Corriere dello Sport

Kean ko, si ferma Ora c’è Raspadori in rampa di lancio

La gara per il 3° posto col Belgio (domenica a Torino) diventerà un test per proiettarc­i verso il futuro Moise bloccato con un collarino di protezione dopo il trauma di San Siro. La finalina potrebbe toccare a Giacomino dall’inizio

- Di Andrea Santoni e Fabrizio Patania

Giacomo Raspadori

21 anni, ha messo a segno un gol in cinque apparizion­i con la nazionale. Nelle goleada contro la Lituania l’attaccante ha trovato una rete e un assist

Quando Mancini ha cominciato a buttare giù la lista dei 23 per la Nations League e Immobile non si era ancora infortunat­o con la Lazio, Kean veniva considerat­o in bilico e un posto era stato già assegnato a Raspadori, entrato in extremis nel gruppo dell’Europeo e lanciato da titolare per la prima volta l’8 settembre con la Lituania al Mapei. Finì 5-0 per gli azzurri e Giacomino, nello stadio di casa, timbrò la partenza provocando l’autorete di Utkus, firmando il suo primo gol in Nazionale e ricamando il gioco come dovrebbe saper fare il centravant­i ideale del ct, pronto a scommetter­e sul suo talento e convinto di doverne accompagna­re la crescita in modo graduale, misurandon­e l’esposizion­e.

MOISE FERMO. Una semifinale di Nations a San Siro con la Spagna non poteva avere la stessa valenza dell’ultimo impegno sostenuto con i lituani nel girone di qualificaz­ione ai Mondiali in Qatar, tanto più pesando l’esperienza europea già maturata da Kean con le maglie di Everton, Paris Saint Germain e Juve. Forse per questo motivo, unito all’intenzione (non realizzata) di alzare il palleggio, Mancini ha puntato su Bernardesc­hi e tenuto Raspadori in panchina, preferendo sganciare in corsa Moise, fermato dallo staff medico della Nazionale dopo il violento trauma provocato nel finale dall’intervento di Laporte, centrale del Manchester City. L’attaccante bianconero è stramazzat­o a terra e ieri, rientrato a Coverciano, portava ancora i segni dell’incidente: è stato costretto a indossare un collarino di protezione e viene considerat­o in fortissimo dubbio per la finale del terzo posto, in programma domenica (ore 15) all’Allianz Stadium di Torino con il Belgio. Non ci sono tante possibilit­à di recupero. Neppure si può escludere che oggi, con un giorno di anticipo rispetto alla comitiva azzurra, rientri nel capoluogo piemontese e si rimetta a disposizio­ne della Juve.

TEST. E’ dunque assai probabile che la finalina possa toccare dal primo minuto a Raspadori. Sarebbe un ulteriore esame per verificarn­e le prospettiv­e e metterlo alla prova alzando il livello. Mancini è in ansia perché i suoi giovani trovano ancora pochissimo spazio in Serie A. Il discorso vale anche per Giacomino, 21 anni, cresciuto a Castel Maggiore, in provincia di Bologna, esploso nella scorsa primavera e proiettato in azzurro in appena tre o quattro mesi dopo l’infortunio di Caputo. Servono il campo e un impiego costante per crescere: al Mondiale in Qatar non manca molto tempo. Ecco perché l’atto conclusivo della Nations diventerà domenica una prova generale verso la Svizzera.

CAMBI. Mancini, è ovvio, rinfresche­rà l’Italia, ieri in palestra e in campo a Coverciano solo con tredici unità, compresi i cinque subentrati a San Siro durante la semifinale con la Spagna. Tutti gli altri sono rimasti a riposo. Bonucci era rientrato a Torino. Alcune novità sono scontate. La prima è legata a Manuel Locatelli, entrato bene con la Spagna e sicuro titolare. Prenderà il posto di Verratti accanto a Jorginho, l’insostitui­bile del ct. Giocherà anche Lorenzo Pellegrini, da interno al posto di Barella oppure in posizione più avanzata. Mancini ha voglia di vedere all’opera Calabria, forse anche l’interista Dimarco se Emerson non dovesse sopportare due partite di fila. Probabile la coppia difensiva formata da Acerbi (sul centro-destra) e Bastoni, già utilizzata all’Europeo con il Galles. Nel tridente tornerà Berardi. Chiesa o Insigne, se giocherà Raspadori, per completare l’attacco. Oggi pomeriggio e domani mattina le prove a Coverciano, poi la Nazionale raggiunger­à Torino.

Giocano Locatelli, Pellegrini, Berardi Calabria e Acerbi Dimarco spera

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