. Vincenzo Italiano, così, potrà sfruttare le sue caratteristiche per far ripartire la manovra, facendo leva su quel suo destro educato, che nell’estate di tre anni fa catturò l’attenzione dell’Arsenal capace di investire sul suo cartellino quasi 30 milioni di euro. Adesso tocca a lui fare il salto di qualità definitivo. Intanto, dopo la partecipazione all’ultima Coppa America con la Celeste, il Ct Tabarez lo ha già inserito nella lista dei pre-convocati che militano all’estero in vista delle partite di qualificazione al prossimo Mondiale in Qatar contro Perù, Bolivia ed Ecuador. Torreira ha solo un pensiero in testa: costruire i sogni migliori per questa sua nuova vita, tutta viola.
Dopo l’esperienza negativa all’Atletico ha scelto la Serie A per rilanciarsi