Sogno De Zerbi il colpaccio con Ancelotti
Agli ucraini serve soltanto vincere Il Real ritrova Mendy e Marcelo
Èdi nuovo Shakhtar-Real! Capricci del sorteggio, ucraini e spagnoli si ritrovano nuovamente in un girone di Champions in cui è inserita anche l’Inter. Esattamente come l’anno scorso, quando la squadra di Donetsk si tolse la soddisfazione di sbancare l’Alfredo di Stefano con uno storico 3-2, per poi confermarsi anche a Kiev, con un secco 2-0. A passare, però, furono i blancos, insieme al Borussia Monchengladbach. È cambiato parecchio negli ultimi dodici mesi, a cominciare dai due uomini che siedono sulle due panchine, con Roberto De Zerbi che ha rilevato Luis Castro e Carlo Ancelotti che ha preso il posto di Zidane, come è cambiato anche il quarto incomodo del gruppo, con l’apparizione della debuttante assoluta Sheriff, che con due vittorie a sorpresa proprio contro i due avversari di serata ha letteralmente scombinato i piani di Shakhtar e Real, a cui ora tocca recuperare il terreno perduto. Al momento Benzema e compagni si ritrovano secondi a quota 3 punti, davanti di due lunghezze rispetto a Marlos e soci e ai nerazzurri di Simone Inzaghi.
IN CRESCITA. In considerazione della falsa partenza nella fase a gironi, a De Zerbi a questo punto ci vuole una doppia impresa contro i blancos per raddrizzare una situazione quanto meno complicata. «Ovviamente siamo in difficoltà dopo la sconfitta contro lo Sheriff, che poi ha battuto anche il Real», la riflessione del tecnico di Brescia, che alla vigilia si è concesso per una gustosa intervista a El Pais. «La qualificazione si fa complicata, ma miglioreremo. Purtroppo non abbiamo ancora raggiunto il livello che piacerebbe avere a me in Champions. Dobbiamo vincere qualche titolo in Ucraina e, così facendo, cresceremo». L’ex tecnico del Sassuolo, che ha perso per l’intera stagione Lassina Traoré, vittima di un serio infortunio al ginocchio, ha poi detto la sua sui rivali di stasera. «Hanno un maestro in panchina come Ancelotti. Stanno vivendo un cambio di ciclo, che contempla l’incorporazione di giovani come Militao e Vinicius in una struttura che mantiene grandi campioni come Benzema, Kroos e Modric».
CRISI D’IDENTITÀ. Ancelotti, orfano di Carvajal, Ceballos, Bale, Hazard e Jovic, ritrova Mendy e Marcelo. Recuperati anche Militao e Alaba, reduci da due contusioni. Mente concentrata esclusivamente sugli ucriani, vietato farsi distrarre dal Clasico di domenica prossima. «Conosco bene De Zerbi, è un amico. Lo Shakhtar gioca molto bene, come lo faceva il Sassuolo», l’avviso di Ancelotti, che poi ha filosofeggiato un po’ sull’identità del suo nuovo Real. «Abbiamo provato a difendere col 4-4-2, ma non ci è riuscito benissimo. Questa squadra deve giocare col 4-3-3, ne sono convinto». Eppure non è da escludere, anche stavolta, un uomo in più sulla mediana, per rispondere alla qualità del numeroso manipolo di brasiliani che si ritroverà di fronte. «Negli ultimi giorni ho visto cose buone in allenamento. Siamo pronti».