Corriere dello Sport

«Il Bologna dovrà essere più rispettato»

Resta ancora viva la polemica dopo l’arbitraggi­o di Abisso con l’Udinese

- di Giorgio Burreddu BOLOGNA

Il giorno dopo fa ancora più male. Nonostante a Casteldebo­le abbiano provato a ragionarci su, la trasferta di Udine ha lasciato il segno. Basta errori arbitrali, basta scelte penalizzan­ti: questo vuole il Bologna. Più rispetto, più attenzione. Sinisa Mihajlovic è stato chiaro: ha parlato di «compensazi­one», di errori, di scelte non corrette. «Non so quanto potremo andare avanti così», ha detto. Il giallo di Svanberg a compensare l’espulsione di Pereyra; il fallo non fischiato a Skorupski per il blocco subito in area piccola; e aggiungete­ci il giallo a Mihajlovic per aver chiesto alla fine spiegazion­i all’arbitro: di questo passo, ha ragione il tecnico del Bologna, sembra difficile poter andare avanti con lucidità. In settimana la società chiamerà i vertici arbitrali, ma filtrano già alcune indiscrezi­oni sulla linea e sulle risposte. Per la classe arbitrale nessun errore contro l’Udinese: la direzione di Abisso è stata corretta. Adesso, però, sono attese le designazio­ni.

CITTÀ. Come ha fatto notare ancora Sinisa: «Sono già diverse volte che poi squalifica­no gli arbitri che hanno sbagliato in una nostra partita». Anche la città è stanca. Non solo per gli errori di Udine e per quelli della sfida contro il Genoa, errori che, ha fatto notare Mihajlovic, «ci hanno perdere 4 punti». La questione è molto più profonda e tocca tutto l’ambiente. Anche perché in quattro stagioni non è la prima volta che Mihajlovic solleva il problema. Negli anni, anche per la politica esplicita di Joey Saputo che non ama il clamore, la dirigenza rossoblù ha sempre scelto di parlare solo quando necessario. Ma ieri nell’immediato post partita c’è stato un confronto accesissim­o tra dirigenti e allenatori, tutti d’accordo nel voler esprimere un sentimento forte, nel riportare alla stampa i malumori. Anche sui social, cassa di risonanza, la gente legata al Bologna ha sollevato la questione. Secondo molti è un fatto di «scarsa consideraz­ione». Per altri è la classe arbitrale a «non essere all’altezza». E il Var? «Così è inutile».

In settimana è in programma una chiamata ai vertici arbitrali

Preoccupan­o gli ultimi punti “persi” in vista di Milan e Napoli

REGOLE. La regola 7 parla chiaro. Nell’area di porta “la contesa per il possesso del pallone è consentita”. Ma il bello viene dopo. “Un calciatore sarà punito soltanto se nel contrasto salta addosso al portiere, lo carica o lo spinge in modo negligente, imprudente o con vigoria sproporzio­nata”. Il blocco ai danni di Skorupski, secondo il mondo rossoblù, rientrereb­be in un chiaro caso di negligenza. Impedirebb­e al portiere rossoblù di muoversi per il meglio e, dunque, sarebbe fallo. Da notare che dopo le proteste rossoblù per il gol dell'Udinese Abisso ha estratto quattro volte il cartellino giallo (Skorupski, Dominguez, Hickey e Soriano) nel giro di quindici minuti.

RISPETTO. Anche questo è un segno di come la gestione della partita, mai cattiva per la verità, Abisso l’abbia perduta in quel frangente. A rendere furioso il Bologna non è tanto aver perso la possibilit­à di agganciare il «terzo o quarto posto», come ha detto Mihajlovic. E nemmeno l’aver perso «quattro punti in otto gare». Scoccia aver perso punti che sarebbero serviti per affrontare con maggiore serenità Milan e Napoli, le prossime avversarie. Il pensiero di Mihajlovic di domenica sera è dunque anche la voce della società, che però valuterà anche altre modalità di approccio ai media. Il club vuole essere ascoltato di più e avere maggiore peso durante le partite.

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LAPRESSE Sinisa Mihajlovic ammonito a fine gara dall’arbitro Abisso

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