Corriere dello Sport

Kessie, un caso con tre anomalie

- di Franco Ordine

Sembrava un giallo con la soluzione dietro l’angolo e invece è diventato un intreccio infinito con alle viste un altro addio traumatico. È il caso Kessie che ha conosciuto nella serata di lunedì, qualche minuto prima della prova di forza del nuovo Milan di Pioli e Maignan, di Tonali e Diaz, un intervento chiarifica­tore di Paolo Maldini. L’ex capitano del Milan pluridecor­ato ha spiegato le linee guida del club decise dall’azionista in materia di calcio-mercato: non andremo oltre certe cifre per evitare di commettere gli errori pagati cari nel passato. A quali errori si riferiva Maldini? Alle spese folli del duo Fassone-Mirabelli che portò il Milan sotto processo presso l’Uefa per il FFP o probabilme­nte anche agli acquisti dell’era Leonardo finiti sul gobbone di Elliott che ha dovuto ripianare deficit da tre cifre per molti anni. Pensare che la pacchia duri all’infinito è follia pura. Il nodo è il contratto di Kessie. C’è una prima “anomalia” da segnalare. Gli ultimi due incontri tra il Milan e l’agente del centrocamp­ista sono stati celebrati in campo neutro, a Bologna, con la sola presenza del ds Massara. La spiegazion­e, maliziosa, che circola è la seguente: Maldini che aveva avuto uno screzio con l’interessat­o, ha voluto evitare di presentars­i per non compromett­ere l’esito del negoziato. La seconda anomalia è il ballo delle cifre (fasulle) fatte circolare ad arte. Nelle settimane precedenti si è scritto, ripetutame­nte, che la richiesta di Kessie fosse di 6 milioni di euro, quasi il triplo rispetto allo stipendio attuale (2,2 milioni). Non è affatto così. Il Milan è prima partito dal doppio (4,4 milioni), poi è lentamente salito fino all’ultima proposta che prevede il rinnovo per 4 anni con cifre che partono da 5,5 milioni (primo anno) per salire a 6 milioni il secondo anno e via via fino a un massimo di sette milioni. George Atangana, l’agente, ha comunicato di volere un contratto che parte subito da 7 milioni netti più 1,5 di bonus (facilmente raggiungib­ili) che porterebbe il totale dell’operazione per quattro anni alla cifra considerev­ole di 34 milioni netti che valgono circa 70 milioni per il bilancio del club. Di qui la dichiarazi­one di Maldini che ha fissato ancora una volta i paletti in materia di calcio sostenibil­e facendo sapere, a Kessie e al suo agente, che oltre l’offerta il club non potrà andare. E qui c’è anche la terza e ultima anomalia della vicenda. Perché del centrocamp­ista, a livello ufficiale, è nota l’intervista rilasciata in Giappone durante le Olimpiadi nella quale garantì che appena rientrato in Italia “avrebbe sistemato tutto”. Così non è stato, naturalmen­te. E forse dietro questo cambio di strategia ci sarebbero le telefonate di Paratici (Tottenham) e di Leonardo (Psg). A questo punto comincia a circolare il sospetto che il Milan possa ritrovarsi ancora una volta come con Donnarumma e Calhanoglu: con Kessie via a parametro zero, in prossimità della scadenza e senza la possibilit­à di cedere Kessie. In questa finestra di mercato è impossibil­e. A gennaio 2022, a sei mesi dalla scadenza, sarebbe di fatto invendibil­e.

Gli ultimi due summit in campo neutro, il balletto delle cifre e le sue ultime frasi

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GETTY Franck Kessie, 24 anni

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