Ci “garzoni”?
sApp, dopo una settimana. E non a torto, aggiungo, poiché è stato inopportuno, se non assurdo, segnalare un positivo alle 9:00 e lo stesso soggetto negativo alle 9:30 e, soprattutto, perché, come mi ha fatto notare lo stesso dirigente, un dubbio positivo, al 95% non è infetto né infettante, e deve considerarsi negativo, se il tampone molecolare successivo di controllo è risultato negativo, citando l’AMCLI e inviandomi la relativa documentazione scientifica. Inoltre, per legge, la comunicazione alla ASL spetta al laboratorio che scopre per primo l’eventuale positivo. Solo se la ASL interviene noi dobbiamo rispettare ogni provvedimento, che nel caso di specie non c’è mai stato, per nessun giocatore.
Non c’è alcun dubbio: da medico posso certificare che i tamponi del 26 ottobre erano NEGATIVI, come hanno poi confermato anche i consulenti scientifici più esperti in materia. Mi riferisco ai noti professori Fabrizio Pregliasco, Patrizio Rossi Patrizio e Francesco Bondanini. Per questo sono convinto che non solo non è stato violato il protocollo, ma che addirittura i falsi positivi avrebbero potuto giocare sia contro il Bruges che contro la Juventus; figuriamoci poi contro il Torino!
Purtroppo l’impianto accusatorio è basato non su tamponi positivi accertati dal medico, come è giusto e come prevede la legge, ma su tamponi dubbi o, meglio, falsi positivi contro circa 70 tamponi negativi fatti ogni 4 giorni dal 22 maggio al 26 ottobre 2020. Se la domanda è sbagliata...
Aggiungo che durante questo lungo lasso di tempo solo due volte, per la stagione calcistica 2019-2020, il personale del laboratorio Futura Diagnostica di Avellino ha avuto dei contrattempi, comprensibili e giustificati, vista la notevole distanza, venendo a Formello con un giorno di ritardo e per questo siamo stati ingiustamente sanzionati. Anche questa è una colpa professionale, pur avendo scelto per motivi comprensibili il patteggiamento? La verità, anche se impiega molto tempo, viene sempre a galla, ne sono più che certo.