De Vrij e Correa piovono fischi Darmian sicuro
di Fabrizio Patania
ROMA
LAZIO Sarri (all.)
Ottiene la reazione chiesta alla Lazio, ma anche una partita in cui si vedono palleggio, spirito di sacrificio, gestione. Cambi indovinati. Così rimonta e costringe l’Inter al primo ko con l’ultima mezz’ora a tutto gas. Successo pesantissimo.
Reina
Riflessi e risposta pronta sul missile di Perisic: è l’unica vera parata. Riesce con le mani a lanciare il contropiede del sorpasso. Porta tranquillità.
Marusic
Aggiunge solidità alla linea difensiva e mette un argine anche sulla fascia sinistra quando entra Lazzari.
Luiz Felipe
Prova superlativa, tira fuori personalità e chiusure, senza far beccare palla a Dzeko. A fine partita va a scherzare con il suo amico Correa, non viene capito da Irrati, becca un rosso incredibile e scoppia in lacrime.
Patric
Gioca 80 palloni e ne sbaglia solo un paio per eccesso di irruenza. Si fa perdonare per il modo in cui difende e combatte ferocemente su Dzeko. Conquista, colpendo di testa, il rigore del pareggio.
Hysaj
5,5 Darmian e Barella lo costringono a rincorrere. Provoca il rigore. Altra prova insufficiente.
Lazzari (21' st) 6,5 Entra benissimo, dando slancio e una scossa alla Lazio.
S. Milinkovic 7,5
È un duello di resistenza con Gagliardini. Il serbo viene fuori alla distanza e va a firmare di testa il gol della sicurezza: è l’incubo dell’Inter.
Leiva
Discreto sino all’intervallo: senza alzare troppo i ritmi, tiene la posizione e dà equilibrio. La flessione è evidente dopo un’ora.
Cataldi (40' st) Basic 6,5
Bravo il croato nel salire a rimorchio, partecipa meno alla costruzione. Tira tre volte, nell’occasione più nitida viene murato da Handanovic.
Luis Alberto (21' st)
6,5 Aiuta la Lazio a gestire la palla e verticalizzare nella fase decisiva della ripresa. Punizione al bacio per il colpo di testa di Milinkovic.
Felipe Anderson
Accelerazioni e lampi, sino all’intervallo tiene sotto pressione Bastoni e mezza Inter. Firma il sorpasso, filando via in contropiede come si fa nel calcio inglese: raccoglie la respinta di Handanovic e condanna Inzaghi, che lo aveva allontanato dalla Lazio.
Akpa Akpro (40' st)
Hysaj
Immobile
Gioca con intelligenza consumata dopo un infortunio muscolare che lo ha tenuto ai box dieci giorni. Freddezza dal dischetto per riportare la Lazio dentro la partita: settimo gol in campionato, meno 2 dal record di Piola.
Pedro
Niente di decisivo, ma lo spagnolo guizza e cuce il gioco sino a quando le energie lo assistono.
Zaccagni (30' st) 6,5
Torna dopo uno stiramento all’ileopsoas e garantisce grande qualità nell’ultimo quarto d’ora, lavorando dei palloni che permettono alla Lazio di respirare e ripartire.
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INTER S.Inzaghi (all.)
Indovina la chiave tattica, ma non i cambi. L’Inter non cerca il raddoppio e nell’ultima mezz’ora viene travolta con tre gol. Del suo ritorno allo stadio Olimpico restano solo l’emozione, gli applausi del popolo biancoceleste e il primo ko in campionato.
Handanovic
Una gran parata su Basic. Nell’ultima mezz’ora ne prende tre, senza colpe specifiche.
Skriniar
Crolla di schianto alle ultime curve: non riesce a murare Immobile sul raddoppio di Felipe, viene sovrastato quando Milinkovic chiude il conto.
De Vrij
Fischiatissimo dall’Olimpico, l’olandese tiene bene soltanto per un’ora. Nel finale resta travolto, come tutta l’Inter.
A. Bastoni
Fatica a contenere Felipe Anderson già nel primo tempo. Commette il fallo da rigore, con il braccio aperto, che riporta la Lazio in partita. Non attraversa un periodo brillante.
Dumfries (22’ st)
Due ragionamenti separati: gli ululati razzisti nei suoi confronti sono da condannare. Il suo comportamento, dopo il gol di Felipe, meritava l’espulsione.
Darmian
Tocca di testa e prolunga per Barella che guadagna il rigore, ma non è un’azione casuale. Si fa trovare spesso libero, interpreta bene la parte assegnata da Inzaghi. Con l’ingresso di Dumfries scala a sinistra.
Barella
È in perenne movimento, si inserisce e guadagna il rigore. Basic fatica a contenerlo, Hysaj non lo vede. La spinta si esaurisce dopo l’intervallo.
Calhanoglu (41’ st) Brozovic
Il croato imposta, cambia gioco, sventaglia: è poco disturbato e libero di organizzare la manovra. Tra i meno colpevoli del tracollo.
Gagliardini
Inzaghi lo sceglie per aggiungere centimetri e contrastare Milinkovic. Regge un tempo, non di più.
Vecino (22’ st)
5,5 Appena rientrato dal Sudamerica, all’Olimpico aveva sfilato la Champions alla Lazio di Inzaghi e segnato anche ai tempi della Fiorentina. Questa volta non replica il fattore sorpresa.
Dimarco
Gran piede, innesca con un cambio-gioco l’azione del rigore trasformato da Perisic, assicura una spinta costante. Finisce da terzo centrale dopo l’uscita di Bastoni: la mossa non paga.
Dzeko
Manca Acerbi, ma non riesce a sfruttare la differenza di centimetri e fisico rispetto a Patric e Luiz Felipe. Fuori partita.
Lautaro Martinez (31’ st) 5
Uno dei protagonisti principali e non giustificati del Far West acceso dopo il gol di Felipe.
Perisic
Marca Leiva, ma non troppo quanto dovrebbe. Spiazza Reina e segna su rigore.
Correa (22’ st)
L’Olimpico lo copre di fischi sino a fargli toccare un pallone o quasi. Si vede a fine partita quando non si accorge e reagisce male all’abbraccio nascosto di Luiz Felipe