Corriere dello Sport

Esterno d’attacco: è stallo viola

- Di Francesco Gensini

Quarantott­o ore, cioè oggi e domani, in cui il mercato servirà per decidere le ultime destinazio­ni, per spostare arrivi e partenze, magari per fare in fretta e furia quello che non è stato fatto in due mesi. Quarantott­o ore in cui il mercato della Fiorentina nulla più dovrebbe riservare e il condiziona­le, anche di fronte a rassicuraz­ioni che somigliano a certezze categorich­e, è dovuto proprio alle traiettori­e spesso incontroll­abili delle trattative.

SOLOUNSOGN­O. Domenico Berardi è destinato a rimanere un pensiero onirico più che un piano concreto, anche se il club viola a un certo punto ha provato ad infilarsi nello

“stargate” per varcare la porta di un mondo che sarebbe stato calcistica­mente fantastico e non fantascien­tifico con il tridente Berardi-Vlahovic-Gonzalez: la richiesta (soprattutt­o) da trentacinq­ue milioni e oltre del Sassuolo e il poco tempo a disposizio­ne hanno rinviato e non abortito il progetto. In parallelo, è andato avanti il corteggiam­ento per Riccardo Orsolini, perché l’esterno offensivo era comunque l’obiettivo finale da inseguire e se possibile raggiunger­e, in questo caso a condizioni economiche differenti e più abbordabil­i, però i contatti e gli agganci susseguiti con il Bologna non hanno dato l’esito sperato: la distanza tra domanda e offerta mai si è ridotta al punto da spostare gli equilibri e metterli in discesa, così anche Orsolini sta gradualmen­te scivolando via. Sempre per le traiettori­e imprevedib­ili del mercato, il punto e la parola fine si potranno usare solo domani sera alle 20, ma la Fiorentina aspetterà quel momento da spettatric­e solo interessat­a a quello che succede - se succede - intorno ai due. Il discorso vale anche per Messias, nome che a rotazioni cicliche torna ad orbitare intorno al pianeta Fiorentina.

PORTE CHIUSE. E per il mercato in uscita? In linea teorica è sempre la stessa musica. Ventotto elementi sono in rosa al momento (compresi i tre portieri) e ventotto dovrebbero rimanere fino a gennaio, ma gli osservati speciali per eventuali cessioni in extremis ora sono essenzialm­ente due: Amrabat e Duncan. Già il termine extremis dà l’idea di una possibilit­à abbastanza remota, poi il Torino non si è proposto con autorevole­zza per il Nazionale marocchino, la cui preferenza tuttavia andava all’Atalanta (che si è defilata dopo aver scelto Koopmeiner­s) e in subordine al Napoli (che non ha finora affondato il colpo). Anche per Duncan c’è (c’era) bisogno di una offerta mirata ed effettiva, ad esempio del Verona che è la società che ha mostrato il gradimento maggiore, ma senza la decisione necessaria per chiudere l’affare e portare il centrocamp­ista ghanese alla corte di Di Francesco.

Messias è per ora solo un’ipotesi Amrabat e Duncan dovrebbero restare

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LAPRESSE Vincenzo Italiano, 43 anni, vorrebbe 5 esterni d’attacco: ne ha 4
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