Micidiale Bayern il finale è tutto suo
Il Benfica lotta, va a sbattere anche su Neuer poi crolla mentre comincia a credere nell’impresa Dopo due reti annullate e due pali Sané sblocca al 70’, ed è goleada
Al da Luz passa il Bayern Monaco. Già, il Benfica ha accarezzato l’idea di strappare un punto al Bayern per più di un’ora, dopo aver messo sotto il Barcellona qualche settimana fa. Niente sorpresa bis. I tedeschi senza Nagelsmann influenzato - vincono per 4-0 con uno sprint nel finale: Sané sblocca la sfida al 70’ e gli altri gol arrivano a valanga nel giro di un quarto d’ora. Per Lewandowski e soci è praticamente fatta perché mettono un piede mezzo negli ottavi di finale vincendo una gara dominata dall’inizio alla fine. Si tratta del terzo successo su tre. I 9 punti, quindi, sanno quasi di sentenza dato che il Benfica resta fermo a 4 punti e il Barcellona ha appena mosso i primi passi, salendo a quota 3 punti.
A SENSO UNICO. Il punteggio che va in archivio rispecchia l’andamento della contesa. E’ stata una partita a senso unico anche se tutti i gol sono arrivati nella seconda parte della ripresa. Una scarica di proiettili e via. Eppure il Bayern ha provato fin da subito a segnare, ma la porta del Benfica sembrava stregata, impossibile da bucare. Nel primo tempo il migliore in campo risulta Vlachodimos, un muro. Bravo nelle uscite a valanga e sulle palle alte. A tenere il punteggio fermo ci hanno pensato anche la Var (due gol annullati) e due legni colpiti da Pavard e Lewandoswki all’inizio del secondo tempo. Il Benfica, finché ha potuto, ha fatto quello che doveva fare davanti ad una squadra oggettivamente più forte. Traduzione: difesa a testuggine e qualche ripartenza niente male. La migliore occasione per i padroni di casa capita a Nunez che scatta in contropiede, difende il pallone in area spalle alla porta, si volta e calcia a giro trovando la risposta in corner di Neuer a mano aperta. Prima e dopo tantissimo Bayern.
CHE POKER. Il classico episodio accende la partita al minuto 70: succede quando Sanè calcia una punizione dal limite alla Messi. Precisa, potente e imparabile. Che vale lo 0-1 sul tabellone. Passano dieci giri d’orologio ed Everton realizza un goffo autogol di testa, nel tentativo di intercettare un cross. Una fucilata aerea spegne la luce. Già, il Benfica si scarica, molla mentalmente e paga la stanchezza accumulata a correre dietro ai giocatori del Bayern. Lewandowski firma un tris facile facile, di seguito Sanè cala il poker e la doppietta personale, sfruttando l’assist di Gnabry, letteralmente impossibile da fermare quando mette il turbo.