Corriere dello Sport

Verstappen, l’importanza di avere due armi in più

Motore in continua crescita e macchina più veloce ed evoluta. Mercedes già proiettata sul 2022

- Di Fulvio solms

Abbacinati dai bellissimi colori che il Mondiale ci propone a ogni week end – poco rosso in verità, ma colpi di scena ed effetti speciali – fatichiamo ad allungare lo sguardo e proiettarc­i verso il finale. Sembra dover andare avanti così all’infinito tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, eppure uno solo sarà campione.

Volendo tentare un pronostico abbiamo ben chiaro da dove non cominciare: dall’analisi dei circuiti, e per più ragioni.

IN EQUILIBRIO. Premesso che Qatar e Arabia Saudita sono un foglio bianco per tutti, teoricamen­te Istanbul Park e Austin potrebbero sorridere a Mercedes, Città del Messico e Interlagos a Red Bull, mentre Abu Dhabi sarebbe in bilico. Pari siamo, ma siccome troppe volte le previsioni legate alle piste sono saltate, meglio ignorarle.

Impossibil­e dire chi sia più combattivo: nessuno dei due alza il piede, come s’è visto chiarament­e negli incidenti di Silverston­e e Monza.

E la fortuna tanto cara a Enzo Ferrari: tutti convinti che Lewis percorra una preferenzi­ale? Vero che abbia incassato regalini qui e là (fin dal primo GP in Bahrain, con la posizione restituita da Verstappen quando sarebbe stato meglio accettare la penalità in secondi), ma le sorti sembrano volersi rimettere in equilibrio, almeno a giudicare dal bingo di Verstappen ottenuto grazie all’acquazzone finale di Sochi.

La forza mentale è in sostanzial­e parità, tra le fragilità mostrate da Hamilton e il fatto che comunque Verstappen ha molto più da perdere, visto che rischia di mancare il suo primo titolo mondiale.

Ancora: entrambi sono privi di un compagno che riesca a dar loro man forte, non hanno nemici giurati tra i rivali, danno valore ai piazzament­i, sono formidabil­i in qualificaz­ione, sono spinti da un ego e un orgoglio ipertrofic­i. Fino a qui non se ne esce.

PRO HAMILTON. Lewis sa come si vince il Mondiale, Max no. Il fenomeno della Mercedes ha vinto titoli in ogni modo, per merito e con fortuna, per distacco e in volata, in fuga e di rimonta, mentre queste esperienze non figurano nell’arsenale di Verstappen.

Quanto alle squadre: la Mercedes appare ancora leggerment­e più lucida della Red Bull, come si è visto a Sochi dove Hamilton, volendo restare in pista nella convinzion­e che stesse finendo di piovere, è stato esautorato dalle decisioni e costretto all’ultimo pit stop, risultato per lui salvifico.

Ci sono poi altri temi che vanno in favore del sette volte campione, come il disagio della Red Bull nei pit stop dopo la direttiva tecnica che ha vietato gli automatism­i; e più banalmente questi due punti di vantaggio in classifica, che sono poco ma non zero.

PRO VERSTAPPEN. Gli argomenti in favore di Max sono meno numerosi, ma decisament­e più pesanti.

Il primo: la Red Bull RB16B vista come telaio-aerodinami­ca vale quest'anno più della Mercedes W12.

E poi: il motore. La Honda ha compiuto un passo avanti nelle prestazion­i con le nuove batterie introdotte un mese fa, mentre Mercedes cerca di cavare il massimo possibile dalla power unit rimasta come in origine. La Stella tedesca si è dedicata molto presto alla macchina 2022, immaginand­o che quel che aveva per le mani potesse bastarle per vincere anche questo Mondiale (magari avrà pure ragione a fine anno, ma al momento la decisione non sembra premiarla). Al contrario Red Bull e Honda hanno continuato a spingere, essendo questa un’occasione forse irripetibi­le per la prima e certamente per la seconda, che a fine stagione si ritirerà ufficialme­nte.

Inoltre, Verstappen ha già a disposizio­ne il quarto motore fresco, mentre Hamilton deve ancora scontare la penalità di partire a fondo griglia. E la rottura del motore 4 di Bottas – precipitos­amente smontato in Russia per problemi di affidabili­tà dopo una gara appena – non lascia tranquilli i tedeschi.

A nostro avviso, dunque, pochi ma solidissim­i argomenti mettono oggi Verstappen in pole per vincere il suo primo Mondiale. E così attendiamo la Turchia, pronti a stupirci, ancora una volta.

A favore di Hamilton l’esperienza (sa come si vince il titolo) e il team

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Max Verstappen, 24 anni, olandese e col casco Lewis Hamilton, 34 anni, inglese
GETTY ANSA Mercedes e Red Bull in un equilibrio destinato a finire: solo uno vince il titolo Max Verstappen, 24 anni, olandese e col casco Lewis Hamilton, 34 anni, inglese

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