LAZIO,ORA ZACCAGNI O KOSTIC
La cessione di Correa accelera le ultime operazioni in entrata. Sarri aspetta un rinforzo
Correa in uscita per 30 milioni. Accordo vicinissimo con l’Inter. Lotito è pronto a dire sì e nelle prossime ore completerà il mercato in entrata della Lazio nel rispetto dei parametri finanziari e dei piani stabiliti a fine maggio che prevedevano il sacrificio di un big, segnatamente il Tucu. Sarri aspetta un rinforzo in attacco. Può arrivare Kostic dall’Eintracht Francoforte, ma non sono escluse sorprese, come prevede il solito copione biancoceleste. Varia all’ultima curva, scoprendo il nome nascosto. Non si tratterà di Boga del Sassuolo, prezzo ritenuto troppo alto. E non tornerà di moda Julian
Brandt, deciso a restare al Borussia Dortmund. Ieri, in serata, è emersa la candidatura di Mattia Zaccagni, numero 10 del Verona, a segno con una doppietta alla prima giornata di campionato e tenuto in grande considerazione dal ct Mancini. Lo aveva inserito nel listone allargato degli azzurri convocabili per l’Europeo. E’ un destro, abituato a giocare defilato sulla corsia sinistra nel tridente gialloblù. Sa muoversi da trequartista e in carriera ha giocato anche come interno di centrocampo. Un giocatore completo, paragonabile per caratteristiche a Brandt. E’ italiano e non guasterebbe, dopo l’addio di Parolo, in una Lazio da sempre piena di stranieri. Zaccagni è sempre piaciuto al ds Tare e ci sono altri due motivi per tenerlo in considerazione. Non rinnova il contratto con il Verona in scadenza il 30 giugno 2022. Tra Lotito e Setti (la scorsa estate voleva André Anderson) ci sono ottimi rapporti e il fantasista nato a Cesena potrebbe costare non più di 10-15 milioni.
ROMBO. Un’altra considerazione potrebbe indebolire Kostic, in pole ormai da più di un mese. Sarri si è accorto che qualcosa non funziona a centrocampo, Leiva ha bisogno di maggiore protezione e Luis
Alberto da interno nel 4-3-3 fatica. Ci sono due possibilità per ovviare alla costruzione tattica. Due esterni d’attacco che garantiscano buoni rientri sulle corsie esterne o la correzione del modulo. Zaccagni, se la Lazio decidesse di sposare il 4-3-1-2, potrebbe essere utilizzato da trequartista in alternativa a Luis Alberto con Basic in mediana. Altrimenti entrerebbe nelle rotazioni del 4-3-3 con Felipe Anderson e Pedro a ridosso di Immobile. Qualora Sarri optasse per le due punte centrali, sia il brasiliano che l’ex romanista giocherebbero accanto a Ciro. Bisognerà aspettare poche ore e poi sapremo senza scartare ulteriori sorprese. Orsolini può lasciare il Bologna (costa 15 milioni), sembra decaduta l’opzione Callejon. La Lazio cerca un acquisto più consistente per rispondere al sacrificio di Correa. Sarebbe un colpo pazzesco Lorenzo Insigne, in rotta con il Napoli. L’abbinamento con Sarri e Immobile suona come un invito, ma la Lazio non potrebbe certo garantire 5 o 6 milioni di stipendio. Ciro ne prende 4 con i bonus. E’ sul mercato Mikel Damsgaard, 21 anni, il gioiellino danese della Samp. Ferrero chiede 20 milioni.
EXTRA. Zaccagni sembra l’unico e reale concorrente di Filip Kostic, l’esterno serbo proposto da Fali Ramadani, valutato 18 milioni dall’Eintracht Francoforte. Il club tedesco ha fretta, vuole chiudere subito e lo ha fatto sapere alla Lazio. Resta il rebus insoluto del posto da extracomunitario. Prendere Kostic significherebbe rinunciare a Kamenovic, già preso dal Cukaricki e registrato alla Fifa, in attesa di deposito. Un attaccante comunitario eviterebbe grane a Lotito qualora non ci fossero club disposti a subentrare nell’operazione. Ne ha parlato con Preziosi, ma Fares al Genoa può liberare per il giovane serbo un posto da vice Hysaj. Tare (e Sarri) andrebbero a dama con Zaccagni, più duttile di Kostic. E’ una volata.
L’ala serba è bloccata da tempo ma l’Eintracht ha fretta. Spunta il 10 del Verona, in scadenza 2022