Paleari non si batte Strega in un bunker
Solo 6 gol subiti dal Benevento anche grazie al nuovo portiere «Sono felice di essere accostato a Cragno e Montipò. È già un buon inizio»
Cragno, Montipò, Paleari, passando per Belec, Brignoli e Puggioni. Un fil rouge neanche tanto invisibile accomuna i portieri giallorossi degli ultimi anni, prodezze da numeri uno, l'azzurro accarezzato dai primi due (Cragno e Montipò), addirittura un gol segnato da Alberto Brignoli a Donnarumma, che fece il giro del mondo. Alberto Paleari si sente lusingato di essere accostato ai suoi predecessori, ma il portiere di Giussano sta dimostrando a suon di grandi prestazioni tutto il suo valore. Il pareggio conquistato contro il Perugia porta in calce la sua firma: almeno tre parate strepitose, di cui una da autentico “Superman” sul tiro ravvicinato di Matos. Umile e schivo, le sue parole riportano l'intervento a livelli più umani, anche se i suoi riflessi sono stati straordinari: «Meno male! Sono contento perchè aiutare la squadra è il mio compito. Io non posso far gol, ma posso evitarli. Lavoriamo tanto con “Superghigo” Gori e Antonio Chiavelli (i preparatori, ndc) e ho trovato un gruppo di portieri fantastici: è l'unione che ci fa parare quando andiamo in campo». Essere il degno erede di portieri del livello di Cragno e Montipò gli dà una carica particolare e può essere la molla per fare sempre meglio: «Certo essere accostato a loro mi fa felice: spero tanto di replicare le loro imprese, vuol dire che avrò fatto già tanto».
COL PERUGIA. Domenica sera col Perugia, il Benevento ha giocato una partita dai mille volti: ha cominciato male, poi si è ripreso, ma ha chiuso ancora in affanno. C'è qualcosa ancora da aggustare in una squadra che può e deve recitare un ruolo da protagonista in questo campionato. Paleari vede la partita dal suo punto di vista che per alcuni versi può essere privilegiato: «E' vero che nel primo tempo non siamo riusciti a fare quello che avevamo preparato nel corso della settimana. Ma già nell'intervallo il mister ha corretto qualcosa e siamo andati decisamente meglio. Era anche scontato che nel finale, scoprendoci un po', rischiassimo qualcosa. Alla fine prendiamoci questo punto senza fare drammi, a fine campionato vedremo se sarà servito davvero».
SGUARDO AL FUTURO. Settimana di sosta, buona per individuare qualche aspetto negativo e cercare di correggerlo. Caserta vuole sfruttare ogni momento di questi giorni per far crescere una squadra che ritiene abbia grandi potenzialità. Alberto Paleari racconta di un Benevento che non si risparmia ed anzi lavora ancora con maggiore intensità: «Stiamo facendo quasi tutti i giorni doppia seduta. E' vero, siamo senza i nazionali: Glik, Ionita e Lapadula sono impegnati nelle qualificazioni per i Mondiali, ma il gruppo che è rimasto a Benevento sta lavorando alla grande». Nel mirino c'è una trasferta molto impegnativa sul campo della damigella d'onore del campionato, la Cremonese di Fabio Pecchia: «Sarà una partita difficile, non lo possiamo negare. Quella lombarda sarà una squadra molto motivata e che sta facendo bene in campionato. Ma abbiamo anche noi grandi motivazioni e lavoriamo per ottenere sempre il massimo».
LA DIFESA. Da un portiere il parere più diretto sarà sempre quello sul reparto difensivo. Sono appena 6 i gol subiti, meglio hanno fatto solo in 4 (Pisa, Cremonese, Frosinone e Perugia). «Penso che il Benevento abbia un'ottima difesa. Un po' alla volta credo di essermi trovato bene con i miei nuovi compagni. Certo, possiamo migliorare, c'è qualcosa da limare, ma se tutti remiamo nella stessa direzione qualche soddisfazione potremo togliercela. Sono felice di poter dare il mio contributo, del resto sono qua per questo».
«Possiamo ancora migliorare come squadra. Ma siamo sulla strada giusta»