Corriere dello Sport

Ribaltone alla Vuelta: Eiking spodesta Roglic

- di Giorgio Coluccia

Il ribaltone che non ti aspetti scuote la Vuelta di Roglic. L’asperità del Puerto de Almachar rimescola le carte e la corsa spagnola, al traguardo di Rincón de la Victoria, si ritrova con un nuovo leader. In terra andalusa la maglia rossa finisce sulle spalle di Odd Christian Eiking, secondo norvegese a riuscirci nella storia dopo Thor Hushovd nel 2006.

Quindici anni dopo è un’altra favola, stavolta con un pizzico d’Italia, visto che la Intermarch­é-Wanty-Gobert è guidata in ammiraglia dal d.s. italiano Valerio Piva, già al comando della corsa con l’estone Rein Taaramae, leader per due giorni. Eiking non vince tra i profession­isti da due anni, ma ieri si è ritrovato (dopo 80 km) tra i 31 attaccanti di giornata in una fuga bidone arrivata perfino a superare i 14’ di vantaggio.

RITARDO. Da ex padrone assoluto, Roglic è arrivato con 11’49’’ di ritardo, scalando in 3ª posizione in classifica e con 2’17’’ da recuperare. Il tentativo di limitare i danni è stato vanificato dallo sloveno sull’ultima discesa, quando è stato tradito da una curva a destra costatagli una pericolosa scivolata e tutto il vantaggio guadagnato in salita sui diretti rivali. Nessun problema fisico, anzi dopo la tappa ha tirato fuori le unghie per spiegare il suo tentativo: «Senza rischiare non si vince. Ho affrontato quella curva a velocità troppo alta, ma è andata bene. Dovermi riprendere la maglia rossa è un obiettivo alla portata. E poi, in fin dei conti, ho anche guadagnato su Bernal e Yates». Davanti a lui, Eiking stava pregustand­o il simbolo del primato e l’australian­o Storer aveva già centrato il 2° successo di tappa in questa edizione dopo quello ottenuto al Balcon de Alicante: il corridore del Team Dsm ha salutato la compagnia a 17 km dall’arrivo ed è arrivato in solitaria. Tra gli italiani giornata positiva per Trentin e Bagioli (in fuga e sempre con il mirino puntato su Europei e Mondiali), ma piccolo campanello d’allarme per Ciccone, uscito dalla top ten quando si è accesa la bagarre tra i migliori.

Per il vincitore del Giro, Egan Bernal, addio condizione dei giorni migliori e bandiera bianca alzata: «Ho provato a seguire i vari scatti degli avversari, ma il corpo non me l’ha permesso. Non ho grandi sensazioni, nell’ultima settimana potremmo anche trovare giornate fredde e quelle non sono le condizioni migliori per me. Valuterò giorno dopo giorno fin dove riuscirò a spingermi». Oggi altra battaglia verso Valdepeñas de Jaén, con il Puerto de Locubín nel finale e un’altra ostica rampa prima del traguardo.

IN FRANCIA. Nella 1ª tappa del Tour du Poitou Charentes, Elia Viviani ha ottenuto la 4ª vittoria stagionale. A Parthenay in volata ha avuto la meglio sul compagno di squadra Consonni e sul francese Sarreau. 10ª TAPPA (Roquetas de Mar-Rincón de la Victoria; 189 km): 1. Storer (Aus, DSM) in 4h09’21’’, 2. Vansevenan­t (Bel) a 22’’, 3. Champoussi­n (Fra) st, 4. Van Baarle (Ola), 5. Eiking (Nor), 6. Narvaez (Ecu) a 51’’, 7. Schultz (Aus) st, 8. Bouchard (Fra), 9. Calmejane (Fra), 10. Elissonde (Fra); 13. TRENTIN a 1’32’’; 18. BAGIOLI a 3’02’’; 24. BENEDETTI a 5’17’’; 36. Mas (Spa) a 11’49’’, 37. Roglic (Slo) st. CLASSIFICA: 1. Eiking (Nor, Intermarch­é-Wanty-Gobert) 38h37’46’’, 2. Martin (Fra) a 58’’, 3. Roglic (Slo) a 2’17’’, 4.Mas(Spa)a2’45’’,5.AngelLopez(Col) a 3’38’’, 6. Haig (Aus) a 3’59’’, 7. Bernal (Col) a 4’46’’, 8. Kuss (Usa) a 4’57’’, 9. A. Yates (Ing) a 5’01’’, 10. Großschart­ner (Aus) a 5’42’’, 11. CICCONE a 6’10’’; 16. ARU a 7’30’’; 20. CARUSO a 15’07’’ OGGI: Antequera-Valdepeñas de Jaén (133,6 km). Partenza alle 14.15, arrivo alle 17.30. IN TV: diretta dalle 14.50 su Eurosport e Discovery+.

Il fenomeno sloveno scivola in curva e arriva con ben 11’49” di ritardo

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ANSA Christian Eiking, 26 anni

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