Cori dalla “Nord” per il falconiere
ROMA - Un’ombra disonorevole e imbarazzante. Cori ripetuti per Juan Bernabé, il falconiere accusato e sospeso per il saluto romano e l’inneggiamento al Duce condivisi sotto la Tevere con un gruppo di laziali dopo Lazio-Inter. E’ stata la Nord a invocarlo ieri nel primo tempo, nella notte della sua esclusione. Sono stati i complici “nostalgici”. Juan non c’era, è stato evocato per provocazione. E’ stato sostituito da Josè Maria Bernabé, suo fratello, ha “guidato” lui il volo di Olympia in Europa League, nel prepartita di Lazio-Olympique Marsiglia. Vestito con la divisa d’ordinanza ha atteso che l’aquila laziale completasse il suo volo e si posasse sul trespolo, le si è avvicinato e l’ha riportata a casa. Olympia, all’inizio un po’ spaesata, è rimasta di più in quota, ma non ha perso le coordinate, ha centrato l’atterraggio.
Toccherà a Josè Maria pilotare i voli dell’aquila laziale, Juan resta sospeso e in attesa di giudizio a Formello. Non è un dipendente della Lazio, fa parte di una società esterna. Lotito e i legali valutano la possibilità di interrompere il contratto con lui, non certo perdendo Olympia.
IL CASO DUMFRIES. Altro caso, sempre legato a Lazio-Inter. Si aspetta ancora, come auspicato dal Corriere dello Sport-Stadio, l’identificazione del ragazzo che al minuto 87 della partita di sabato scorso ha fatto il verso della scimmia a Dumfries. Le indagini delle forze dell’ordine sono in corso. Lazio-Marsiglia ieri si è giocata senza tifosi francesi, al ritorno (il 4 novembre) la stessa misura varrà per i laziali. La trasferta sarà chiusa.