Corriere dello Sport

Crotone, per Messias in tanti bussano alla porta

Modesto fa di necessità virtù con gli uomini contati in difesa

- Di Massimilia­no Franco

Un uomo al comando ma non certo solo. Dopo le dimissioni da direttore generale presentate nei giorni scorsi da Raffaele Vrenna, non cambia niente ai piani alti del Crotone. Tiene la barra dritta infatti il numero uno della società pitagorica Gianni Vrenna, che non cambia le sue strategie e porta avanti il progetto anche senza l’apporto del figlio. Mai il Crotone aveva toccato punte così alte di prestigio come successo con la famiglia Vrenna, l’attuale presidente sa che se vuole mantenere certi livelli non può mollare niente e proseguire sulla propria strada. In questo momento la priorità è un’altra, è quella di rinforzare la squadra che presenta ancora qualche buco. I rinforzi servono, anzi urgono e c’è da fare in almeno due reparti. Dopo le buone prestazion­i in Coppa Italia e in campionato di Festa e l’arrivo di Contini per la porta il Crotone sembra essere a posto. A centrocamp­o non c’è certo abbondanza, ma la coperta non è così corta come in difesa e in attacco. Date per scontate la partenze di alcuni giocatori come Rispoli, Marrone, Rojas, Riviere e Messias (non certo nomi da poco per la serie B) c’è da intervenir­e per rimpolpare e rinforzare i reparti di difesa e di attacco. Uomini praticamen­te contati dietro, oltre ai tre titolari e l’infortunat­o Cuomo, si può contare solo su giovanissi­mi dalla buona volontà, ma dalla poca esperienza. Quasi stessa cosa in attacco perché è vero che Mulattieri sta togliendo le castagne dal fuoco, ma gli altri hanno ancora tutto da dimostrare. Juwara, Kargbo, Maric e Borello devono far vedere di che pasta sono fatti e conquistar­e la fiducia del tecnico.

PORTE GIREVOLI. Intanto lo stesso allenatore Francesco Modesto da uomo di sport sa che deve fare di necessità virtù, deve lavorare con quello che ha a disposizio­ne e sperare che entro la fine del mercato possano arrivare i rinsono forzi sperati. Saranno però giorni difficili per il presidente e per il direttore sportivo Peppe Ursino perché oltre a trovare i giusti rinforzi devono valutare le richieste per i giocatori che non rientrano più nei piani. Discorso a parte lo merita Messias. Un calciatore con la sua classe e le sue caratteris­tiche interessa a tutte le squadre, il giocatore ha delle ambizioni, vuole continuare a giocare in serie A e il Crotone, per riconoscen­za, non può far altro che accontenta­rlo, infondo è giusto così. Le pretendent­i alle prestazion­i di Messias sono diverse, di ogni tipo, di bassa e di alta classifica. Fra le tante ci sarebbero anche il Milan, il Toro e il Napoli. Al Crotone questa situazione non dispiace anche se c’è del rammarico. Negli anni precedenti infatti un’asta del genere avrebbe fatto lievitare il prezzo, in questo mercato però, dove di soldi ne girano pochini, si aggiudiche­rà il giocatore la società che arriverà vicino alla richiesta del Crotone che è di dieci milioni di euro. Ancora pochi giorni e poi quello che Modesto ha definito un cantiere aperto sarà finalmente e definitiva­mente chiuso, almeno per qualche mese.

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LAPRESSE Il tecnico del Crotone Francesco Modesto, 39 anni

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