Djokovic perde con l’Australia
Se vorrà giocare l'Australian Open 2022, il numero 1 del mondo Novak Djokovic dovrà dimostrare di aver ricevuto entrambe le dosi del vaccino contro il Covid-19. Il ministro dell'immigrazione, Alex Hawke, ha spiegato che questa norma si applica a tutte le persone che arrivano in Australia, senza alcuna deroga o eccezione.
«Il governo ha stabilito che per entrare nel nostro territorio devi essere vaccinato e aver ricevuto entrambe le dosi. È una
norma universale, non vale solo per i tennisti», ha sottolineato Hawke in un intervento alla radio locale ABC. L'Australia è una delle nazioni più severe in materia di protocolli sanitari per contenere il rischio di contagio, tanto da aver imposto agli atleti di casa di ritorno dai Giochi di Tokyo una quarantena doppia, di 28 giorni. Dunque, non si tratta in alcun modo di un messaggio diretto espressamente a Novak Djokovic né di una regola solo rivolta ai tennisti, benché secondo stime e ricostruzioni giornalistiche oltre il 30% dei giocatori e delle giocatrici non sarebbero ancora vaccinati.
NIENTE DEROGA. A chi poi ha ipotizzato la possibilità di una deroga per Djokovic in quanto il serbo ha già contratto il COVID-19, il presidente dell'associazione dei medici dello stato di Victoria, il dottor Roderick McRae, ha opposto il suo rifiuto. «Che ci crediate o no, l'immunità che si ottiene con il vaccino è più alta di quella che deriva dall'aver contratto la malattia», ha detto.
Stando così le cose, ha dichiarato Djokovic al quotidiano serbo Blic, «non è detto che io vada a Melbourne per giocare l'Australian Open».
Il numero 1 del mondo, come la star NBA Kyrie Erving, non ha voluto svelare se si è vaccinato o meno. La considera, ha detto, «una questione privata e una domanda inappropriata. Di questi tempi le persone si spingono troppo oltre nel prendersi la libertà di fare domande e giudicare una persona. Qualsiasi cosa tu dica, ne traggono un vantaggio». NOLE INCERTO. Il serbo, in contatto attraverso il suo staff con la federazione australiana, prenderà una decisione definitiva entro un paio di settimane. Anche perché i tempi per ricevere una o entrambe le dosi prima della partenza per la stagione Down Under stringono.
La stretta del governo, intanto, un primo risultato l'ha già avuto: Stefanos Tsitsipas, in passato contrario all'idea di vaccinarsi se non fosse stato messo alle strette, ha ammesso che giocherà l'Australian Open. Lo farà, ha spiegato, «rispettando le condizioni richieste adesso». Dunque, dopo aver ricevuto due dosi di vaccino anti-Covid. Chi non lo farà, perderà la possibilità di disputare lo Slam più ricco in calendario.