Corriere dello Sport

GOL DOPO GOL LA JUVE DECOLLA

Allegri, mani sulla qualificaz­ione: punteggio pieno dopo tre partite, difficilis­simo segnare Sesta vittoria consecutiv­a, la quarta di fila per 1-0 Gara ben gestita, con poche emozioni. Ma nel finale arrivano l’assist di De Sciglio e il guizzo di Kulusevsk

- Di Andrea Ramazzotti

La Juventus ha ipotecato la qualificaz­ione agli ottavi battendo a San Pietroburg­o lo Zenit grazie a una rete del subentrato Kulusevski. Il guizzo dello svedese, intuizione vincente di Allegri dopo un'ora di gioco, ha firmato la sesta vittoria di fila, la quarta consecutiv­a per 1-0. O, se preferite, “di corto muso” come ama dire il tecnico di Livorno. L'ultimo a segnare alla Signora è stato Candreva, a 7' dal termine della sfida contro la Sampdoria allo Stadium (32). Da allora sono passati 367 minuti con la porta chiusa: un bel biglietto da visita in vista del big match di domenica a San Siro con l'Inter.

I bianconeri non hanno giocato bene e si sono presi i tre punti, che li mantengono in vetta al girone, concludend­o appena due volte nello specchio. La seconda a quattro minuti dalla fine con l'ex Atalanta e Parma, servito da un cross di De Sciglio, tra i migliori sia contro la Roma sia ieri. Per il morale si tratta di un successo pesantissi­mo perché dà alla Juve la sensazione di essere tornata... se stessa ovvero una formazione alla quale è difficilis­simo segnare. Come negli anni

dei nove scudetti di fila.

EQUILIBRIO. Nella fredda notte russa la Juventus non si è scaldata con il gioco: ha tenuto in pugno la gara grazie a un marcato possesso palla (62% al 45'), ma non ha trovato varchi nello schieramen­to compatto dello Zenit perché era troppo lenta. Semak ha rinunciato alla difesa a quattro per schierare un 3-4-3 che in fase di non possesso si trasformav­a in un 5-41 con linee molto strette. Solo Dzyuba, centravant­i di quasi due metri, era un corpo estraneo a una squadra che si muoveva con grande sincronia impedendo ai bianconeri di trovare sia l'ampiezza sia varchi tra i reparti.

Allegri ha puntato su Locatelli in regia, con Bentancur votato al recupero e McKennie incursore di una mediana inedita, ma ha dovuto fare i conti con troppi errori nei passaggi. La sua Juventus così non ha mostrato né ritmo nell'impostazio­ne né il giusto tempismo per andare alla riconquist­a alta del pallone. Anche perché i padroni di casa, con Malcom e Claudinho rapidi sugli esterni, non permetteva­no a Bonucci e compagni di distrarsi: bastava un passaggio sbagliato per scatenare la ripartenza dei russi, che hanno costruito la chance più pericolosa con Claudinho, fermato con difficoltà da Szczesny.

La Signora ci ha provato soprattutt­o con Chiesa, il più vivo nel primo round, ma neppure lui è riuscito a inquadrare lo specchio. Poco o niente da Morata, qualche dribbling non velenoso di Bernardesc­hi. All'intervallo giusto lo 0-0 anche perché Kritsyuk non era mai stato impegnato.

PIÙ JUVE. Neppure ad inizio ripresa lo Zenit ha concesso molti spazi, ma la Juventus ha comunque costruito una palla gol importante, con McKennie stoppato da Kritsyuk. Allegri ha provato a dare più vivacità, sprint e tecnica con un triplice cambio: dentro Cuadrado, Arthur e Kulusevski per Alex Sandro, Locatelli e Bernardesc­hi. Il colombiano sulla destra ha spinto bene, il brasiliano in mezzo ha preso in mano il pallino del gioco e lo svedese ha deciso la sfida con l'1-0. Meglio di così Max non poteva fare...

Semak ha capito che doveva provare a resistere perché un punto sarebbe stato importante e si è giocato Azmoun al posto di Dzyuba oltre a togliere l'ammonito Karavaev. McKennie è andato di nuovo vicino all'1-0, ma il suo colpo di testa su ottimo cross di De Sciglio, spostato a sinistra, è terminato a lato. Lo 0-0 sembrava “sigillato” e invece il primo gol in Europa di “Kulu” ha fatto esultare la Signora. La Juventus non vinceva le prime tre partite del girone di Champions League dal 2018-19 e anche in quel caso in panchina c'era Allegri. Non è certo un caso...

Lo svedese in campo dopo un’ora, Semak non può replicare all’intuizione di Max

ALLENATORE: Semak

SOSTITUZIO­NI: 15’ st Azmoun per Dzyuba e Sutormin per Karavaev, 24’ st Kuzyaev per Malcom, 43’st Krugovoy per Chistyakov ed Erokhin per Claudinho

A DISPOSIZIO­NE: Kerzhakov, Byazrov, Kravtsov, Mostovoy, Khotulev, Kuznetsov AMMONITI: 30’pt Barrios e 1’st Karavaev per gioco falloso

ALLENATORE: Allegri SOSTITUZIO­NI: 13’ st Cuadrado per Alex Sandro, Arthur per Locatelli e Kuluvevski per Bernardesc­hi, 31’ st Kean per Morata, 39’ st Ramsey per Bentancur A DISPOSIZIO­NE: Perin, Pinsoglio, Danilo, Rugani, Chiellini AMMONITI: 15’ st Arthur e 49’ st Ramsey per gioco falloso

 ?? ??
 ?? ANSA, GETTY ?? La rete decisiva di Dejan Kulusevski, 21 anni. A sinistra lo svedese festeggia con Moise Kean, 21
ANSA, GETTY La rete decisiva di Dejan Kulusevski, 21 anni. A sinistra lo svedese festeggia con Moise Kean, 21
 ?? ??
 ?? NOTE: ANSA ?? MARCATORI: 41’ st Kulusevski. ASSIST: De Sciglio.
ARBITRO: Schärer (Svi). Guardaline­e: De Almeida e Zogaj (Svi). Quarto uomo: Bieri (Svi). Var: Dankert (Ger). Avar: San (Svi).
spettatori 19.000. Angoli: 7-4 per lo Zenit. Recupero pt 0, st 5’
Massimilia­no Allegri, 54 anni
NOTE: ANSA MARCATORI: 41’ st Kulusevski. ASSIST: De Sciglio. ARBITRO: Schärer (Svi). Guardaline­e: De Almeida e Zogaj (Svi). Quarto uomo: Bieri (Svi). Var: Dankert (Ger). Avar: San (Svi). spettatori 19.000. Angoli: 7-4 per lo Zenit. Recupero pt 0, st 5’ Massimilia­no Allegri, 54 anni
 ?? ANSA ?? Abbraccio tra Szczesny e De Ligt
ANSA Abbraccio tra Szczesny e De Ligt

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy