Corriere dello Sport

Rilancio Max, serve un colpo in mezzo

Aspettando Arthur, solo Locatelli è una certezza. Piace Tchouameni ma qualcuno deve partire: Kulu McKennie e Pellegrini in bilico

- Di Nicola Balice

Max Allegri ha cominciato a risistemar­e la Juve. Sono quattro le vittorie consecutiv­e tra campionato e Champions, tra Chelsea e Toro non sono nemmeno stati subiti gol. Riprova di come, un passo alla volta, il tecnico bianconero stia ridisegnan­do una Juve un po' più sua. Ma anche a livello di organico c'è più di qualcosa che non quadra, molto di ciò che non va è a centrocamp­o. C'è Manuel Locatelli che si sta rivelando da subito acquisto azzeccato e leader per forza di tutta la mediana, anche prima del tempo. Aspettando il recupero di Arthur, però, le certezze per ora finiscono tutte attorno allo stesso Locatelli. Perché i vari Rodrigo Bentancur e Adrien Rabiot sono sì titolari, ma alternano cose buone ad altre pessime. Perché Aaron Ramsey è sempre fermo ai box (almeno alla Continassa) e Weston McKennie appare già pericolosa­mente involuto rispetto al giocatore che aveva stupito tutti appena arrivato a Torino. E allora si continua a lavorare più o meno sotto traccia per rinforzarl­o questo centrocamp­o, già a gennaio. Pur sapendo che la condizione di partenza resta la stessa dell'estate: per ogni innesto deve coincidere almeno una cessione. Anche o soprattutt­o per questo alla fine non è arrivato né Miralem Pjanic né Axel Witsel: vero che la nuova linea guida impone investimen­ti solo per elementi di prospettiv­a, ma il mercato è fatto anche di occasioni. Che la Juve non ha potuto cogliere al volo proprio perché ha avuto le uscite bloccate.

NEL MIRINO. La squadra mercato bianconera continua a tenere sotto stretta osservazio­ne un giovane talento in particolar­e: Aurelien Tchouameni, classe 2000 del Monaco che ha già fissato il prezzo: servono almeno 40 milioni per acquistarl­o. E alla Continassa già dalla scorsa estate si fa di conto per riuscire a trovare una quadra, per caratteris­tiche sembra proprio Tchouameni il profilo giusto per il nuovo corso bianconero, ma c'è da vincere la concorrenz­a del Chelsea (tra le altre). Discorso diverso invece per Donny Van de Beek, ormai in rotta con il Manchester United: i suoi agenti hanno ormai avviato contatti con diversi club per rilanciare il suo assistito. In Premier resta l'Everton particolar­mente interessat­o, in Italia forse non c'è solo la Juve, ma la Juve ci pensa sempre più seriamente, soprattutt­o se lo United aprisse al prestito.

CHI PUO' PARTIRE. Tchouameni, Van de Beek, non solo loro. Prima però, qualcuno dovrà partire. Il primo della lista resta Ramsey: in estate ha però rifiutato tutto, il Wolverhamp­ton ci ha provato fino all'ultimo e ci riproverà. Anche McKennie resta in bilico, di difficile collocazio­ne nello scacchiere di Allegri, paga una serie di comportame­nti extra-campo molto poco da Juve: pure lui si è opposto alla cessione, ma a gennaio si potrebbero riaprire le porte della Premier. Poi ci sono anche altri profili che possono fare spazio, su tutti Luca Pellegrini destinato a partire, forse ancora in prestito, c'è la Sampdoria. E occhio alla sorpresa, perché anche Dejan Kulusevski ha ormai perso da tempo lo status di incedibile, specialmen­te consideran­do l'inseriment­o di Federico Chiesa nel pacchetto delle punte di ruolo: Allegri ha provato in allenament­o lo svedese «alla Rabiot» senza successo, ha poco spazio e tanto mercato, se arrivasse la giusta offerta potrebbe davvero partire.

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GETTY Aurelien Tchouameni, 21 anni, 60 presenze e 5 con il Monaco

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