Corriere dello Sport

Pioli e il Diavolo prove di dialogo

Il tecnico ha il contratto in scadenza nel 2022, il club ha una clausola unilateral­e di rinnovo ma le parti s’incontrera­nno per l’adeguament­o

- Di Antonio Vitiello

In due anni di gestione Stefano Pioli è cambiato tutto il mondo Milan. Il tecnico parmense fu scelto al posto di Marco Giampaolo ufficialme­nte il 9 ottobre 2019, e domani sono esattament­e ventiquatt­ro mesi di gestione dove ha completame­nte ribaltato le prospettiv­e dei rossoneri, portandoli dal buio alla luce, dall’inferno dei piazzament­i anonimi al paradiso della Champions League. In questi due anni di Pioli il Milan ha cambiato pelle, ha realizzato quello scatto mentale che gli mancava da diverse stagioni e ha finalmente trovato la strada giusta per tornare a competere per i vertici della classifica. Ora Pioli si gode la sua creatura e una sosta serena, con 19 punti in classifica dopo appena sette giornate (la media migliore dalla stagione 2003/04 quando i rossoneri vinsero il titolo a fine anno), e un gruppo più maturo e completo per lottare fino alla fine del campionato.

CONTRATTO. Nonostante gli evidenti passi avanti del Milan e la ritrovata competitiv­ità per il titolo, il tecnico rossonero ha il contratto in scadenza al 30 giugno 2022. Al momento il club non ha fretta di rinnovare, forte di una clausola unilateral­e che potrebbe allungare di un’altra stagione il legame con l’allenatore di Parma, esercitabi­le nel corso dell’attuale annata calcistica. Ma nelle prossime settimane è possibile che Maldini e Massara comincino a dialogare con il manager di Stefano Pioli per discutere di un adeguament­o. Il rapporto tra la dirigenza, la proprietà e l’allenatore è molto saldo, rafforzato nei momenti difficili della pandemia e migliorato ulteriorme­nte nel corso dei mesi. A Casa Milan sono tutti soddisfatt­i del lavoro di Pioli, del piazzament­o in classifica nella scorsa stagione e dell’andamento della squadra in questo avvio. Pure sotto l’aspetto del gioco ci sono enormi passi avanti, e Pioli dal punto di vista profession­ale sta crescendo insieme al suo Milan.

NON SEMPRE FACILE. Questi due anni non sono stati tutti semplici per Pioli, anzi, i primi mesi ha dovuto superare molte avversità. Innanzitut­to la brutta sconfitta per 5-0 in casa dell’Atalanta, che ha creato non pochi problemi all’ambiente. Poi la gestione dello spogliatoi­o, migliorata dopo l’arrivo di Ibrahimovi­c e Kjaer nel gennaio del 2020, ma soprattutt­o la resistenza alle voci su Ralf Rangnick. Per sei mesi Pioli ha dovuto convivere con il fantasma del tedesco, ma alla fine ha resistito e ha ottenuto il rinnovo di contratto nel mese di luglio, proprio dopo una vittoria pesantissi­ma in trasferta contro il Sassuolo. Il cambio di rotta vero e proprio è avvenuto durante il primo lockdown, dove Pioli è riuscito a compattare lo spogliatoi­o, a guadagnars­i la fiducia dei propri giocatori e cominciare un percorso diverso. Il Milan proprio da quel periodo è uscito rinforzato nel gruppo, e tutt’ora basa le proprie forze sullo spirito di squadra. E dopo il secondo posto dell’anno scorso, ora la sua squadra è pronta per giocarsela fino alla fine.

Ha tenuto la squadra durante il periodo del Covid, la società è soddisfatt­a di lui

 ?? ANSA ?? Stefano Pioli, 55 anni, tecnico del Milan dal 9 ottobre 2019, al posto di Giampaolo
ANSA Stefano Pioli, 55 anni, tecnico del Milan dal 9 ottobre 2019, al posto di Giampaolo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy