Svolta Newcastle arriva Fonseca
LONDRA - Newcastle, si cambia. Come ampiamente previsto, il club inglese ha annunciato ieri l'addio di Steve Bruce... anzi, la vera sorpresa sta nel fatto che il suo esonero non era arrivato subito dopo l'acquisizione del club da parte della nuova proprietà saudita. Secondo fonti inglesi, il club sarebbe ora vicinissimo all'ingaggio di Paulo Fonseca, tecnico portoghese in forza alla Roma la passata stagione. L'ex-tecnico giallorosso era stato contattato da intermediari già lo scorso giugno, ma il passaggio di proprietà ai sauditi non era ancora stato approvato dalla Premier League e, al tempo stesso, era in trattativa con il Tottenham. Il club londinese però ha virato rotta all'ultimo momento e, dopo un flirt con Rino Gattuso, ha preso un'altro portoghese Nuno Espirito Santo, ex-Wolverhampton Wanderers. E così Fonseca è rimasto alla finestra. Secondo la stampa locale gode della stima di Amanda Staveley, plenipotenziario del club, e starebbe superando la concorrenza di una rosa di altri potenziali candidati, da Roberto Martinez (CT del Belgio) a Steven Gerrard (attuale tecnico dei Rangers) ad altri disoccupati illustri come Frank Lampard, Eddie Howe e Lucien Favre. Intanto fonti vicine al club sottolineano che comunque si tratterà di un progetto a lungo termine e di una crescita graduale. Il fondo sovrano saudita avrà pure in gestione circa 450 miliardi di euro, ma gli investimenti saranno graduali. Questa non sarebbe un'operazione "mediatica" tipo Paris St Germain o Manchester City, dove si affrontano grosse perdite per avere un ritorno a livello d'immagine. L'obiettivo invece è quello di trasformare in breve tempo il club in una squadra capace di competere per un posto in Europa League. Poi, si vedrà. In un'intervista al Daily Telegraph, Bruce ha espresso il suo rammarico: «E' stato molto duro. Non mi hanno mai realmente voluto, ho avuto la sensazione che molti volevano che io fallissi, ho avuto l'impressione che nessuno credesse in me, ho sentito dire che ero una persona senza merito, un ciccione fallito, uno stupido, tatticamente inetto, una testa di cavolo. E sentivo questo cose anche quando vincevamo. Ho sofferto e ha sofferto tutta la mia famiglia e questo non lo posso ignorare». I maligni sottolineano come Bruce, invece di lamentarsi, magari avrebbe potuto sottolineare un po' di gratitudine al club che lo ha tenuto in panchina la settimana scorsa per potere arrivare al traguardo delle mille panchine. Senza dimenticare che ad alleviare il suo dolore ci sono i circa 8 milioni di euro di buonuscita pattuita con la proprietà precedente (ma ora a carico della nuova società).