Corriere dello Sport

Per il Pescara tre punti di platino Alla Fermana non basta Nepi

GIRONE B - I biancazzur­ri soffrono ma riescono a spuntarla

- di Francesca Febbo

PESCARA (4-3-3): Di Gennaro 7; Cancellott­i 6,5 Ingrosso 6 Illanes 6 Frascatore 5,5; Diambo 6,5 (22’ st Zappella 6) Pompetti 7 Memushaj 6 De Marchi 7 (28’ st D’Ursi 6) Ferrari 6,5 (46’ st Veroli sv) Bocic 6 (28’ st Rauti). A disp.: Radaelli, Sorrentino, Rasi, Marilungo, Galano, Nzita, Sanogo, Clemenza. All.: Auteri 6,5.

FERMANA (3-5-2): Ginestra 6; Rossoni 6,5 Alagna 5,5 (27’ st Mordini 6) Corinus 6,5 (38’ st Cognigni sv); Pannitteri 6,5 (27’ st Lovaglio 6) Mbaye 6,5 Graziano 6,5 Urbinati 6 Rodio 6 (45’ st Bugaro sv); Bolsius 6 Nepi 6,5. A disp.: Moschin, Grossi, Frediani, Pistolesi, Rovaglia, Sperotto, Ajradinosk­i, Marini. All.: Riolfo 6,5.

ARBITRO: Longo di Paola 6. Guardaline­e: Votta e Galimberti. Quarto uomo: Saia.

MARCATORI: 41’ pt Ferrari (P, rig.), 3’ st De Marchi (P), 6’ st Nepi (F, rig.) AMMONITI: Diambo (P), Rossoni (F), Ingrosso (P), Frascatore (P), Mbaye (F), Memushaj (P), Cancellott­i (P). NOTE: spettatori 2.678, incasso 16.814 euro, ospiti 65. Angoli 7-1 per il Pescara. Recupero, 1’ pt, 3’ st.

PESCARA

Risultato in bilico fino all’ultimo secondo, ma alla fine il Pescara ce la fa e porta a casa i tre punti, dopo qualche rimpianto per quelli lasciati qui all'Adriatico. In avvio è un Pescara un po’ sottotono, colpevole nei primi 15’ di concedere tre ghiotte occasioni gol (due di Nepi e una di Pannittier­i) a una Fermana volenteros­a di interrompe­re l’incubo delle sconfitte in trasferta. In questa fase nel Pescara si mette in evidenza il portiere, che ogni volta evita i guai. Poi un primo segno di vita biancazzur­ra: al 18’ Ferrari ce la mette tutta ma la palla pare aver vita propria: prima viene tooccata dai guantoni di Ginestra poi rimbalza su palo e traversa. Al 34’ altra azione: Pannittier­i sguscia in area, viene fermato e si procura una punizione, è lo stesso Pannittier­i a battere ma c’è miracolo di Di Gennaro, in forma smagliante. Il primo tempo sembra concluders­i in parità, ma il parziale cambia. Accade in una manciata di secondi: grande confusione in area e fischio dell’arbitro: Alagna ha allungato la mano, è rigore. Duello Ginestra-Ferrari, lo vince il biancazzur­ro.

Nella ripresa, primi 5’ di fuoco. De Marchi parte verso la porta, salta un uomo, poi l’altro e tira: è gol, i guantoni di Ginestra non possono nulla. Ma neanche quelli del lodevole Di Gennaro. Appena 2’ dopo, Frascatore provoca un rigore e Nepi lo trasforma riaprendo il match. Poi, qualche altra occasione, soprattutt­o per il Pescara, come quella di Rauti al 35’, bloccato da Rossoni, che si improvvisa portiere con Ginestra fuori dai pali. Ma alla fine il Pescara mette. tre punti in cassaforte e testa al Modena.

DOPO GARA. Al termine della gara

il Dg dei marchigian­i, Fabio Massimo Conti, parela un episodio avvenuto al rientro negli spogliatoi: «A fine primo tempo, un giocatore del Pescara ha rivolto minacce di stampo mafioso al nostro tecnico. L’arbitro e l’assistente erano a mezzo metro e non sono intervenut­i, la cosa mi ha lasciato a bocca aperta».

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LPS Il rigore di Ferrari che ha sbloccato il risultato per il Pescara

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