Per il Pescara tre punti di platino Alla Fermana non basta Nepi
GIRONE B - I biancazzurri soffrono ma riescono a spuntarla
PESCARA (4-3-3): Di Gennaro 7; Cancellotti 6,5 Ingrosso 6 Illanes 6 Frascatore 5,5; Diambo 6,5 (22’ st Zappella 6) Pompetti 7 Memushaj 6 De Marchi 7 (28’ st D’Ursi 6) Ferrari 6,5 (46’ st Veroli sv) Bocic 6 (28’ st Rauti). A disp.: Radaelli, Sorrentino, Rasi, Marilungo, Galano, Nzita, Sanogo, Clemenza. All.: Auteri 6,5.
FERMANA (3-5-2): Ginestra 6; Rossoni 6,5 Alagna 5,5 (27’ st Mordini 6) Corinus 6,5 (38’ st Cognigni sv); Pannitteri 6,5 (27’ st Lovaglio 6) Mbaye 6,5 Graziano 6,5 Urbinati 6 Rodio 6 (45’ st Bugaro sv); Bolsius 6 Nepi 6,5. A disp.: Moschin, Grossi, Frediani, Pistolesi, Rovaglia, Sperotto, Ajradinoski, Marini. All.: Riolfo 6,5.
ARBITRO: Longo di Paola 6. Guardalinee: Votta e Galimberti. Quarto uomo: Saia.
MARCATORI: 41’ pt Ferrari (P, rig.), 3’ st De Marchi (P), 6’ st Nepi (F, rig.) AMMONITI: Diambo (P), Rossoni (F), Ingrosso (P), Frascatore (P), Mbaye (F), Memushaj (P), Cancellotti (P). NOTE: spettatori 2.678, incasso 16.814 euro, ospiti 65. Angoli 7-1 per il Pescara. Recupero, 1’ pt, 3’ st.
PESCARA
Risultato in bilico fino all’ultimo secondo, ma alla fine il Pescara ce la fa e porta a casa i tre punti, dopo qualche rimpianto per quelli lasciati qui all'Adriatico. In avvio è un Pescara un po’ sottotono, colpevole nei primi 15’ di concedere tre ghiotte occasioni gol (due di Nepi e una di Pannittieri) a una Fermana volenterosa di interrompere l’incubo delle sconfitte in trasferta. In questa fase nel Pescara si mette in evidenza il portiere, che ogni volta evita i guai. Poi un primo segno di vita biancazzurra: al 18’ Ferrari ce la mette tutta ma la palla pare aver vita propria: prima viene tooccata dai guantoni di Ginestra poi rimbalza su palo e traversa. Al 34’ altra azione: Pannittieri sguscia in area, viene fermato e si procura una punizione, è lo stesso Pannittieri a battere ma c’è miracolo di Di Gennaro, in forma smagliante. Il primo tempo sembra concludersi in parità, ma il parziale cambia. Accade in una manciata di secondi: grande confusione in area e fischio dell’arbitro: Alagna ha allungato la mano, è rigore. Duello Ginestra-Ferrari, lo vince il biancazzurro.
Nella ripresa, primi 5’ di fuoco. De Marchi parte verso la porta, salta un uomo, poi l’altro e tira: è gol, i guantoni di Ginestra non possono nulla. Ma neanche quelli del lodevole Di Gennaro. Appena 2’ dopo, Frascatore provoca un rigore e Nepi lo trasforma riaprendo il match. Poi, qualche altra occasione, soprattutto per il Pescara, come quella di Rauti al 35’, bloccato da Rossoni, che si improvvisa portiere con Ginestra fuori dai pali. Ma alla fine il Pescara mette. tre punti in cassaforte e testa al Modena.
DOPO GARA. Al termine della gara
il Dg dei marchigiani, Fabio Massimo Conti, parela un episodio avvenuto al rientro negli spogliatoi: «A fine primo tempo, un giocatore del Pescara ha rivolto minacce di stampo mafioso al nostro tecnico. L’arbitro e l’assistente erano a mezzo metro e non sono intervenuti, la cosa mi ha lasciato a bocca aperta».