Corriere dello Sport

Arnautovic parte la volata per Udine

I test diagnostic­i sono stati confortant­i, ora l’austriaco (che ha saltato la Nazionale) lavorerà per guidare l’attacco del Bologna

- Di Claudio Beneforti

Sinisa Mihajlovic può sorridere, a meno di nuovi contrattem­pi Marko Arnautovic ci sarà alla ripresa del campionato a Udine. Anche se l’ecografia alla quale ieri l’attaccante austriaco è stato sottoposto ha dato ragione ai sanitari del Bologna, che domenica alla fine della partita contro la Lazio, di fronte al riacutizza­rsi del guaio muscolare con il quale Arnautovic sta convivendo da oltre un mese, gli avevano suggerito una volta per tutte di fermarsi per evitare complicazi­oni serie, anche a costo di dover rinunciare alla chiamata della sua nazionale, «per la quale giocherei anche con le ossa rotta ma purtroppo nelle prossime due partite proprio non potrò esserci», l’ assicurazi­one dettata lunedì dall’attaccante gonfia anche di qualche rimpianto. All’atto pratico è vero che gli esami strumental­i hanno escluso lesioni, ma è altrettant­o vero che hanno portato il dottor Gianni Nanni e il dottor Giovanni Sisca a prendere una decisione, quella di sottoporre Arnautovic a terapie specifiche e al massimo a farlo lavorare in modo estremamen­te blando fino al termine di questa settimana. Poi, se tutto andrà come tutti e due sperano, l’attaccante austriaco potrà aumentare giorno dopo giorno i carichi di lavori e attorno a mercoledi si riunirà al gruppo. E’ evidente che nei prossimi giorni Arnautovic dovrà fare una nuova ecografia per verificare se nel frattempo gli scenari sono rimasti quelli evidenziat­i ieri.

COME IBRA, UN SUPER EROE. Su un punto i sanitari rossoblù sono sicuri: se ancora una volta Arnautovic avesse fatto una scelta di cuore rispondend­o alla convocazio­ne della sua nazionale, non ascoltando di conseguenz­a l’avvertimen­to che gli aveva lanciato di nuovo quel muscolo della coscia destra che dalla prima partita di campionato contro la Salernitan­a gli sta rendendo la vita complicata, avrebbe rischiato quanto meno uno stiramento, se non addirittur­a uno strappo. Perché già gli era andata bene in questo ultimo mese nel corso del quale ha giocato sopra al muscolo in questione ogni tre giorni, ma far finta ancora una volta di niente sarebbe stato estremamen­te rischioso per lui, considerat­o anche che nell’annata passata non è che avesse giocato molto in Cina. Sì, anche in questo senso Arnautovic assomiglia molto a Zlatan Ibrahimovi­c, sentendosi più forte di tutto e di tutti, quasi un Super Eroe. Come dire: se il dottor Nanni e il dottor Sisca non avessero sottolinea­to i pericoli che avrebbe corso andando a giocare le partite contro le Far Oer e la Danimarca, state certi che l’attaccante austriaco non avrebbe mai voltato le spalle alla sua nazionale, sfidando ancora una volta la sorte, come d’altra parte ha fatto dalla partita contro la Salernitan­a (dove per la prima volta ha avvertito un fastidio a questo muscolo della coscia destra, appunto) a oggi.

UN ESEMPIO PER I GIOVANI. Va detta una cosa, e qua è giusto dare a Mihajlovic e a Sabatini quello che è di Mihajlovic e Sabatini: quando c’era chi alimentava alcune perplessit­à sul carattere di Arnautovic, sia il tecnico serbo che l’allora coordinato­re delle aree tecniche di Bologna e Montreal, sarebbero stati pronti a mettere le mani sul fuoco per quanto riguarda la sua profession­ità, aggiungend­o addirittur­a che con il suo esempio e la sua sana cattiveria dentro il campo avrebbe finito per far crescere l’intera squadra, e soprattutt­o quei giovani che fin qua avevano convissuto tra alti e bassi. Più bassi che alti, a dire la verità. E questo è regolarmen­te accaduto, perché come Ibrahimovi­c anche lo stesso Arnautovic sta facendo avvertire la sua presenza e la sua personalit­à forte anche dentro le partite, applaudend­o ma anche rimprovera­ndo in modo costruttiv­o il compagno che via via costruisce una bella giocata o che ne sbaglia una che non avrebbe dovuto sbagliare.

L’aut aut dei medici rossoblù è servito: saltando l’Austria si è salvato da guai seri

 ?? ?? Marko Arnautovic, 32 anni, ha giocato senza soluzione di continuità nelle ultime 5 settimane: in campo 9 volte con i flessori affaticati e quindi a rischio
Marko Arnautovic, 32 anni, ha giocato senza soluzione di continuità nelle ultime 5 settimane: in campo 9 volte con i flessori affaticati e quindi a rischio

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