Zenit, vincere per sognare
TORINO - Lo Zenit San Pietroburgo vuole il bis. Il successo sul Malmö, unito alla sconfitta del Chelsea contro la Juve, ha permesso ai russi di agganciare i Blues in classifica, aprendo a nuove prospettive in caso di colpaccio contro i bianconeri. Lo snodo è decisivo perchè, se una vittoria permetterebbe di sognare in grande, una sconfitta metterebbe a serio rischio le chance di qualificazione agli ottavi. Se non è una partita decisiva, certamente le assomiglia molto e Sergej Semak lo sa eccome, pur non sbilanciandosi più di tanto. «La Juve sta benissimo dopo due vittorie e ha già una posizione buona in classifica; per noi sarà una gara molto importante per recuperare posizioni». La prudenza del tecnico è forse dovuta anche alle due sconfitte consecutive subite in campionato dal
lo Zenit a cavallo della sosta che hanno rallentato il volo in testa alla classifica e alla parallela crescita dei bianconeri. «Noi stiamo benissimo» assicura in ogni caso Semak. «Non siamo nervosi - gli fa eco Vjaceslav Karavaev, difensore appena recuperato - anche la Juve ha i suoi punti deboli». L’allenatore aggiunge: «Sarà una partita dura e complicata e sarà difficile raggiungere buon risultato, ma faremo del nostro meglio per fare punti. La Juve gioca bene in entrambe le fasi e rappresenta una macchina da risultati. Ha un gioco aggressivo, attento nei dettagli; tutto appunto è studiato per fare risultati. E poi ci sono i singoli, penso a Morata, Bonucci e Chiellini. Giorgio è l'anima e il carattere della Juve».
Nel 2013-14, Semak era un giovanissimo vice nello staff tecnico di Luciano Spalletti, allora allenatore dello Zenit e ora capolista lanciatissimo con il Napoli. «Non ho sentito Luciano ma sono molto contento per lui. È una persona ed un allenatore meraviglioso, seguo i suoi successi». Stasera proverà a imitarlo.