Rilancio Max, serve un colpo in mezzo
Aspettando Arthur, solo Locatelli è una certezza. Piace Tchouameni ma qualcuno deve partire: Kulu McKennie e Pellegrini in bilico
Max Allegri ha cominciato a risistemare la Juve. Sono quattro le vittorie consecutive tra campionato e Champions, tra Chelsea e Toro non sono nemmeno stati subiti gol. Riprova di come, un passo alla volta, il tecnico bianconero stia ridisegnando una Juve un po' più sua. Ma anche a livello di organico c'è più di qualcosa che non quadra, molto di ciò che non va è a centrocampo. C'è Manuel Locatelli che si sta rivelando da subito acquisto azzeccato e leader per forza di tutta la mediana, anche prima del tempo. Aspettando il recupero di Arthur, però, le certezze per ora finiscono tutte attorno allo stesso Locatelli. Perché i vari Rodrigo Bentancur e Adrien Rabiot sono sì titolari, ma alternano cose buone ad altre pessime. Perché Aaron Ramsey è sempre fermo ai box (almeno alla Continassa) e Weston McKennie appare già pericolosamente involuto rispetto al giocatore che aveva stupito tutti appena arrivato a Torino. E allora si continua a lavorare più o meno sotto traccia per rinforzarlo questo centrocampo, già a gennaio. Pur sapendo che la condizione di partenza resta la stessa dell'estate: per ogni innesto deve coincidere almeno una cessione. Anche o soprattutto per questo alla fine non è arrivato né Miralem Pjanic né Axel Witsel: vero che la nuova linea guida impone investimenti solo per elementi di prospettiva, ma il mercato è fatto anche di occasioni. Che la Juve non ha potuto cogliere al volo proprio perché ha avuto le uscite bloccate.
NEL MIRINO. La squadra mercato bianconera continua a tenere sotto stretta osservazione un giovane talento in particolare: Aurelien Tchouameni, classe 2000 del Monaco che ha già fissato il prezzo: servono almeno 40 milioni per acquistarlo. E alla Continassa già dalla scorsa estate si fa di conto per riuscire a trovare una quadra, per caratteristiche sembra proprio Tchouameni il profilo giusto per il nuovo corso bianconero, ma c'è da vincere la concorrenza del Chelsea (tra le altre). Discorso diverso invece per Donny Van de Beek, ormai in rotta con il Manchester United: i suoi agenti hanno ormai avviato contatti con diversi club per rilanciare il suo assistito. In Premier resta l'Everton particolarmente interessato, in Italia forse non c'è solo la Juve, ma la Juve ci pensa sempre più seriamente, soprattutto se lo United aprisse al prestito.
CHI PUO' PARTIRE. Tchouameni, Van de Beek, non solo loro. Prima però, qualcuno dovrà partire. Il primo della lista resta Ramsey: in estate ha però rifiutato tutto, il Wolverhampton ci ha provato fino all'ultimo e ci riproverà. Anche McKennie resta in bilico, di difficile collocazione nello scacchiere di Allegri, paga una serie di comportamenti extra-campo molto poco da Juve: pure lui si è opposto alla cessione, ma a gennaio si potrebbero riaprire le porte della Premier. Poi ci sono anche altri profili che possono fare spazio, su tutti Luca Pellegrini destinato a partire, forse ancora in prestito, c'è la Sampdoria. E occhio alla sorpresa, perché anche Dejan Kulusevski ha ormai perso da tempo lo status di incedibile, specialmente considerando l'inserimento di Federico Chiesa nel pacchetto delle punte di ruolo: Allegri ha provato in allenamento lo svedese «alla Rabiot» senza successo, ha poco spazio e tanto mercato, se arrivasse la giusta offerta potrebbe davvero partire.