Impresa sitting volley in 8 anni da zero ai Giochi
Vitale, capitana azzurra: «Vogliamo ripagare chi ha creduto in noi». Venerdì la prima col Giappone
TOKYO - La prima volta non si scorda mai. Essersi qualificato per Tokyo 2020 è già un primato per il sitting volley azzurro, che mai in passato era stato rappresentato alle Paralimpiadi e che, invece, in Giappone vedrà scendere in campo la compagine femminile guidata da Amauri Ribeiro, grazie alla medaglia d’argento conquistata all’Europeo 2019 di Budapest, arrendendosi soltanto all’atto finale contro la Russia. Un risultato non isolato, visto che l’anno prima le azzurre si erano piazzate quarte ai Mondiali in Olanda.
E pensare che il movimento italiano del sitting volley - la versione paralimpica della pallavolo, che si gioca da seduti - è partito appena otto anni fa. Ma in questo breve lasso di tempo è già entrato nel gotha della disciplina, garantendosi un posto tra le migliori otto compagini presenti in Giappone. Il bello deve ancora venire e le pallavoliste azzurre intendono vendicare le colleghe, uscite ai quarti all’Olimpiade dello scorso mese. Tra chi ha contribuito a questa crescita esponenziale c’è Guido Pasciari, attuale coordinatore tecnico federale, presente a Tokyo in qualità di capodelegazione della Fipav.
Le azzurre cominceranno la loro avventura con una sfida inedita contro le padrone di casa del Giappone, avversaria insidiosa nella gara inaugurale del Girone A di venerdì (alle ore 3 italiane). Gli altri due impegni saranno contro il Canada (domenica alle 7) e il Brasile (l’1 settembre alle 3): le prime due di ciascun gruppo accederanno alle semifinali per giocarsi le medaglie.
VETERANO. Di podi ai Giochi se ne intende il tecnico azzurro Amauri, 62 anni, campione olimpico nella pallavolo con il Brasile a Barcellona 1992, oltre che argento a Los Angeles 1984. Capitana della formazione italiana, composta da dodici atlete, è la napoletana Alessandra Vitale, portacolori della Nola Città dei Gigli.
Terminato il raduno a Sendai, da qualche giorno le ragazze sono arrivate al Villaggio e ieri hanno sfilato nella cerimonia d’apertura per cominciare a respirare l’aria dei Giochi. «La preparazione è andata bene, siamo partite molto cariche. Personalmente, sono molto tesa ed emozionata perché mai io e le mie compagne avremmo pensato di vivere un’emozione simile. Stiamo alternando momenti di felicità ad altri di tensione e responsabilità, perché vogliamo ottenere un buon risultato, soprattutto per ripagare tutte le persone che credono in noi. Sono convinta che possiamo farcela, siamo un gruppo testardo e determinato».
Lo zoccolo duro della squadra arriva da Pisa, visto che quattro componenti (Giulia Aringhieri, Giulia Bellandi, Eva Ceccatelli e Sara Cirelli) provengono dalla locale Dream Volley, formazione che ha dominato gli ultimi campionati nazionali.