Mulattieri diabolico «Crotone, segno io»
Il giovane attaccante arrivato dall’Inter ha già colpito tutti. Non solo gli avversari A soli 21 anni l’azzurrino ha tanta personalità Dopo aver giocato in Olanda vuole affermarsi in Italia. «Il pianoforte l’altra mia grande passione oltre al calcio. Diab
Professione goleador. C’è una cosa che Samuele Mulattieri, attaccante del Crotone in prestito dall’Inter, sa fare meglio: i gol. Appena arrivato in B si è fatto notare per aver messo a segno 7 reti in 9 partite se si conta anche la Coppa Italia. Giovane ma maturo è pronto a infiammare il campionato con le sue prodezze.
Negli ultimi tre anni ha giocato in Primavera, B olandese e ora B italiana. Quali le differenze dove ha riscontrato le maggiori difficoltà?
«Sicuramente competizioni diverse. Da noi c’è sicuramente più esperienza, in Olanda invece ci sono molti più giovani è meno tattica, perché si predilige principalmente la fase offensiva. Anche la Primavera mi è stata molto utile per crescere».
Quale modulo preferisce?
«Mi piace giocare sia da punta unica che con un compagno vicino, sono sempre a disposizione del tecnico, indipendentemente da come dispone la squadra».
Immaginava di partire così forte?
«Non saprei dire, certo sono convinto che sia stato un impatto importante. Spero di continuare così».
Quale è stato il suo gol più bello? Quali le sensazioni provate?
«Lo scorso anno un tiro da 25 metri contro una squadra che wsi chiama Den Bosh. Quest’anno probabilmente il primo contro il Brescia. Esultare sotto la Curva Sud del Crotone è stata una sensazione unica».
Quale invece il più importante o quello a cui è più affezionato?
«Tutti i gol sono importanti, ma quello segnato contro il Pisa forse lo è un po' di più, perché ci ha permesso di vincere contro la capolista e sbloccarci».
La doppia cifra è già vicina, quale è adesso il suo obiettivo?
«Più gol faccio, meglio è! Non mi pongo obiettivi a lungo termine, voglio solo migliorare sperando di segnare il più possibile».
Quale è stata la sua reazione quando le hanno detto che la cercava il Crotone?
«La prima reazione molto positiva e poi c’è stato lo zampino di Cordaz che mi ha parlato benissimo di città, squadra e società. Nel Crotone hanno militato calciatori che ora giocano in squadre importanti e la cosa ha influito. Tutti hanno mostrato molta decisione nel volermi, il presidente Vrenna, il direttore sportivo Ursino e il tecnico Modesto. Perciò non ci ho pensato due volte».
Adesso il Crotone e la nazionale under 21, poi il ritorno all’Inter a fine stagione, come vede il suo futuro?
«Io voglio solo fare bene con il Crotone, sono concentrato sul presente. Il prossimo anno si vedrà».
Allenatore giovane e Crotone squadra più giovane del campionato. Come ci si sente a
essere uno dei giocatori con maggiore esperienza nonostante la giovanissima età?
«Sono ancora al secondo anno fra i professionisti perciò non mi posso definire un giocatore di esperienza. È vero che anche il tecnico è giovane ma è molto preparato e noi dobbiamo seguirlo».
I tifosi la adorano. Come è stato accolto dalla città? Come si trova a Crotone? Come vive il rapporto con i tifosi?
«Mi trovo benissimo, con i tifosi c’è un feeling eccezionale, sono molto calorosi e si vede che ci tengono tantissimo alla loro squadra. Anche se è una città piccola, a Crotone si vive molto bene, tutte le persone sono cordiali e il fatto che non ci siano tantissime distrazioni per noi calciatori è un bene».
Tutti conoscono la sua passione per il pianoforte, per il resto come ama trascorrere il suo tempo libero?
«Il pianoforte prima di tutto. Ma mi piace guardare film e serie Tv e ogni tanto giocare alla Playstation».
Canzone, film, serie TV, libro e cibo preferiti?
«Canzoni: Live from Mars di David Bowie e Bohemian Rhapsody dei Queen. Film: Forrest Gump. Cibo: pizza. Serie: White collar. Non leggo tantissimo, mi piace il fumetto Diabolik».
«Questa è la piazza ideale per crescere In tanti sono nati qui Il futuro è adesso»
«Città e tifosi sono speciali. Modesto tecnico preparato Ora tocca a noi»