Corriere dello Sport

Leclerc sorpassa senza gareggiare

Ottavo grazie alla penalizzaz­ione di Norris e al “botto” di Perez

- Di Giorgio Burreddu

Dice tutto il sorrisetto di Charles Leclerc. «Due punticini guadagnati? Valgono poco. Però la gestione è stata corretta. Siamo partiti provando a guidare in queste condizioni e non ci siamo riusciti. Poi ci abbiamo riprovato e credo sia stato giusto, ma è strano prendere punti per una gara che non è mai iniziata».

Anche tra i piloti della Ferrari si discute delle decisioni prese dalla direzione di gara. Nonostante la figura fatta da Michael Masi in mondovisio­ne, per i protagonis­ti della Rossa di Maranello resta comunque corretta la decisione di provare a partire. Leclerc era riuscito a recuperare tre posizioni grazie alla penalità rimediata da Bottas in Ungheria, a quella inflitta a Norris per la sostituzio­ne del cambio e al disastro combinato da Perez prima della partenza. Eppure, i due punti ottenuti con l’ottavo posto hanno lasciato il monegasco senza parole. Prova a scherzarci su. «Io e Carlos abbiamo giocato a scacchi. Ho vinto io. Almeno una vittoria l’ho portata a casa».

ATTESA. Sono state ore lunghissim­e, interminab­ili. Sainz e Leclerc hanno provato a passare il tempo con gli scacchi, i selfie, le storie su Instagram. Lando Norris ha cercato di schiacciar­e un sonnellino (e ci è riuscito). Daniel Ricciardo si è affacciato dalla pit-lane per scaldare un po’ il pubblico (a Spa il termometro segnava 12-13 °C), e il pubblico ha risposto con gli applausi e la ola. C’è chi ha giocato a calcio dentro il box (Mick Schumacher) e chi invece si è fatto lunghe discussion­i con i compagni del team. Della giornata in Belgio resteranno tantissimi fotogrammi. Ma nessuno davvero divertente. Quello decisivo è l’attimo in cui Michael Masi, dalla sua postazione, dà l’ok per la bandiera rossa. Sono quasi le 18.30, ma ci vorrà ancora qualche minuto prima che la gara si chiuda ufficialme­nte.

SAINZ. Dice Sainz che per lui «tutte le decisioni prese sono state corrette». Lo spagnolo della Ferrari, come il compagno Leclerc, ha evidenziat­o le scelte della direzione: «Le condizioni erano troppo difficili, non si vedeva niente, a 300 all’ora si rischia troppo, questo è un circuito dove ci possono essere incidenti». Sainz dice di non essere «contento, non me lo merito quel mezzo punto, per me una gara che non c’è stata non deve dare punti. Dovevamo provare a uscire per vedere se si poteva guidare, ma non per fare quei due giri che servivano da regolament­o».

Mattia Binotto fissa la posizione della Scuderia: «Era giusto garantire la sicurezza dei piloti. Le condizioni per correre non c’erano. Scelta corretta, anche se dispiace molto».

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GETTY Perez esce dalla Red Bull, finita a muro nel giro di “riscaldame­nto”

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