Conceiçao: «Vale tutto»
Il Porto ultimamente è da allarme rosso, quando incrocia squadre italiane. Ha perso una volta nelle ultime dieci partite casalinghe contro le nostre, e soprattutto ha mandato a casa Roma e Juve di recente. Provocando, a marzo del 2019, l'esonero di Di Francesco all'indomani dell'eliminazione in Champions League. Quindi il sogno è di portare via un altro scalpo simile. E il Milan, già di per sé diretto in un dentro o fuori lusitano, diventa l'occasione per Sergio Conceiçao di ritrovare una difesa a pieno regime. Mbemba ha scontato la squalifica contro il Liverpool, anche se non è al massimo della condizione e ha Marcano come alternativa immediata nel reparto. Poi rientra Pepe, che lo scorso marzo giganteggiava a Torino quando la Juve
dovette ingoiare un boccone amarissimo. «Sappiamo che si tratta di una partita decisiva», spiega Conceiçao in una vigilia che lo riporta indietro ai tempi in cui frequentava il nostro campionato. Scudetto con la Lazio, quindi il Parma e un passaggio all'Inter. Con la fascia destra come terreno di caccia. «Credo che la chiave sia difendere bene: chi saprà farlo meglio, vincerà. Partite come questa si preparano da sole. Ci attende una serata decisiva per il passaggio del turno». Riparte dal terzo posto nel girone, il Porto, che nelle ultime quattro edizioni di Champions alle quali ha partecipato si è regolarmente qualificato agli ottavi. A differenza di stavolta, però, aveva vinto almeno una delle prime due partite. Non che l'avversario di serata sia l'ideale per sbloccarsi. «Anche perché il Milan avrebbe meritato i tre punti sia a Liverpool che con l'Atletico Madrid», osserva ancora Conceiçao, che potrebbe fare i conti con Ibrahimovic nel secondo tempo di stasera. «Conosciamo le caratteristiche di Zlatan, tra i migliori al mondo: è poderoso, ha doti fisiche e tecniche sopra la media».