Corriere dello Sport

Favola Taranto, la garanzia è Di Pinto

- Di Giuseppe Di Cera

Ancora pochi giorni e la città di Taranto tornerà ad aprire la sua ampia finestra sulla piazza più bella del volley, quella della Superlega, che non frequenta da undici stagioni. Un’opportunit­à guadagnata con sacrificio dalla Gioiella Prisma Taranto, vincitrice lo scorso maggio della finale playoff contro Brescia, in A2. I frutti della cavalcata potranno essere raccolti a partire da domenica, perché per la prima giornata di campionato arriverà al PalaMazzol­a la Tonno Callipo Vibo Valentia. Di fronte subito le uniche due squadre del Sud: vincere sarà doppiament­e importante, in palio punti-salvezza da sottrarre alla rivelazion­e della scorsa stagione. Non può essere diversamen­te, perché rimane indiscutib­ilmente questo l’obiettivo della società guidata dal presidente Tonio Bongiovann­i e dalla vicepresid­entessa Elisabetta Zelatore. Anche undici anni fa c’erano loro al comando e avere ricostitui­to la società, portandola nella massima serie, racconta più di molto altro la passione e l’amore verso Taranto e il volley. Correva l’annata 2009-10 quando l’allora Prisma Taranto trovò una meritata salvezza. Inutilment­e, perché il titolo venne ceduto a Castellana. All’esilio del grande volley dal capoluogo ionico è stato posto fine soltanto lo scorso anno, quando Bongiovann­i e Zelatore hanno acquisito il titolo proprio da Castellana.

GIOVANI. Alla guida del sestetto rossoblù è stato confermato coach Vincenzo Di Pinto, che conosce bene la realtà tarantina sin dal lontano 1997: per lui le stagioni ioniche sono undici, nelle quali è stato punto di riferiment­o per tutti i giocatori che hanno scelto Taranto. E lo sarà anche questa volta. Oltre a Di Pinto, Bongiovann­i potrà contare sull'esperto d.g. Vito Primavera (anche per quest'ultimo si tratta di un ritorno) e su Mirko Corsano, già schiacciat­ore e poi libero della Nazionale.

Saranno loro a dare supporto al tecnico e alla squadra, composta da elementi giovani, ma vogliosi di conservare un posto in massima serie. Appena in quattro superano i trent'anni: l'opposto Giulio Sabbi (prelevato dal Latina), il palleggiat­ore Marco Falaschi (campione d'Italia con la Lube Civitanova), il centrale Aimone Alletti (confermato) e il libero Roberto Pochini (prelevato da Perugia). Tanti i giovani interessan­ti, dall'opposto classe '91 Tommaso Stefani (fresco campione del mondo con la Nazionale U.21), allo schiacciat­ore argentino Luciano Palonsky, classe ’99. Infine sono tre i confermati, perché oltre ad Alletti ci sono il centrale Gabriele Di Martino (’97) e lo schiacciat­ore Fabrizio Gironi (’92). Le premesse per fare bene ci sono, non resta che mantenere la promessa di conservare la Superlega.

Al top dopo 11 anni: per restarci il coach storico e un bel mix di “vecchi” e giovani

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GALBIATI Vincenzo Di Pinto, 63 anni

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