Corriere dello Sport

Mourinho con la vera Roma

Dopo il 2-1 dell’andata il tecnico non vuole rischiare Zaniolo c’è Abraham staffetta: Shomurodov si prepara

- Di Guido D’Ubaldo

I gialloross­i ripartono dal 2-1 con il Trabzonspo­r e il tecnico è convinto della strada intrapresa

Josè Mourinho è rilassato, quasi tranquillo. Assorto nei suoi pensieri, distaccato, quando arriva in sala stampa per la conferenza. La partita contro il Trabzonspo­r è ancora lontana, poi sul campo Mourinho si trasforma. Vuole chiudere la pratica del preliminar­e di Conference League e ha sempre nella testa l’obiettivo di migliorare la squadra. Stasera all’Olimpico riceverà un altro abbraccio da parte dei quasi trentamila tifosi. Non vuole fare calcoli: «Con i gol in trasferta che non valgono doppio ci saranno più supplement­ari di prima. Non cambieremo impostazio­ne, il nostro obiettivo è sempre giocare per vincere, anche se ci andrebbe bene un pareggio». Non è ancora la sua Roma. Per arrivare a quella che ha in testa c’è bisogno di lavorare: «Abbiamo tanti margini di migliorame­nto. Ho fatto i compliment­i ad Italiano per domenica. Lavoriamo da meno da due mesi e quando la sua squadra fa quella partita come domenica gli vanno fatti i compliment­i. Ma questo accade anche ad altri allenatori. Magari all’Inter è diverso perchè Inzaghi ha una squadra che gioca ad occhi chiusi. Per noi è più difficile. C’è tanto da migliorare e lavorare. Anche nell’ultimo allenament­o abbiamo lavorato su una situazione di gioco che a me non è piaciuta contro la Fiorentina, dove i ragazzi sono ancora legati a quello che facevano prima. Questa non è una critica a Fonseca, anzi. Quello che arriverà dopo di me cambierà anche lui, perchè abbiamo tutti le nostre idee». Con i tifosi è stato amore a prima vista: «Siamo noi squadra che dobbiamo creare questa empatia con un certo modo di giocare. I tifosi accetteran­no una performanc­e negativa. Saranno con la squadra dopo un risultato negativo. Capiscono l’atteggiame­nto, il modo di essere profession­isti. Il rapporto sarà una conseguenz­a di come noi siamo in campo».

NIENTE TURN OVER. Mourinho fa capire che non ci saranno cambiament­i: «Non penso a tanti cambi, abbiamo bisogno di giocare e aumentare i minuti. Faremo delle valutazion­i solo su chi di recente ha avuto infortuni». Il tecnico portoghese incorona Pellegrini, capitano e leader. Che non è solo trequartis­ta: «Può fare tutto. Se avessimo tre Pellegrini penso che tutti e tre giocherebb­ero, nessuno andrebbe in panchina. E’ intelligen­te e capisce il ruolo. Domenica quando siamo rimasti in dieci è andato a giocare a destra e ha creato una grande occasione da gol quando Abraham ha colpito la traversa». Zaniolo è stato squalifica­to. Mourinho lo assolve per l’espulsione contro la Fiorentina: «Se non avesse preso già il giallo, quello che ha fatto sarebbe stato fantastico, mi sarei alzato dalla panchina per applaudirl­o. Abbiamo sbagliato come squadra dopo un fallo laterale, ma lui ha avuto uno sprint di 30 metri per compensare. Sono contento di lui, se torna in Nazionale sarà bello». Il dubbio di formazione è solo tra Abraham e Shomurodov: «C'è anche Mayoral. Sono tre gio

«Il rapporto con i tifosi dipenderà dall’atteggiame­nto nelle partite»

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GETTY José Mourinho (58 anni) non cambia rispetto al successo sulla Viola

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