Corriere dello Sport

Italia, immagini di gloria aspettando Lele e Vialli

Oggi la Nazionale di nuovo al lavoro a Coverciano che si è rifatto il look Mancio e i suoi: murales in Aula Magna Oriali non c’è: serve il nuovo contratto

- Di Andrea Santoni

Niente è come prima, quando si diventa campioni. Perfino la propria “casa”. Ieri sera Coverciano (rispettant­o il protocollo anti Covid già attuato durante Euro 2020, a iniziare dai tamponi d’ingresso per tutto il gruppo squadra) ha riaperto le proprie porte alla Nazionale che da oggi, 50 giorni dopo il trionfo di Wembley, tornerà a lavorare, stavolta in chiave pre-mondiale (Bulgaria, Svizzera e Lituania le avversarie settembrin­e, nell’ordine il 2, il 5 e l’8). E lo ha fatto con un nuova iconografi­a (dopo l’immagine gigante apparsa a luglio sulla facciata laterale della sede Figc in via Allegri a Roma), realizzata a tempo di record, ispirata al successo continenta­le (lavori struttural­i invece sono previsti a breve, per dotare la struttura di piscine per la preparazio­ne e il recupero in acqua). Nuove foto della recente impresa sono state aggiunte nei corridoi del Centro, accanto a quelle dei passati successi. Rinnovati, soprattutt­o, quindici anni dopo Berlino, i grandi quadri celebrativ­i dell’Aula Magna. Roberto Mancini è stato aggiunto ai quattro padri della patria azzurra: Pozzo, Valcareggi, Bearzot, Lippi. Il ct idealmente può guardare davanti a sé l’immagine di Chiellini e compagni sul tetto d’Europa a Londra, l’11 luglio scorso, insieme all’Italia mondiale del 1934, 1938 e 1982 e a quella regina europea del 1968. Tributo dovuto, da parte della Federazion­e, ai propri campioni. La coppa Delaunay, che ieri è stata oggetto di ammirazion­e da parte di centinaia di appassiona­ti e famiglie che hanno visitato il Museo del Calcio poco distante (l’iniziativa verrà ripetuta il prossimo week-end), mercoledì sarà accolta dal Sindaco di Firenze, Nardella, in Palazzo Vecchio. Possibile che giovedì, al Franchi, in occasione di Italia-Bulgaria, davanti a 19 mila spettatori attesi, si svolga una breve cerimonia celebrativ­a. Nel caso a Firenze arriverebb­e anche Spinazzola, in fase di recupero dopo la lesione del tendine di Achille del 2 luglio scorso, come ospite speciale.

ASPETTANDO LELE E GIANLUCA. Attesi invece sicurament­e nei prossimi giorni Gianluca Vialli e Lele Oriali per completare lo staff, che come è noto, ha perso Daniele De Rossi, a caccia di una squadra da allenare (col patentino previsto tra qualche settimana potrà farlo in serie C). Il capodelega­zione a Euro 2020 è atteso a Firenze mercoledì. Il team manager invece dovrà prima rinnovare il contratto con la Federazion­e, scaduto lo scorso luglio. Come è noto Oriali ha appena risolto il proprio rapporto con l’Inter non senza tensioni. Nel maggio 2020, in piena pandemia, l’ex campione del mondo 1982, erede del ruolo azzurro di Riva, aveva rescisso il contratto federale (scadenza luglio 2020), salvo poi sottoscriv­erne uno nuovo, su pressione di Mancini l’estate scorsa, legato all’Europeo appena concluso. Adesso Oriali dovrà trovare una intesa col presidente Gravina. La durata dovrebbe ricalcare quella del resto dello staff manciniano, ovvero dicembre 2022 (e non 2024 come Mancini).

NIENTE LAZZARI. Sono 33 intanto gli azzurri a disposizio­ne di Mancini (i quattro romanisti, Zaniolo e lo scatenato Pellegrini in testa, Donnarumma e Verratti del Psg, arriverann­o entro mezzogiorn­o). Continua infatti la indisponib­ilità di Lazzari. Il laziale, che non si era presentato al pre ritiro di Forte Village del maggio scorso per motivi personali, stavolta è stato tagliato fuori da un infortunio al polpaccio destro rimediato sabato contro lo Spezia. Il ct per ora non ha indicato alcun sostituto e da oggi inizierà a preparare il trittico di partite (Firenze, Basilea, Reggio Emilia) che oltre a essere decisive nella corsa al Qatar 2022 (Italia prima nel Gruppo C, con 9 punti in tre partite, 7 gol fatti, 0 subiti, +3 sulla Svizzera, però con una partita in meno) possono segnare il record di tutti i tempi d’imbattibil­ità per nazionali, detenuto dalla Spagna, stabilito tra il 2007 e il 2009: gli azzurri del Mancio a Wembley sono arrivati a quota 34, non perdendo dal 10 settembre 2018 (1-0 in Portogallo)!

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GETTY Vialli, Oriali e Mancini, trio legatissim­o in azzurro all’Europeo
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