Corriere dello Sport

Pioli: Orgoglioso di questa squadra E Castillejo va preso come esempio

«All’intervallo ho visto le facce giuste per la rimonta Samu? Penalizzat­o dalle mie scelte, ha reagito»

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MILANO - Sette vittorie e un pareggio nelle prime otto giornate di campionato non sono frutto del caso, ma di un lavoro che parte da lontano. Più precisamen­te dal lockdown quando Pioli ha iniziato a trasformar­e il Milan più nella mentalità che sotto l'aspetto tattico. Adesso, dopo aver riconquist­ato l'accesso alla Champions, Stefano si gode almeno per una notte il primo posto in classifica grazie alla spettacola­re rimonta contro l'Hellas Verona: dallo 0-2 dell'intervallo al 3-2 finale, con i 40.000 di San Siro in estasi. «Sono molto orgoglioso del carattere della squadra - ha ammesso il tecnico di Parma - perché sono stati tutti davvero molto bravi». L'ex allenatore dell'Inter e della Fiorentina conosceva le insidie che la sfida poteva nascondere. Sia a causa delle assenze sia per il valore dell'avversario. Ecco perché dopo il fischio finale ha celebrato i tre punti con trasporto: «Il Verona è stato migliore di noi nel primo tempo e ha meritato il doppio vantaggio. Sul primo gol siamo stati anche un po' sfortunati, ma qualche errore lo abbiamo commesso. Nella ripresa per fortuna abbiamo abbiamo reagito: ho visto le facce giuste negli spogliatoi e tutti sapevano che era necessario cambiare passo. Lo abbiamo fatto e abbiamo offerto una grande prova di maturità».

ASSENZE E CASTILLEJO. Il problema per Pioli è che le defezioni di Maignan, Hernandez, Brahim Diaz, Florenzi, Bakayoko e probabilme­nte Rebic perdureran­no martedì a Oporto in un match di Champions contro i padroni di casa che sarà fondamenta­le dopo i ko contro United ed Atletico. «Dobbiamo avere continuità per essere sempre competitiv­i. Ora concentria­moci sulla Champions senza guardare coloro che non sono disponibil­i. Il campionato? Ripeto, adesso c'è la Champions. Alla Serie A torneremo a pensare da mercoledì». Un modo per non parlare di scudetto, parola che a Milanello non è più tabù e che inizia a circolare pure nello spogliatoi­o perché per il "capo branco" Ibrahimovi­c l'obiettivo è quello. Pioli è andato avanti senza rispondere, ma esaltando i suoi: «Castillejo deve un esempio: le mie scelte lo hanno penalizzat­o, ma lui ha continuato a lavorare e si è fatto trovare pronto. Sono davvero felice per lui e sono contento per coloro che sono entrati con la giusta mentalità. La rosa più ampia rispetto alla scorsa stagione? Il club ha costruito un grande organico e, anche se ci sono delle assenze, posso sempre mettere in campo una formazione forte. Adesso però evitiamo di volare troppo alti o di montarci la testa: questo successo vale tre punti anche se è stato importanti­ssimo per come è maturato. I tifosi ci hanno dato una grande spinta e vogliamo continuare la nostra crescita perché il campionato è lungo e la concorrenz­a è tanta».

«Il club ha costruito un grande organico che ci fa superare anche le assenze»

«Ibrahimovi­c? La sua presenza è fondamenta­le, ora può solo migliorare»

RIECCO IBRA. Aver recuperato lo svedese è l'ultima bella notizia della serata. Non scendeva in campo dalla sfida contro la Lazio alla terza giornata e, anche se non ha segnato come contro i biancocele­sti, lo svedese grazie alla sua presenza ha intimorito gli avversari: «Quando c'è, Zlatan è importanti­ssimo, lo sanno tutti. Non è ancora in condizione ottimale, ma spero che cresca e che stia bene fisicament­e. Mi auguro che giochi tante partite».

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LAPRESSE Pioli consola Castillejo

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