Corriere dello Sport

Spunta Piqué e il Barcellona può sorridere

Sedicesima rete in Champions per il blaugrana eguagliato il primato tra i difensori di Roberto Carlos Ansu Fati rinnova (2027): un miliardo di clausola!

- Di Andrea De Pauli BARCELLONA

Boccata d’ossigeno per il Barcellona, che dopo i due pesanti 0-3 consecutiv­i incassati contro Bayern Monaco e Benfica ottiene finalmente i suoi primi tre punti in Champions League, imponendos­i su una poco più che ordinata Dinamo Kiev, ferma al suo punticino, grazie a una rete alla fine del primo tempo di Gerard Piqué, che ha eguagliato Roberto Carlos come il difensore con più gol (16) nella storia della Champions League.

LA TORRE. Nell’inusuale orario del tardo pomeriggio, Ronald Koeman si presenta con l’undici previsto, con Ansu Fati, Agüero e Coutinho, ancora a corto di minuti dopo i recenti problemi fisici, che partono dalla panchina, anche in vista del fondamenta­le Clasico di domenica prossima. Scelta che apre le porte di una maglia da tiolare al macchinoso Luuk de Jong, affiancato in avanti dal connaziona­le Memphis Depay e da un Dest altissimo sulla corsia destra. L'eterno Mircea Lucescu risponde con una versione piuttosto prudente del suo 4-2-3-1, che nelle lunghe fasi di non possesso varia, spesso e volentieri, in un 4-4-2, con la linea dei centrocamp­isti che si schiaccia su quella dei difensori per ridurre al massimo gli spazi per le combinazio­ni per vie centrali dei padroni di casa.

ANIMA DA CENTRAVANT­I. Davanti alla doppia muraglia ucraina, così, il Barça cerca di rispettare il piano piuttosto scolastico elaborato dall’ex ct dell’Olanda per portare a casa l’intera posta in palio, ovvero gioco insistito sulle fasce, dove Jordi Alba, sulla sinistra, e Dest, dall’altra parte, scodellano una quantità incredibil­e di cross alla ricerca della testa di Luuk de Jong, che tra ansia da prestazion­e e centri non sempre precisi, non riesce mai a trovare la porta. Appena una manciata di minuti e la prima palla gettata a centro area di Jordi Alba trova, in realtà, proprio l’avanzatiss­imo Dest, che alza da due passi. La prima palla decente capita al volenteros­o Luuk attorno al 20’, ma il suo colpo di testa esce di un soffio. Decisament­e più pericoloso l’ex Siviglia, a metà frazione, quando calcia dal limite all’incrocio, ma trova la grande risposta di Bushchan. Lo schema non cambia e, al 36’, arriva il sospirato vantaggio blaugrana grazie al gagliardo Piqué, protagonis­ta di una scorriband­a offensiva su una giocata a palla ferma. Del solito Alba l’assist vincente.

Domenica Clasico con il Real Madrid Dinamo Kiev mai pericolosa

PECCATI DI GIOVENTÙ. Sbloccato il risultato - i catalani ci hanno messo 216 minuti per trovare il primo gol in questa edizione di Champions League - Koeman prova a recuperare l’essenza del tiki taka e, ad inizio ripresa, si ripresenta con Ansu Fati e Coutinho al posto di Mingueza e Luuk De Jong. A sfiorare il raddoppio è proprio Ansu, che dopo un pasticcio del portiere ospite Bushchan, tenta una inutile rovesciata invece di servire gli inferociti Coutinho e Busquets, lì nei pressi con la porta spalancata di fronte. Scelta sbagliata che mantiene aperto il risultato fino al fischio finale, anche se di occasioni, su entrambe i fronti, praticamen­te non se ne vedono più. Ansu, che a fine partita ha rinnovato il suo contratto col Barcellona fino al 2027, con tanto di clausola rescissori­a da un miliardo di euro come il compagno Pedri, potrà provare a rifarsi domenica, quando il Real Madrid visiterà il Camp Nou.

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GETTY Gerard Pique, 34 anni, esulta: ieri un gol da tre punti

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