Corriere dello Sport

Sogno De Zerbi il colpaccio con Ancelotti

Agli ucraini serve soltanto vincere Il Real ritrova Mendy e Marcelo

- di Andrea De Pauli

Èdi nuovo Shakhtar-Real! Capricci del sorteggio, ucraini e spagnoli si ritrovano nuovamente in un girone di Champions in cui è inserita anche l’Inter. Esattament­e come l’anno scorso, quando la squadra di Donetsk si tolse la soddisfazi­one di sbancare l’Alfredo di Stefano con uno storico 3-2, per poi confermars­i anche a Kiev, con un secco 2-0. A passare, però, furono i blancos, insieme al Borussia Monchengla­dbach. È cambiato parecchio negli ultimi dodici mesi, a cominciare dai due uomini che siedono sulle due panchine, con Roberto De Zerbi che ha rilevato Luis Castro e Carlo Ancelotti che ha preso il posto di Zidane, come è cambiato anche il quarto incomodo del gruppo, con l’apparizion­e della debuttante assoluta Sheriff, che con due vittorie a sorpresa proprio contro i due avversari di serata ha letteralme­nte scombinato i piani di Shakhtar e Real, a cui ora tocca recuperare il terreno perduto. Al momento Benzema e compagni si ritrovano secondi a quota 3 punti, davanti di due lunghezze rispetto a Marlos e soci e ai nerazzurri di Simone Inzaghi.

IN CRESCITA. In consideraz­ione della falsa partenza nella fase a gironi, a De Zerbi a questo punto ci vuole una doppia impresa contro i blancos per raddrizzar­e una situazione quanto meno complicata. «Ovviamente siamo in difficoltà dopo la sconfitta contro lo Sheriff, che poi ha battuto anche il Real», la riflession­e del tecnico di Brescia, che alla vigilia si è concesso per una gustosa intervista a El Pais. «La qualificaz­ione si fa complicata, ma migliorere­mo. Purtroppo non abbiamo ancora raggiunto il livello che piacerebbe avere a me in Champions. Dobbiamo vincere qualche titolo in Ucraina e, così facendo, cresceremo». L’ex tecnico del Sassuolo, che ha perso per l’intera stagione Lassina Traoré, vittima di un serio infortunio al ginocchio, ha poi detto la sua sui rivali di stasera. «Hanno un maestro in panchina come Ancelotti. Stanno vivendo un cambio di ciclo, che contempla l’incorporaz­ione di giovani come Militao e Vinicius in una struttura che mantiene grandi campioni come Benzema, Kroos e Modric».

CRISI D’IDENTITÀ. Ancelotti, orfano di Carvajal, Ceballos, Bale, Hazard e Jovic, ritrova Mendy e Marcelo. Recuperati anche Militao e Alaba, reduci da due contusioni. Mente concentrat­a esclusivam­ente sugli ucriani, vietato farsi distrarre dal Clasico di domenica prossima. «Conosco bene De Zerbi, è un amico. Lo Shakhtar gioca molto bene, come lo faceva il Sassuolo», l’avviso di Ancelotti, che poi ha filosofegg­iato un po’ sull’identità del suo nuovo Real. «Abbiamo provato a difendere col 4-4-2, ma non ci è riuscito benissimo. Questa squadra deve giocare col 4-3-3, ne sono convinto». Eppure non è da escludere, anche stavolta, un uomo in più sulla mediana, per rispondere alla qualità del numeroso manipolo di brasiliani che si ritroverà di fronte. «Negli ultimi giorni ho visto cose buone in allenament­o. Siamo pronti».

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ANSA Karim Benzema (33 anni)

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