Audience e razzismo la Lega alza la voce
I club chiedono a Dazn un tavolo che si occupi della rilevazione degli ascolti. La promessa: nuove misure anti intolleranza (si parla di Daspo in tutti gli stadi)
bersaglio perfetto messo nel mirino. E’ immaginabile che il tecnico abbia individuato una sacca di resistenza e abbia voluto solleticarla. Se è davvero così, saranno le sue scelte future a chiarire ulteriormente gli scenari rimasti nascosti nel vertice di Bologna. E’ convinto che la maggioranza della squadra sia pronta a seguirlo in tutto e per tutto.
LA RIPRESA. Sarri, mercoledì alla ripresa, ha parlottato con Tare a bordo campo, è valso come confronto con la società. Dopo due giorni di riposo ha impostato un allenamento singolo (mercoledì) e due doppie sedute. Ieri la squadra ha lavorato di mattina (in palestra) e di pomeriggio (in campo), lo stesso farà oggi, sabato e domenica sarà libera per riposare e ripensare all’esame di coscienza di Bologna.
Idisservizi, ma anche l’audience. Come previsto, la questione Dazn ha tenuto banco nell’Assemblea di serie A. I club, infatti, sono intransigenti sulle necessità di avere dati certi rispetto agli ascolti delle partite. L’esigenza nasce dalla pressione degli sponsor, che “giocano” la loro visibilità proprio su quei numeri, ma pure dal fatto che una fetta dei ricavi dei diritti tv viene divisa in base all’audience. La web-tv, ad oggi, li fornisce attraverso Nielsen, che ieri è intervenuta nella riunione attraverso l’ad Nazzari. Solo che ci sono perplessità - Preziosi e Ferrero i più accesi, ma anche le big spingono -, alla luce della differenza rispetto a quelli dell’Auditel. Ecco perché la serie A pretende che venga trovato un modo per certificare gli ascolti. Se ne parlerà la prossima settimana in un incontro tra gli stessi club e i vertici di Dazn. E, nell’occasione, c’è da credere che si parlerà pure dei famosi disservizi, visto che ieri in Assemblea è stato ascoltato il parere del professor Melia, docente del Politecnico di Torino, secondo cui la rete nazionale ha la capacità per sostenere la trasmissione delle partite in streaming e, dunque, che le interruzioni del servizio sarebbero responsabilità di Dazn. A tal proposito, attraverso un provvedimento d’urgenza, l’Agcom ha dato ordine alla media-company di prendere ogni accorgimento funzionale a prevenire i malfunzionamenti della propria piattaforma e di implementare un servizio di assistenza clienti efficace ed efficiente. «Siamo al lavoro e siamo a disposizione dell’Autorità per sederci attorno a un tavolo per trovare soluzioni ancora più efficaci, eque e condivise nel breve periodo», ha replicato Dazn.
ANCHE LOTITO. All’Assemblea, come annunciato, ha partecipato pure Lotito, che è stato escluso dal Consiglio Federale ma che può intervenire alle riunioni di Lega, qualora vengano affrontati argomenti di natura patrimoniale. Per la prima volta i dirigenti si sono ritrovati nel nuovo centro di produzione tv a Lissone, è la giornata è stata particolarmente lunga. Parecchio tempo, senza che si sia arrivati ad una conclusione, è stato dedicato al nuovo contratto collettivo. Mentre sul cambio di format dal campionato Deloitte ha ribadito gli impatti (negativi) che avrebbe una riduzione da 20 a 18 squadre. Inoltre, dopo i nuovi casi di razzismo che hanno avuto come protagonisti Maignan e Kolulibaly, le società hanno promesso che introdurranno nuove misure per i responsabili, tra cui il Daspo per tutti gli stadi e non solo per quello in cui si è verificato l’episodio.
QUANDO SI GIOCA? Intanto, è scoppiato un piccolo giallo attorno alla Supercoppa. Il profilo Twitter “Visit Saudi Arabia”, collegato all’autorità governativa del turismo dell’Arabia Saudita, ha diffuso il calendario di una serie di eventi e tra questi c’era pure la nostra Supercoppa, fissata per il 22 dicembre a Ryad. In realtà, né dalla Lega, né da Inter o Juventus sono arrivate conferme. In sostanza, nulla è stato deciso, né sulla data e nemmeno sulla sede. Peraltro, proprio in merito alla collocazione temporale, ci sarebbe una differenza di vedute tra nerazzurri e bianconeri.
Agcom intima alla piattaforma di prevenire i propri disservizi
Il patron della Lazio ha potuto intervenire: si trattava di vicende di tipo patrimoniale