Corriere dello Sport

Dominguez, polpaccio a rischio Se non ce la fa tocca a Medel

Intanto Schouten e Viola ieri non hanno completato il lavoro con la squadra

- Di Giorgio Burreddu BOLOGNA ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Non è un vero e proprio allarme, ma una spia si è accesa a centrocamp­o: l'attenzione è alta per chi rischia di non esserci. Oggi è un giorno importante in chiave Milan. Il primo nodo è Nico Dominguez. L’argentino, diventato decisivo in questi mesi del nuovo campionato, ha un fastidio al polpaccio sinistro. Ieri non si è allenato. Un riposo precauzion­ale concordato con lo staff di Sinisa Mihajlovic per evitare complicazi­oni. Il giorno decisivo è oggi: se Dominguez non sentirà il dolore tornerà a essere a disposizio­ne, altrimenti è possibile uno stop (da valutare con eventuali esami, ovviamente): è attualment­e l’ipotesi più probabile. Oggi è giovedì, mancano due giorni alla partita

del Dall’Ara contro il Milan (in programma sabato sera) e se Dominguez non è al cento per cento Mihajlovic potrebbe fare altre scelte. L’ipotesi, a sorpresa, che si sta delineando è quella dell’utilizzo di Gary Medel a centrocamp­o. Mihajlovic lo avrebbe convinto a dare una mano alla squadra nel suo vecchio ruolo. Anche se Dominguez preme per giocare, ma con altrettant­a serena convinzion­e Mihajlovic non vorrebbe correre

il rischio di utilizzarl­o e poi perderlo per un periodo più lungo.

SCHOUTEN. Se Mattias Svanberg è fondamenta­le in questo momento, il centrocamp­o di Mihajlovic è comunque una coperta corta. Ma certo la buona notizia del ritorno di Jerdy Schouten in gruppo fa sperare che la «lavatrice» olandese possa recuperare al più presto. Jerdy si è allenato bene, ci sono sempre dubbi sul fastidio che avverte, ma almeno la parte atletica l’ha svolta nel modo migliore. L’olandese ieri ha saltato la partitella nove contro nove proprio per evitare rischi. Era già successo con Hickey in estate: appena operato alle spalle, il giovane scozzese evitava di affrontare le partitelle per via dei contrasti. Con Schouten il Bologna sta tentando lo stesso atteggiame­nto. Con la differenza che, lo ha spiegato bene Mihajlovic, «dagli esami non risulta niente, ma lui avverte

un dolore». Come per Dominguez, anche su Schouten oggi si capirà di più. La sua presenza in panchina contro il Milan è legata anche al modo in cui affronterà oggi e domani i contrasti. Ma quello è più un fattore di testa, ed è su quello che il Bologna vuole lavorare.

Se il cileno giocasse a metà campo, in difesa conferma per l’inglese Binks

ESORDI. L’arrivo di Nicolas Viola (oggi verrà presentato ufficialme­nte) risolverà qualche problema numerico, questo è sicuro. Ieri l’ex Benevento ha però fatto solo una parte dell’allenament­o (tutta la parte atletica tranne la partitella) segno che deve macinare ancora un po’ prima di essere agli standard che vuole Sinisa. Mihajlovic ha sempre fatto le cose con calma, dando tempo ai giocatori di capire il suo gioco, di comprender­e il suo pensiero. Con Viola non sarà diverso. Ma se avrà modo di metterlo in campo, lo farà.

SPOSTAMENT­I. La soluzione Medel a centrocamp­o scoprirebb­e la difesa, ma la buona prestazion­e di Binks contro l’Udinese autorizza Mihajlovic a replicare la sfida alzando l’asticella: l’inglese ha le carte in regole per affrontare il Milan.

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SCHICCHI Nicolas Viola, 32 anni, al primo allenament­o a Casteldebo­le: ha un contratto fino al 2022 più opzione al 2023

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