Al Tardini crash test per la A
La notte della B racconta tante cose, una su tutte: per vincere questo campionato non bisognerà davvero fallire niente e predisporsi a resistere, tenacemente, sino alla fine. Questa volta come non mai. S’intuisce già, infatti, che l’equilibrio in classifica, in campo è destinato a crescere con l’addentrarsi in un torneo complicatissimo, molto più del solito, e chi ha definito questa categoria una Serie A2, non è poi andato tanto lontano dalla realtà. Sono molte le antagoniste che non faranno passi indietro, pronte a catapultare giù dal podio dei pronostici le cosiddette grandi. Lo si è capito anche da questo mercato che sta per chiudersi non senza aver accresciuto il livello qualitativo con ingaggi importanti per la categoria a dispetto della crisi e dalla indifferibile urgenza di trovare nuove risorse predicata da Balata.
Nemmeno a parlarne di rassegnarsi al dominio annunciato anche ieri sera nel crash test del “Tardini” tra due top club. Il Parma di Maresca emulo di Guardiola, dopo il pari contro il bel Frosinone di Grosso (vittorioso venerdì a Vicenza) al debutto alla prima allo “Stirpe”, ha toccato con mano quanto sia tosto questo nuovo Benevento di Fabio Caserta che non ha ancora potuto mandare in campo dall’inizio tutte le sue grandi firme, eredità dispendiosa della A persa in malo modo al termine della scorsa stagione, ma ora elementi preziosi per tornare a lottare lassù. L’autorevolezza mostrata dai sanniti al “Tardini” dice che la Strega insaziabile e vincente può tornare, al di là di una sconfitta decisamente immeritata determinata da un gol incassato a pochi secondi dalla fine, dopo almeno un paio di prodezze del sempiterno Buffon.
Ma le sorprese sono dietro l’angolo. Se n’è accorta anche la Ternana di Cristiano Lucarelli che al “Granillo” incrocia una Reggina solida e arrembante ed esce ancora sconfitta da un campo di gioco da migliorare nonostante lo splendido gol di Mazzocchi da applausi. Aglietti funziona. Proprio come Clotet che rilancia le ambizioni della Spal dopo il ko agli albori della gara di Pisa e fa gioire patron Tacopina. Al Lecce di Baroni non basta l’implacabile Coda dal dischetto. Il Como ha orgoglio da vendere e torna indenne dal Via del Mare. Ma questa è la B, più equilibrata che mai. Meglio prepararsi a lottare e a soffrire sino alla fine non solo
per la A.