Debutto ok per De Giorgi ct: 3-0 al Belgio
MANTOVA - Per 330 volte Fefè De Giorgi ha sentito suonare l’inno con addosso la maglia della Nazionale, per la prima volta l’ha sentito ieri nelle vesti di allenatore. Un’emozione diversa da tutte le altre, durata lo spazio di qualche minuto ma tale da rendere unico e al tempo stesso speciale il debutto nelle vesti di ct. Che il Belgio ha reso più morbido del previsto, come mostra il 3-0 finale (25-17, 25-17, 25-18), ma guai a tralasciare i meriti di un’Italia che mostra subito una bella intesa tra i reduci di Tokyo (pochi) e i volti nuovi di una generazione che ha lo sguardo rivolto più in là degli Europei di settembre.
«Abbiamo fatto bene commenta De Giorgi - di tempo per affinare l’intesa ce n’è poco, ma i ragazzi in campo hanno mostrato l’atteggiamento giusto e gestito bene tutte le fasi del match. Mi aspetto un ulteriore passo avanti nel secondo test (oggi alle 18, diretta sui canali streaming della Fipav)». Sugli scudi Giannelli, al debutto da capitano, efficace al servizio (tre ace), così come ha impressionato Pinali che pure ha dovuto abbandonare il campo all’inizio del secondo set, complice una lieve distorsione alla caviglia (oggi potrebbe riposare), ben sostituito dal debuttante Romanò (13 attacchi col 69%). Conferme da Michieletto, nuovo leader dell’attacco ma efficace soprattutto a muro (4 a referto), così come da Balaso, che s’è preso il ruolo di libero ereditato da Colaci. È l’Italia dei giovani, impaziente ma subito vincente.
ZAYTSEV. (f.p.) L’oppostoschiacciatore azzurro e della Lube è stato operato ieri a Roma con successo al ginocchio destro: tornerà per dicembre.