Zaniolo già corre verso il Napoli Il recupero-lampo è delineato
Nicolò si allena in campo: per ora il ginocchio non dà problemi Mou: «Sono certo, ci sarà»
Si è infilato uno scaldacollo scuro, si è voltato di scatto. E poi giù a correre, avanti e indietro: scatti, allunghi, cambi di direzione. Tutto andava bene. Nicolò Zaniolo ha già ripreso ad allenarsi in campo, anche se lontano dal gruppo che stasera sarà impegnato in Norvegia, e punta con decisione verso il recupero-lampo: vuole giocare già domenica contro il Napoli. Ovviamente è presto per dare certezze, in un senso o nell’altro, ma l’idea di Mourinho è di riaverlo subito disponibile dopo l’infortunio dello Juventus Stadium. «Per me non ci sono problemi, ci sarà» ha detto ieri durante la conferenza della Roma a Bodo. «Dobbiamo rispettare un ragazzo che ha sofferto, ma per il Napoli recupererà».
TENUTA. Zaniolo è molto rinfrancato dall’esito della risonanza magnetica, che ha escluso ogni tipo di lesione al ginocchio operato l’anno scorso. Anzi, dopo lo spavento iniziale che gli ha consigliato di chiedere la sostituzione contro la Juventus si è reso conto di essere ormai a posto. Se l’articolazione ha retto alla pericolosa scivolata sul prato torinese, significa che l’operazione del professor Fink e il successivo lavoro di riabilitazione hanno portato i loro frutti. Ovviamente Zaniolo dovrà essere gestito, non potrà giocare tutte le partite dall’inizio alla fine, ma da un punto di vista clinico è guarito. E la distorsione di domenica scorsa, pur rappresentando un campanello d’allarme del corpo, non è così grave da arrestarne i progressi atletici e psicologici.
GESTIONE. A questo punto, Zaniolo sarà utilizzato contro il Napoli, potrebbe riposare almeno in parte in occasione della successiva trasferta infrasettimanale a Cagliari e poi tornerà titolare contro il Milan il 31 ottobre: se non subentrano contrattempi, sarà accontentato nel suo frenetico bisogno di giocare. Anche perché Mourinho, che contro il Bodo-Glimt lascerà fuori quasi tutti i titolari, lo considera un elemento fondante della Roma. Rinuncerà a lui, come agli altri pilastri, solo perché costretto dagli eventi.
IL PRECEDENTE. Contro il Napoli Zaniolo segnò un gol bellissimo prima che l’incubo cominciasse: era il 2 novembre 2019, uno dei pochi scontri diretti vinti dalla Roma negli ultimi anni. Sempre contro il Napoli, ma allo stadio ora chiamato Maradona, Nicolò rientrò nel 2020 dopo la prima operazione al ginocchio, il destro. Insomma, è un avversario che gli ispira ricordi felici.
SCARTATO. Zaniolo non dimentica, peraltro, che l’allenatore avversario sarà Luciano Spalletti. Che era all’Inter quando, per ottenere il fido Nainggolan, accettò di sacrificarlo e di trattarlo con la Roma. Se dovesse giocare, e magari trovare il primo gol in campionato, potrebbe farsi rimpiangere da chi non ha creduto abbastanza in lui.
Va gestito con cura ma sta bene. E quel conto aperto con Spalletti ....
SICUREZZA. Ma tutto questo passa in secondo piano rispetto al punto di partenza: nessuno, nemmeno Mourinho, vuole rischiare con le ginocchia di un calciatore tanto importante per la Roma. Zaniolo si allenerà anche oggi da solo, mentre i compagni prendono freddo nel circolo polare artico, e proverà a forzare a ridosso della partita. Se non ci saranno controindicazioni, si metterà a disposizione.