Attacco Lazio Zaccagni sogna il sorpasso
Ieri telefonata tra Lotito e Setti base di accordo per il trequartista Ma nella notte ultimo tentativo di Tare per l’attaccante serbo
Oggi si conoscerà la verità sul sostituto di Correa La società biancoceleste ha intavolato due trattative
Se è stata la notte di Kostic o se sarà il giorno di Zaccagni si saprà oggi, alla vigilia del gong di mercato (stop domani alle 20). Lotito e Tare si sono divisi le missioni, hanno lavorato per tutta la domenica su un doppio tavolo. Tare ha tenuto i contatti con l’Eintracht, favoriti dalla mediazione di Ramadani, manager di Kostic. Lotito ha tartassato di telefonate Setti, presidente del Verona, per tenere in caldo Zaccagni, segnalato ieri nel Golfo di Napoli con Chiara Nasti (ex di Zaniolo). Sarri ha una preferenza per l’ala serba, adatta al 4-3-3. Ma ha dato l’ok all’arrivo di Zaccagni, più trequartista, comunque adattabile da esterno d’attacco. Hanno età diverse (Kostic 28 anni, Zaccagni 26) e soprattutto costi diversi (18 milioni contro 10). Non si ricorda un duello di mercato così imprevedibile. Le quotazioni sono salite e scese a favore dell’uno o dell’altro negli ultimi giorni. Ieri la percentuale di chiusura era leggermente favorevole al 10 del Verona.
ZACCAGNI. Partiamo da lui, in fremente attesa. Mattia Zaccagni sogna il sorpasso su Kostic all’ultima curva. Lotito e Setti, alleati di mercato negli anni scorsi, tentano una nuova operazione dopo il fallimento dell’affare Kumbulla (storia dell’estate 2020). Si sono sentiti più volte telefonicamente, possono trovare l’accordo finale oggi. Il Verona valuta Zaccagni 10 milioni più 2 di bonus, la Lazio ne offre otto più 2. Si può chiudere senza intoppi. L’operazione sarebbe stata intavolata senza l’inserimento di contropartite, è un dettaglio da chiarire nelle prossime ore. L’anno scorso il Verona valutò André Anderson, inserito dai biancocelesti come contropartita per arrivare a Kumbulla. Zaccagni aspetta notizie dal manager Tinti, lo stesso di Simone Inzaghi. Tra Lotito e Tinti, per via dell’addio di Simone, c’era stata qualche scintilla, non ostacola l’operazione. Zaccagni guadagna 550 mila euro al Verona, otterrà un ingaggio da oltre un milione. I parametri economici dell’affare sono convenienti quanto quelli tecnici.
KOSTIC. Attenzione a Kostic, fino all’ultimo. Tare è in pressing sull’Eintracht da giorni e il serbo, pur di sposare la Lazio, si è ammutinato. Venerdì non ha partecipato alla rifinitura pre-Bielefeld. Il diesse dei tedeschi l’ha richiamato all’ordine e Kostic, pentito, durante un chiarimento ha provato a ricucire con il suo club nel tentativo di ammorbidire le sue pretese. L’Eintracht chiede 18 milioni, la Lazio è arrivata a 15. I milioni che mancano continuano a mancare, è difficile pensare che vengano compensati oggi. I tifosi della Lazio spingono sui social, hanno coniato l’hashtag #freekostic per provare a liberarlo. Al destino di Kostic è sempre legato il destino di Kamenovic,
suo connazionale. Il difensore aspetta di conoscere la verità, anche il suo manager Kezman. Non è stato tesserato per attendere l’esito della trattativa per l’ala, non c’è spazio per entrambi essendo extracomunitari. Se arriverà Kostic, salterà Kamenovic, acquisto programmato nel gennaio scorso. Il Cukaricki aspetta il pagamento del cartellino. Kamenovic non può essere prestato dalla Lazio ad un altro club, l’operazione prevede comunque il tesseramento. Dovrebbe essere acquistato da una società alleata di Lotito (come fu per Caceres, preso dal Verona) per poi essere rivenduto in futuro. Il mercato chiude domani, i colpi di scena sono stati continui in questa estate, non ci stupiremmo di niente.
I PIANI. Sarri avrà un attaccante in più. Contro lo Spezia ha dovuto lanciare Patric al posto di Luiz Felipe, sono smentite operazioni in difesa. Servirebbero, si vedrà. In uscita attendono sistemazione Fares (Genoa), Casasola, Kiyine e gli altri esuberi.
Il jolly dell’Hellas costa 10 milioni Per l’esterno chiesti 18 milioni