Favola Taranto, la garanzia è Di Pinto
Ancora pochi giorni e la città di Taranto tornerà ad aprire la sua ampia finestra sulla piazza più bella del volley, quella della Superlega, che non frequenta da undici stagioni. Un’opportunità guadagnata con sacrificio dalla Gioiella Prisma Taranto, vincitrice lo scorso maggio della finale playoff contro Brescia, in A2. I frutti della cavalcata potranno essere raccolti a partire da domenica, perché per la prima giornata di campionato arriverà al PalaMazzola la Tonno Callipo Vibo Valentia. Di fronte subito le uniche due squadre del Sud: vincere sarà doppiamente importante, in palio punti-salvezza da sottrarre alla rivelazione della scorsa stagione. Non può essere diversamente, perché rimane indiscutibilmente questo l’obiettivo della società guidata dal presidente Tonio Bongiovanni e dalla vicepresidentessa Elisabetta Zelatore. Anche undici anni fa c’erano loro al comando e avere ricostituito la società, portandola nella massima serie, racconta più di molto altro la passione e l’amore verso Taranto e il volley. Correva l’annata 2009-10 quando l’allora Prisma Taranto trovò una meritata salvezza. Inutilmente, perché il titolo venne ceduto a Castellana. All’esilio del grande volley dal capoluogo ionico è stato posto fine soltanto lo scorso anno, quando Bongiovanni e Zelatore hanno acquisito il titolo proprio da Castellana.
GIOVANI. Alla guida del sestetto rossoblù è stato confermato coach Vincenzo Di Pinto, che conosce bene la realtà tarantina sin dal lontano 1997: per lui le stagioni ioniche sono undici, nelle quali è stato punto di riferimento per tutti i giocatori che hanno scelto Taranto. E lo sarà anche questa volta. Oltre a Di Pinto, Bongiovanni potrà contare sull'esperto d.g. Vito Primavera (anche per quest'ultimo si tratta di un ritorno) e su Mirko Corsano, già schiacciatore e poi libero della Nazionale.
Saranno loro a dare supporto al tecnico e alla squadra, composta da elementi giovani, ma vogliosi di conservare un posto in massima serie. Appena in quattro superano i trent'anni: l'opposto Giulio Sabbi (prelevato dal Latina), il palleggiatore Marco Falaschi (campione d'Italia con la Lube Civitanova), il centrale Aimone Alletti (confermato) e il libero Roberto Pochini (prelevato da Perugia). Tanti i giovani interessanti, dall'opposto classe '91 Tommaso Stefani (fresco campione del mondo con la Nazionale U.21), allo schiacciatore argentino Luciano Palonsky, classe ’99. Infine sono tre i confermati, perché oltre ad Alletti ci sono il centrale Gabriele Di Martino (’97) e lo schiacciatore Fabrizio Gironi (’92). Le premesse per fare bene ci sono, non resta che mantenere la promessa di conservare la Superlega.
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