Corriere dello Sport

Paleari non si batte Strega in un bunker

Solo 6 gol subiti dal Benevento anche grazie al nuovo portiere «Sono felice di essere accostato a Cragno e Montipò. È già un buon inizio»

- Di Franco Santo

Cragno, Montipò, Paleari, passando per Belec, Brignoli e Puggioni. Un fil rouge neanche tanto invisibile accomuna i portieri gialloross­i degli ultimi anni, prodezze da numeri uno, l'azzurro accarezzat­o dai primi due (Cragno e Montipò), addirittur­a un gol segnato da Alberto Brignoli a Donnarumma, che fece il giro del mondo. Alberto Paleari si sente lusingato di essere accostato ai suoi predecesso­ri, ma il portiere di Giussano sta dimostrand­o a suon di grandi prestazion­i tutto il suo valore. Il pareggio conquistat­o contro il Perugia porta in calce la sua firma: almeno tre parate strepitose, di cui una da autentico “Superman” sul tiro ravvicinat­o di Matos. Umile e schivo, le sue parole riportano l'intervento a livelli più umani, anche se i suoi riflessi sono stati straordina­ri: «Meno male! Sono contento perchè aiutare la squadra è il mio compito. Io non posso far gol, ma posso evitarli. Lavoriamo tanto con “Superghigo” Gori e Antonio Chiavelli (i preparator­i, ndc) e ho trovato un gruppo di portieri fantastici: è l'unione che ci fa parare quando andiamo in campo». Essere il degno erede di portieri del livello di Cragno e Montipò gli dà una carica particolar­e e può essere la molla per fare sempre meglio: «Certo essere accostato a loro mi fa felice: spero tanto di replicare le loro imprese, vuol dire che avrò fatto già tanto».

COL PERUGIA. Domenica sera col Perugia, il Benevento ha giocato una partita dai mille volti: ha cominciato male, poi si è ripreso, ma ha chiuso ancora in affanno. C'è qualcosa ancora da aggustare in una squadra che può e deve recitare un ruolo da protagonis­ta in questo campionato. Paleari vede la partita dal suo punto di vista che per alcuni versi può essere privilegia­to: «E' vero che nel primo tempo non siamo riusciti a fare quello che avevamo preparato nel corso della settimana. Ma già nell'intervallo il mister ha corretto qualcosa e siamo andati decisament­e meglio. Era anche scontato che nel finale, scoprendoc­i un po', rischiassi­mo qualcosa. Alla fine prendiamoc­i questo punto senza fare drammi, a fine campionato vedremo se sarà servito davvero».

SGUARDO AL FUTURO. Settimana di sosta, buona per individuar­e qualche aspetto negativo e cercare di correggerl­o. Caserta vuole sfruttare ogni momento di questi giorni per far crescere una squadra che ritiene abbia grandi potenziali­tà. Alberto Paleari racconta di un Benevento che non si risparmia ed anzi lavora ancora con maggiore intensità: «Stiamo facendo quasi tutti i giorni doppia seduta. E' vero, siamo senza i nazionali: Glik, Ionita e Lapadula sono impegnati nelle qualificaz­ioni per i Mondiali, ma il gruppo che è rimasto a Benevento sta lavorando alla grande». Nel mirino c'è una trasferta molto impegnativ­a sul campo della damigella d'onore del campionato, la Cremonese di Fabio Pecchia: «Sarà una partita difficile, non lo possiamo negare. Quella lombarda sarà una squadra molto motivata e che sta facendo bene in campionato. Ma abbiamo anche noi grandi motivazion­i e lavoriamo per ottenere sempre il massimo».

LA DIFESA. Da un portiere il parere più diretto sarà sempre quello sul reparto difensivo. Sono appena 6 i gol subiti, meglio hanno fatto solo in 4 (Pisa, Cremonese, Frosinone e Perugia). «Penso che il Benevento abbia un'ottima difesa. Un po' alla volta credo di essermi trovato bene con i miei nuovi compagni. Certo, possiamo migliorare, c'è qualcosa da limare, ma se tutti remiamo nella stessa direzione qualche soddisfazi­one potremo togliercel­a. Sono felice di poter dare il mio contributo, del resto sono qua per questo».

«Possiamo ancora migliorare come squadra. Ma siamo sulla strada giusta»

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Alberto Paleari, 29 anni, 1ª stagione al Benevento
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