Palacio: Brescia sono qui grazie a Pippo Inzaghi
«Conosco la passione che mette in tutto. L’età? Contano i fatti»
Non perde tempo, El Trenza. Al punto che ha già esordito col Brescia, ancora prima della presentazione ufficiale. Una manciata di minuti contro la Ternana, perché a Pippo Inzaghi basta poco per avere l'effetto di un vero collaudo. In questo, Palacio è una garanzia a tutto tondo. Se poi il feeling col suo allenatore è lo stesso avuto con Mihajlovic ai tempi del Bologna, gli ingredienti vanno al proprio posto con estrema naturalezza.
Ed è proprio sotto le Due Torri che l'argentino ha imparato a conoscere Inzaghi. «Io ho visto la passione che mette in tutto, e pretende sempre il massimo dai giocatori che allena: per questo ho scelto il Brescia. Avevo altre offerte, ma i messaggi del tecnico sono stati molto convincenti. Poi ho capito che qui c'era una squadra competitiva».
UNA QUESTIONE DI TESTA. E ora alla squaddra competitiva, si può aggiungere tutta l'esperienza di Rodrigo Palacio. Che il prossimo febbraio compirà quarant'anni, quindi in fatto di longevità da calciatore ha già migliorato l'exploit di Inzaghi. «Il segreto è sempre la testa», spiega ancora Palacio, che ha chiuso da svincolato il suo quadriennio in Emilia. Dove un patto con Mihajlovic prolungò la sua avventura due anni fa. «Anche a Bologna dicevo le stesse cose: mi sento bene fisicamente, e ho ancora voglia di divertirmi. Mi metto a disposizione, come sempre».
Di tempo non ce n'è proprio, allora, pensando che tra due sere il Brescia sarà chiamato a una nuova verifica. Contro il Cosenza, per andare alla pausa a punteggio pieno e lasciare ulteriori tracce di sé al campionato.
IL NUOVO LOOK IN PRIMA LINEA. L'attacco del Brescia si è rifatto il look, perché oltre a Palacio è appena arrivato anche Moreo. Che per l'occasione affianca l'argentino al tavolo della conferenza. E allo stesso modo indica Inzaghi come suo sponsor principale nel trasferimento in Lombardia. Storie di gol e di promozioni: nel caso di Moreo sono già tre i salti categoria, l'ultimo è quello dello scorso anno a Empoli.
EQUILIBRIO IN B. Poi c'è un 4-3-3 che Inzaghi può perfettamente cucire addosso agli interpreti del suo Brescia. Palacio è un tipo votato al sacrificio. «So che un giovane può avere più forza, ma per me contano i fatti. E parla la mia carriera: sono contento di quello che ho fatto finora, anche se mi è dispiaciuto non vincere niente all'Inter. Probabilmente quello non era un gruppo costruito per dei grandi risultati».
Sulla Serie B che lo aspetta, Palacio ha idee altrettanto chiare:«Dico che è un campionato molto livellato: non esistono partite semplici. Ci sono squadre attrezzate, e anche più favorite di noi. Delle difficoltà presenti in B mi sono già accorto domenica scorsa». Con un inizio importante, e tanta voglia di stupire ancora in barba alla carta di identità