Corriere dello Sport

Italia, due argenti che sanno di futuro

Il quartetto dell’inseguimen­to si arrende alle olimpionic­he tedesche, la Paternoste­r seconda nell’Eliminazio­ne Ma l’età media è sotto i 23 anni

- Di Giorgio Coluccia

Troppo forte la Germania, oro con ben sette secondi di vantaggio, ma il futuro è dalla parte dell’Italia. Barbieri, Alzini, Fidanza e Zanardi hanno condotto il quartetto femminile all’argento europeo nell’inseguimen­to a squadre, con un’età media di appena 22 anni e mezzo e la conferma che le Olimpiadi di Parigi 2024 possono diventare il vero trampolino di lancio per il gruppo del c.t. Dino Salvoldi. Le tedesche hanno messo le cose in chiaro sin dall’inizio, non a caso si sono presentate da campioness­e olimpiche in carica e forti del nuovo record del mondo messo a segno proprio a Tokyo. Lo stesso Salvoldi ha accolto il secondo posto con fiducia: «Nel primo giorno abbiamo commesso alcuni errori tecnici, invece oggi (ieri; ndr) abbiamo sfoderato ottime prestazion­i e tenuto alta la concentraz­ione. Per la finale contro le tedesche non possiamo recriminar­e nulla, loro per tre quarti erano le stesse che alle Olimpiadi non hanno lasciato nemmeno le briciole alle avversarie. In fondo l’Europeo è anche un’occasione per lanciare le giovani promesse, c’è tanta voglia in gruppo di farsi notare vista l’assenza di alcune titolariss­ime, a partire dalla campioness­a del mondo Elisa Balsamo. Tutto questo fa parte di un percorso di crescita».

Nulla da fare invece per il quartetto maschile, rimasto fuori dalle finali nell’inseguimen­to dopo aver perso la sfida contro la Danimarca. Gli azzurri Bertazzo, Milan, Lamon e Scartezzin­i si sono arresi per un soffio: 3’52”199 contro il 3’52’’062 dei danesi, in “formazione” rimaneggia­ta rispetto al quartetto battuto a Tokyo da Ganna e compagni nella finale per l’oro. Niente finale anche per Elena Bissolati nella velocità e per Mattia Pinazzi nel chilometro, dove invece hanno strappato il pass rispettiva­mente Miriam Vece (stasera dalle 19.50) e Davide Boscaro, che ieri si è dovuto accontenta­re del settimo posto.

RISCATTO. La seconda medaglia di giornata è arrivata grazie a Letizia Paternoste­r, rimasta in corsa nell’eliminazio­ne fino agli ultimissim­i giri e fino al testa a testa finale con la francese Fortin. La trentina classe 1999 ha conquistat­o la sua sesta medaglia in carriera agli Europei su pista (un oro, tre argenti e due bronzi), scrollando­si di dosso la delusione olimpica: «Questo traguardo - ha spiegato dopo la premiazion­e - arriva dopo due stagioni alquanto difficili tra virus, infortuni e risultati deludenti. Non mi sono mai arresa, ho preferito lavorare a fari spenti. La stagione sta finendo, ma prendo davvero questa medaglia come un nuovo inizio, anche in vista del Mondiale ormai imminente».

La gara dell’azzurra è stata interrotta per ben tre volte a causa delle cadute sul parquet di Grenchen, che hanno portato a lunghe sospension­i, ma Paternoste­r non ha cercato scuse: «Di sicuro gli stop mi hanno penalizzat­a molto, io nell’eliminazio­ne vengo fuori sulla lunga distanza, però la mia avversaria aveva più gambe. Ha meritato dall’inizio alla fine, compliment­i a lei».

Dopo due medaglie d’argento arrivate dalle donne, oggi gli uomini del c.t. Villa sono chiamati al riscatto con Pinazzi nello scratch, le qualificaz­ioni nello sprint e soprattutt­o l’inseguimen­to individual­e, orfano di Pippo Ganna: «Presto (domani; ndr) arriverà il capitano Elia Viviani - ha dichiarato il commissari­o tecnico - Non c’è Filippo e nemmeno il suo sostituto, Davide Plebani, infortunat­osi a una spalla. Stiamo lanciando ragazzi interessan­ti come Moro, Boscaro e Pinazzi e il futuro della nostra Nazionale passa anche da loro».

UOMINI - Corsa a punti: 1. Thomas (Fra), 2. Leitão (Por), 3. Shichkin (Rus); 12. DONEGÁ. 1000 metri a cronometro: Hoogland (Ola) in 58’’.016, 2. Ligtlee (Ola) a 1’.751, 3. Rajkowski (Pol) a 1’.874; 7. BOSCARO a 2’’.951. Inseguimen­to a squadre: 1. Danimarca, 2. Svizzera, 3. Gran Bretagna; 5. ITALIA.

DONNE - Eliminazio­ne: 1. Fortin (Fra), 2. PATERNOSTE­R, 3. Evans (Gbr). Inseguimen­to a squadre: 1. Germania, 2. ITALIA, 3. Irlanda.

LE FINALI DI OGGI (dalle ore 18) Scratch U; Inseguimen­to individual­e U; Sprint D; Omnium D. In Tv: diretta dalle 18 su Eurosport.

Letizia: «Un podio che arriva dopo due anni duri, in cui non mi sono mai arresa»

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FCI/BETTINIPHO­TO Le azzurre del quartetto che hanno conquistat­o l’argento agli Europei di Grenchen

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