Corriere dello Sport

«Francia forte però Romelu lo abbiamo noi»

Martinez: «Lavoro con Lukaku da quando aveva diciotto anni Mi piace Theate, può migliorare»

- Di Andrea Ramazzotti

Tutto ruota intorno a Romelu Lukaku, sorridente come al solito nella rifinitura di ieri sera all'Allianz Stadium (12.000 i biglietti venduti a 24 ore dal fischio d'inizio sui circa 20.000 disponibil­i). Il Belgio è consapevol­e di “dipendere” dall'attaccante del Chelsea: servono i suoi gol per battere la Francia e il compagno Youri Tielemans in conferenza stampa lo ha fatto capire con una battuta: «Ho smesso di contare quante reti ha segnato con la nazionale quando ha superato quota 50».

Anche il ct Martinez è stato chiaro: «La qualità principale che bisogna riconoscer­gli? I numeri... Se si trova in una posizione da dove può segnare, non sbaglia e questo lo dimostrano le sue statistich­e: è il miglior goleador della storia del Belgio e ha solo 28 anni. Ho iniziato a lavorare con lui quando ne aveva 18 e da allora è migliorato tantissimo. Ora sa fare tutto: può giocare spalle alla porta, da vero 9 oppure può attaccare la profondità con la sua velocità. Nelle sue due stagioni all'Inter è cresciuto moltissimo ed è in un ottimo momento della sua carriera. Sta a noi sfruttarlo a dovere».

A maggio Lukaku ha conquistat­o il primo trofeo “importante” dei tre nella sua bacheca e adesso vorrebbe tanto alzarne un altro con la nazionale. Magari scenderà in campo ancora più motivato dal derby con il milanista Hernandez. Theo non sarà il rivale Ibrahimovi­c, ma il sapore della stracittad­ina milanese, nella quale ha sempre lasciato il suo marchio (5 reti in altrettant­e sfide tra Serie A e Coppa Italia), Big Rom lo sentirà comunque.

VENDETTA. Lukaku era in campo nella semifinale mondiale persa in Russia contro la Francia. Il Belgio chiuse al terzo posto, ma l'amarezza per quel ko è rimasta viva sia dentro di lui sia nei compagni. «Non voglio più ripensare alla frustrazio­ne di quel giorno - ha ammesso Tielemans - perché ho provato una sensazione brutta e difficile da mandare via». Il centrocamp­ista del Leicester ha parlato anche del caso Koulibaly. «Cosa farei se domani (stasera, ndr) succedesse una cosa analoga? Non abbiamo parlato di come comportarc­i. Io ho la mia opinione: spero che la partita non venga fermata e che siano messe subito in atto misure contro il razzismo».

Martinez invece si è concentrat­o sul campo: «Rispetto alla semifinale del Mondiale di tre anni fa siamo più forti, abbiamo più esperienza e riusciamo a gestire meglio le defezioni. Anche la Francia però è più forte visto che ha ritrovato Benzema, Mbappé è cresciuto ed in più ci sono sempre Griezmann e Pogba. La qualità individual­e in incontri così può fare la differenza».

BOLOGNESE THEATE. Martinez ha dovuto rinunciare a Thorgan Hazard, sostituto dal bolognese Theate: «E' un mancino che può fare sia l'esterno sia il difensore centrale. In Serie A ha segnato e ha anche servito un assist. Diciamo che è qui perché si è fatto trovare al posto giusto nel momento giusto. E' uno su cui lavorare». Il difensore di Mihajlovic non sarà titolare, pure se là dietro un dubbio c'è: tra Denayer, non al top, e Boyata. Anche sulle fasce incertezza: l'opzione più gettonata è Castagne a destra e Carrasco a sinistra. In alternativ­a, Foket a destra e l'ex Atalanta sull'out mancino.

Tielemans parla del caso Koulibaly «Intervenir­e subito contro il razzismo»

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48 anni, è ct del Belgio dal 2016. Terzo al Mondiale 2018, conta
47 vittorie, 9 pareggi e 5 sconfitte in 61 partite
Roberto Martinez 48 anni, è ct del Belgio dal 2016. Terzo al Mondiale 2018, conta 47 vittorie, 9 pareggi e 5 sconfitte in 61 partite

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