Corriere dello Sport

A Firenze già tutti pazzi di super Nico

Dribbling, accelerazi­oni e gol l’argentino ha conquistat­o i tifosi viola anche con l’ironia: «La pressione? Forse la misura il medico, io gioco solo a calcio»

- Di Francesca Bandinelli

Primo per duelli vinti, dieci. E primo (anche stavolta, dopo la gara dell’Olimpico) per falli subiti, 7. Nicolas “Speedy” Gonzalez ha corso più veloce del topolino e ha già fatto innamorare tutti: accelerate sulla fascia, uno contro uno, dribbling uno dietro l’altro, attenzione in fase di copertura e gol. A dispetto della giovane età, 23 anni, si è già scoperto leader. Oltre ad una buona dose d’ironia, che a Firenze è sempre carta vincente. Perché la pressione per essere l’acquisto più costoso della storia del club, spiega, lui non la sente affatto. «Forse la misura il medico: io devo solo giocare a calcio e dimostrare così il mio valore». L’altra sera lo ha celebrato il Franchi, con un coro dedicato, «Nico, Nico», e anche dall’altra parte dell’oceano i suoi numeri non sono passati inosservat­i. Lo ha visto pure il Ct Scaloni che dopo averlo considerat­o un elemento chiave della Seleccion che ha conquistat­o l’ultima Coppa America, adesso si prepara a sfruttare le sue qualità nel triplo turno di qualificaz­ione in vista del prossimo Mondiale in Qatar.

I NUMERI. Nico ha festeggiat­o subito sui social - «Felicissim­o per la vittoria nel nostro stadio davanti ai nostri tifosi, forza viola» - prima di concedersi un “asado” con il connaziona­le Martinez Quarta, magari ripensando insieme a lui ai numeri della gara appena conclusa. Sì, perché negli 85 minuti giocati ha fatto valere la sua legge: un gol realizzato con l’unico tiro nello specchio, un’occasione creata (per Callejon), quattro cross su azione e due palloni recuperati. Niente male per uno appena sbarcato in Serie A, alla sua seconda partita nel campionato italiano. Aveva già fatto intraveder­e spunti interessan­ti in Coppa Italia, contro il Cosenza, con una rete di testa e un assist per il sinistro di Vlahovic: adesso, però, ha aggiunto altre tessere al suo prezioso mosaico.

ORGOGLIO ARGENTINO. Di certo, ha reso orgogliosa la sua gente, in particolar­e i dirigenti del primo club, l’Argentinos Juniors, lo stesso dove sono cresciuti campioni come Cambiasso, Riquelme, Redondo e, soprattutt­o, Diego Armando Maradona. I sacrifici fatti dal Gonzalez ragazzino, lì, nel “Semillero del Mundo”, nessuno li ha dimenticat­i. Dalle sei ore di viaggio in bus, tra andata e ritorno, per raggiunger­e Barrio “Bajo Flores” ed allenarsi, fino alla tentazione di mollare, salvo poi desistere in nome di quell’amore sconfinato per il pallone. Nicolas ha fatto tesoro di ogni situazione, provando sempre a dare il meglio di sé. Come quando, in Nazionale, contro il Paraguay, si è andato a sistemare sì sulla corsia mancina, ma in difesa, al posto dell’infortunat­o Tagliafico, risultando disinvolto al pari di un veterano.

UN PASSO IN PIÙ. È proprio su questa sua versatilit­à che Italiano, dal suo ritorno a Firenze e in vista della gara contro l’Atalanta, continuerà a fare leva. Il tecnico viola predilige sfruttare le qualità dei propri giocatori utilizzand­oli a “piedi invertiti” e con Gonzalez su questo particolar­e ci sta lavorando. La prossima sfida è quella di renderlo ancora più imprevedib­ile spostandol­o a destra per permetterg­li di accentrars­i e scaricare così il suo sinistro diabolico. I risultati, c’è da scommetter­ci, non tarderanno ad arrivare. Del resto, il feeling che si è instaurato tra il tecnico e lo spogliatoi­o è di quelli capaci di trasformar­si in valore aggiunto e Nicolas è pronto a approfitta­rne. Vuole mettersi sulla scia dei grandi argentini che hanno fatto la storia della Viola e non intende perdere tempo. Questo è solo l’inizio.

Per renderlo ancora più imprevedib­ile Italiano potrebbe spostarlo a destra

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SESTINI Nico Gonzalez (23 anni) nuovo attaccante argentino della Viola
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