Italia, due argenti che sanno di futuro
Il quartetto dell’inseguimento si arrende alle olimpioniche tedesche, la Paternoster seconda nell’Eliminazione Ma l’età media è sotto i 23 anni
Troppo forte la Germania, oro con ben sette secondi di vantaggio, ma il futuro è dalla parte dell’Italia. Barbieri, Alzini, Fidanza e Zanardi hanno condotto il quartetto femminile all’argento europeo nell’inseguimento a squadre, con un’età media di appena 22 anni e mezzo e la conferma che le Olimpiadi di Parigi 2024 possono diventare il vero trampolino di lancio per il gruppo del c.t. Dino Salvoldi. Le tedesche hanno messo le cose in chiaro sin dall’inizio, non a caso si sono presentate da campionesse olimpiche in carica e forti del nuovo record del mondo messo a segno proprio a Tokyo. Lo stesso Salvoldi ha accolto il secondo posto con fiducia: «Nel primo giorno abbiamo commesso alcuni errori tecnici, invece oggi (ieri; ndr) abbiamo sfoderato ottime prestazioni e tenuto alta la concentrazione. Per la finale contro le tedesche non possiamo recriminare nulla, loro per tre quarti erano le stesse che alle Olimpiadi non hanno lasciato nemmeno le briciole alle avversarie. In fondo l’Europeo è anche un’occasione per lanciare le giovani promesse, c’è tanta voglia in gruppo di farsi notare vista l’assenza di alcune titolarissime, a partire dalla campionessa del mondo Elisa Balsamo. Tutto questo fa parte di un percorso di crescita».
Nulla da fare invece per il quartetto maschile, rimasto fuori dalle finali nell’inseguimento dopo aver perso la sfida contro la Danimarca. Gli azzurri Bertazzo, Milan, Lamon e Scartezzini si sono arresi per un soffio: 3’52”199 contro il 3’52’’062 dei danesi, in “formazione” rimaneggiata rispetto al quartetto battuto a Tokyo da Ganna e compagni nella finale per l’oro. Niente finale anche per Elena Bissolati nella velocità e per Mattia Pinazzi nel chilometro, dove invece hanno strappato il pass rispettivamente Miriam Vece (stasera dalle 19.50) e Davide Boscaro, che ieri si è dovuto accontentare del settimo posto.
RISCATTO. La seconda medaglia di giornata è arrivata grazie a Letizia Paternoster, rimasta in corsa nell’eliminazione fino agli ultimissimi giri e fino al testa a testa finale con la francese Fortin. La trentina classe 1999 ha conquistato la sua sesta medaglia in carriera agli Europei su pista (un oro, tre argenti e due bronzi), scrollandosi di dosso la delusione olimpica: «Questo traguardo - ha spiegato dopo la premiazione - arriva dopo due stagioni alquanto difficili tra virus, infortuni e risultati deludenti. Non mi sono mai arresa, ho preferito lavorare a fari spenti. La stagione sta finendo, ma prendo davvero questa medaglia come un nuovo inizio, anche in vista del Mondiale ormai imminente».
La gara dell’azzurra è stata interrotta per ben tre volte a causa delle cadute sul parquet di Grenchen, che hanno portato a lunghe sospensioni, ma Paternoster non ha cercato scuse: «Di sicuro gli stop mi hanno penalizzata molto, io nell’eliminazione vengo fuori sulla lunga distanza, però la mia avversaria aveva più gambe. Ha meritato dall’inizio alla fine, complimenti a lei».
Dopo due medaglie d’argento arrivate dalle donne, oggi gli uomini del c.t. Villa sono chiamati al riscatto con Pinazzi nello scratch, le qualificazioni nello sprint e soprattutto l’inseguimento individuale, orfano di Pippo Ganna: «Presto (domani; ndr) arriverà il capitano Elia Viviani - ha dichiarato il commissario tecnico - Non c’è Filippo e nemmeno il suo sostituto, Davide Plebani, infortunatosi a una spalla. Stiamo lanciando ragazzi interessanti come Moro, Boscaro e Pinazzi e il futuro della nostra Nazionale passa anche da loro».
UOMINI - Corsa a punti: 1. Thomas (Fra), 2. Leitão (Por), 3. Shichkin (Rus); 12. DONEGÁ. 1000 metri a cronometro: Hoogland (Ola) in 58’’.016, 2. Ligtlee (Ola) a 1’.751, 3. Rajkowski (Pol) a 1’.874; 7. BOSCARO a 2’’.951. Inseguimento a squadre: 1. Danimarca, 2. Svizzera, 3. Gran Bretagna; 5. ITALIA.
DONNE - Eliminazione: 1. Fortin (Fra), 2. PATERNOSTER, 3. Evans (Gbr). Inseguimento a squadre: 1. Germania, 2. ITALIA, 3. Irlanda.
LE FINALI DI OGGI (dalle ore 18) Scratch U; Inseguimento individuale U; Sprint D; Omnium D. In Tv: diretta dalle 18 su Eurosport.
Letizia: «Un podio che arriva dopo due anni duri, in cui non mi sono mai arresa»