Parma, fiducia a Maresca. Per ora
«Trust in Enzo Maresca». Fiducia in Enzo Maresca. E ancora: «We have not contacted any other coaches». Non abbiamo contattato altri allenatori. Questa volta nel tweet del presidente Kyle Krause non ci sono le bandierine usate per creare attesa attorno ai nuovi acquisti e non ci sono i consueti incitamenti pre-match alla squadra crociata. Ci sono solo due cuori, uno giallo l'altro blu, a corredo di due frasi tanto semplici quanto definitive per chiudere – almeno per il momento – una quattro giorni di voci, indiscrezioni e retroscena. E dunque fiducia in Maresca, questo il messaggio pubblico del patron a stelle a strisce, concetto ribadito in sede privata allo stesso tecnico crociato, nel mirino dei tifosi e di molti addetti ai lavori per l'inizio di campionato balbettante del suo Parma. Fiducia a doppia mandata, perchè Krause nega pure l'aver telefonato, insieme alla dirigenza sportiva, a qualche allenatore libero per sondarne l'eventuale disponibilità.
NO RIBALTONI. Dopo il pareggio subito in rimonta a Ferrara, quarta partita consecutiva senza vittoria, dopo la miseria dei nove punti conquistati nelle prime sette giornate, dopo il malumore esternato da buona parte – probabilmente la fetta più grossa – della tifoseria per le prestazioni sul campo di una squadra forte sulla carta ma spesso debole di testa e di carattere, dopo tutto questo la società fa quadrato. Le parole, seppur a distanza, del presidente Krause, a cui fa eco il direttore dell'area tecnica Javier Ribalta. Enzo Maresca è confermato sulla panchina del Parma, non ci saranno a breve ribaltoni o cambi di rotta, massima fiducia in un progetto tecnico a cui però serve tempo per dare i frutti sperati. Concetti ribaditi nei colloqui dei dirigenti gialloblu e un messaggio chiaro anche per i tifosi: noi vogliamo vincere e vogliamo tornare in serie A il prima possibile.
PROGETTO OK. Enzo Maresca continua ad essere l'allenatore del Parma e il mercoledì alle spalle è stato decisivo. Ma davvero non ci sono mai stati dubbi? Davvero non sono state valutate eventuali altre soluzioni? In realtà il percorso non è stato così lineare. Si andrà avanti con Maresca prima di tutto perchè Krause crede davvero nel progetto tecnico varato in estate dopo la retrocessione e dopo la rivoluzione operata a livello societario e tecnico. L'allenatore ha un contratto di tre anni e ufficialmente ha sempre spiegato che un club come il Parma deve puntare sì alla promozione, ma che spesso e volentieri ci vogliono almeno due anni per centrare l'obiettivo. Chi si è spinto più in là, almeno a parole, è stato invece lo stesso presidente, che ora si interroga sulla portata della rivoluzione messa in pratica.
MESI CHIAVE. Avanti con Maresca anche per altri motivi. Il patron ha investito tanto sui giocatori, dai veterani (Vazquez) ai talenti promettenti, e crede nella loro reazione. E poi altre soluzioni, da Cannavaro a Gattuso e Pirlo, non convincono al 100% e non sono del tutto praticabili (soprattutto per ragioni economiche). Non solo. Secondo la dirigenza c'è ancora tempo per rimediare. Ma l'input è chiaro: ottobre e novembre sono decisivi, nessun ultimatum ma questo è il periodo chiave per la svolta.