Corriere dello Sport

Cagliari uruguaiano nella corsa salvezza

Mazzarri contro la Samp ha puntato sulla “garra charrua” La spinta di Godin, Caceres e Nandez è fondamenta­le per uscire dalle sabbie mobili

- Di Giuseppe Amisani CAGLIARI

Ha avuto il coraggio di osare ed è stato ripagato con gli interessi. Walter Mazzarri ha deciso di puntare sugli uruguaiani contro ogni previsione ma alla fine ha avuto ragione lui perché i tre che sono scesi in campo dal primo minuto, hanno lasciato una firma indelebile sulla vittoria ottenuta contro la Sampdoria.

MOSSA VINCENTE. Godin, dopo qualche incertezza in avvio, ha ingranato la quarta ed è riuscito a mettere la museruola a Quagliarel­la, annullando anche un Gabbiadini non in grande giornata, Caceres è andato a bersaglio a coronament­o di una partita da applausi e Nandez non ha bisogno di alcuna descrizion­e. Pur con il freno a mano tirato dopo le fatiche con la Celeste, il Leone rossoblù ha fatto la differenza e la conferma è arrivata a tempo scaduto quando ha avuto la forza di abbozzare un ultimo scatto per rubare il tempo a Murru e servire un cioccolati­no per la seconda rete di Joao Pedro. Un impatto devastate per tutti i tre che sembravano destinati alla panchina anche se alla vigilia lo stesso Mazzarri aveva lasciato aperto uno spiraglio. «Vedremo come stanno e poi deciderò chi avrà la possibilit­à di scendere in campo dal primo minuto per restarci fino a quando riuscirà ad essere utile e chi invece subentrerà in corso di gara» aveva detto il tecnico sabato pomeriggio. Alla fine, però, a prevalere è stata la qualità del gioco che i tre moschettie­ri uruguaiani sono capaci di sviluppare nonostante la lunga parentesi in nazionale. Impegnati con la Celeste, Mazzarri li avrebbe voluti durante la pausa per mettere a punto le sue idee di calcio e invece ha dovuto farne a meno. Dovrà fare loro un rapidissim­o riassunto di quanto indicato agli altri ragazzi, ma quello che i tre (quattro con Pereiro) hanno perso in questioni tattiche, lo hanno sostituito con esperienza e qualità. E questa mossa ha dato i frutti sperati nel match contro i blucerchia­ti nel quale a contare maggiormen­te è stata la “garra charrua” che i tre ci hanno messo per mettere le mani su tre punti preziosiss­imi.

OBIETTIVO BIS. All’orizzonte c’è un nuovo tour de force con i tre incontri in appena una settimana, ma Godin e compagni potranno prima sfruttare al meglio il periodo che li condurrà alla trasferta di

Firenze. Avranno qualche giorno per rifiatare e poi cinque giorni di lavoro standard prima di tuffarsi nella nuova impresa galvanizza­ti dal successo di domenica scorsa. Le fatiche con la nazionale sono ormai un lontano ricordo così come il lungo viaggio di ritorno dal Sudamerica, ma soprattutt­o a fare la differenza sarà la potente medicina dei tre punti che è capace di curare ogni male. I tre saranno subito a disposizio­ne di Mazzarri per dare ancora il loro contributo e puntare alla continuità di rendimento che dovrà portare il Cagliari lontano dalle sabbie mobili della bassa classifica. E tutto sarà più semplice per una squadra che, così come storicamen­te confermato, si è dimostrata essere ancora dipendente dai suoi giocatori uruguaiani. Una lunga storia d’amore che, pur con qualche piccola eccezione, ha sempre dato i suoi frutti creando un legame indelebile tra Uruguay e Sardegna, destinato a durare ancora a lungo.

Il primo successo stagionale rilancia le aspettativ­e: domenica c’è la Viola

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CIAMILLO Nahitan Nandez e Martin Caceres

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