Dal G7 una road map per aiutare gli afghani
Nonostante le pressioni europee Biden ribadisce la scadenza del 31 per il ritiro delle truppe
Il presidente Usa Joe Biden tira dritto nonostante le pressioni degli alleati europei al G7, e conferma la scadenza del 31 agosto per il completamento del ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan. Il vertice straordinario, convocato dal premier Boris Johnson, è stato breve e l’intervento di Biden è durato solo pochi minuti. Il democratico ha confermato la volontà di Washington di rispettare la scadenza malgrado la preoccupazione avanzata da Regno Unito e Germania sul completamento dell’evacuazione dei concittadini e degli afghani che hanno collaborato con l’Occidente in così poco tempo. La priorità immediata, hanno assicurato i leader nelle dichiarazioni finali del vertice, “è garantire l’evacuazione sicura dei nostri cittadini e di quegli afghani che hanno collaborato con noi e aiutato i nostri sforzi negli ultimi vent’anni”. L’Ue in particolare ha chiesto agli Usa di garantire la sicurezza all’aeroporto di Kabul per tutto il tempo necessario e ai talebani di assicurare l’accesso allo scalo. Si è stilata una road map ed è stato ribadito il coinvolgimento di altri Paesi tra cui Russia e Cina.
«Metteremo in atto ogni sforzo per evacuare più persone possibili, fino a quando le condizioni lo consentiranno: auspico che la deadline del 31 possa slittare», nelle parole del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, il segno della drammaticità del piano di evacuazione dall’Afghanistan che da giorni vede impegnati 1.500 militari in un ponte aereo tra Kabul e Roma. Ad oggi sono 3.804 (di cui 3.744 afghani) le persone messe in sicurezza dall’inizio delle operazioni Aquila e Aquila Omnia. In base all’ultimo bollettino diffuso dal ministero le persone già giunte in Italia sono 2.722 di cui 2.662 cittadini afghani: di questi 901 bambini. Per il premier Draghi “l’obiettivo è riuscire a concludere in sicurezza le operazioni di evacuazione entro fine agosto”, ma il presidente del Consiglio al G7 ha sottolineato la necessità di “mantenere un canale di contatto anche dopo la scadenza del 31 agosto e la possibilità di transitare dall’Afghanistan in modo sicuro. Inoltre, dobbiamo assicurare - sin da subito - che le organizzazioni internazionali abbiano accesso all’Afghanistan anche dopo questa scadenza».
Anche ieri, intanto, sono proseguiti gli arrivi all’aeroporto di Fiumicino. Tre i velivoli atterrati nello scalo romano con a bordo complessivamente 482 persone provenienti da Herat e Kabul. «Sono state individuate alcune categorie: in prima battuta i collaboratori che a vario titolo si sono relazionati con la presenza italiana in questi 20 anni», ha detto Guerini.
Parallelamente all’attività di evacuazione procede anche quella di smistamento sul territorio italiano. Prioritarie vengono considerate le loro condizioni di salute e anche per questo il premier Draghi, ha dato mandato al Commissario Straordinario per l’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, di elaborare un piano per assicurare la vaccinazione di tutti i cittadini afgani evacuati su base volontaria.
Continua con Kabul il ponte aereo e lo smistamento dei profughi