Longo freme: «Sappiano cosa fare»
Domani sarà la prova del fuoco. Una notte per capire se l'Alessandria è ancora in grado di dare risposte convincenti. Quel campionato finito in stand-by con la panchina di Longo salva, a inizio ottobre, ma ora di nuovo alle prese con un rebus. Il Crotone dirà, e magari serve a qualcosa puntare tutto sulla cabala. Nel senso che Moreno Longo ha ottenuto l'unica vittoria finora proprio contro una squadra calabrese, il Cosenza. «Voglio entusiasmo dal gruppo», ha detto ieri l'allenatore. «Adesso c'è tutta l'intenzione di riscattarsi, affrontiamo una squadra che rispecchia molto il suo allenatore. Sono aggressivi e cercano l'uno contro uno: dovremo saperli affrontare. Per essere all'altezza, bisogna lasciare da parte le
parole e pensare ai fatti».
MALUMORE. Un giro a vuoto sul campo di Como, adesso arriva quella che solo teoricamente è una sfida salvezza - con tre punti, l'Alessandria raggiungerebbe il Crotone - e soprattutto una nuova occasione. Rimasta senza gol, sabato scorso, soltanto per la seconda volta in otto giornate. Non male, per una neopromossa. Il problema, però, resta sempre la classifica. «I numeri della nostra fase offensiva non ci possono dispiacere», ha confermato Longo. Che, nonostante le difficoltà, non è mai stato messo in discussione dal club. I tifosi dell’Alessandria, durante la contestazione avvenuta qualche giorno fa, hanno criticato perlopiù la società. Ritenuta colpevole di non aver fatto un mercato estivo all’altezza per poter puntare a una salvezza tranquilla. Retaggio anche delle parole che lo stesso Longo aveva speso, parlando di obiettivi mancati al termine del mercato. Un malumore del pubblico che per il momento non coinvolge la squadra, appena tornata in B dopo 46 di attesa e una lunga cavalcata nella scorsa stagione. Longo è anche riuscito a ottenere una promozione tre anni e mezzo fa alla guida del Frosinone. La fiducia, perciò, rimane intatta. «Sperando di migliorare, invece, la fase difensiva», ha puntualizzato il tecnico, che contro il Crotone domani non avrà con sé Sini, Bellodi, Bruccini e Celesia. «Qualche gol in più dagli attaccanti è lecito attenderselo. Perché in certi casi entrano in gioco le qualità del singolo. E non sempre l'episodio viene generato dalla manovra o dall'organizzazione. Sappiamo che il Crotone ha diversi modi di attaccare col suo sistema a tre».
CATTIVERIA. Una ferocia essenziale, allora, quella reclamata dal tecnico dell'Alessandria alla vigilia di un impegno così delicato. «Dobbiamo salvarci e mi aspetto la giusta cattiveria dalla squadra. Lo scivolone di Como? Un episodio isolato».