ZLATAN, I CONTI CON IL PRIMATO
Tanti indizi fanno pensare che domani tornerà titolare Sogna la prima rete da 40enne e la vetta della classifica Assieme a Giroud (Rebic appare in ritardo) può dare il primo posto al Milan con una super media-gol
Scelte ristrette e indizi che portano a Ibrahimovic titolare. Domani è già campionato, Pioli sente il profumo di vetta in un fine-settimana speciale. Da preparare con un Ibra a pieno regime: gli step necessari lo svedese li ha compiuti tra campionato e Champions. A Bologna può essere lui il pericolo numero uno per l'amico Mihajlovic. Zlatan era titolarissimo a Sanremo, in quella serata di marzo assieme a Sinisa. Tra poche ore si ritroveranno, per la prima volta da allora. E Ibra insegue sempre il suo primo gol da quarantenne. La media realizzativa, in rapporto ai minuti giocati, già gli dice bene. Sicuramente più di tutti, nel Milan che in campionato offre la versione migliore di sé. Personalità allegata all'idea stuzzicante di dare l'assalto, questa volta per davvero, allo scudetto. L'Ibrahimovic dalla media di un gol ogni 43 minuti – storia di un campionato in cui finora ha messo insieme un paio di spezzoni – scalda il motore per Bologna. Peraltro il Milan si è appena lasciato alle spalle la prima partita della stagione conclusa senza andare in gol.
STESSA STORIA. Pioli fa anche i conti con un attacco che mette a referto il dislivello numerico tra Rebic e i compagni. Ieri il croato, che otto giorni fa col Verona era uscito malconcio saltando poi la Champions, ha svolto ancora lavoro personalizzato. Soltanto nella rifinitura odierna, nel laboratorio di Milanello, arriverà una risposta decisa e precisa circa il suo problema alla caviglia. Rebic, in ogni caso, finora è alle prese con un girone di andata problematico. In linea con la scorsa stagione, peraltro: stessa storia di un anno fa, quando cominciava a segnare soltanto il 23 dicembre. Al momento, in campionato ha trovato la via del gol una volta sola. La rete dell'Allianz Stadium con la Juve ha evitato al Milan una sconfitta ma tiene comunque la media del croato non all'altezza: un gol ogni 468 minuti. Sarebbe proprio Rebic la prima alternativa nel 4-23-1 a Ibrahimovic e Giroud. Laddove Pioli ha cementificato alcune certezze, tipo quella di Leao trequartista mancino – lavorando sulle qualità del portoghese – e al tempo stesso Diaz accentrato. Non a caso, nessuno ha segnato più di loro (quattro gol a testa) nella stagione rossonera. Accorgimenti tattici che hanno portato Leao a una media-gol accettabile: ne ha segnati tre in campionato, uno ogni 188 minuti.
Non vede Mihajlovic in pubblico dai tempi dello show di Sanremo
ALTA PRODUZIONE. A seguire, Brahim Diaz viaggia con una rete ogni 162 minuti. E' lui il valore aggiunto in fatto di gol anche se il Covid settimana scorsa ha fermato lo spagnolo. I primi due mesi al Milan di Olivier Giroud, tra alti e bassi lasciano comunque in dote tre esultanze in campionato: una ogni 102 minuti, avendo giocato solo tre partite e mezzo la sua produzione risalta ancora di più. Anche Daniel Maldini, infine, si è tolto lo sfizio di un gol nella partita con lo Spezia: il miglior completamento di un reparto che, magari già domani a Bologna, attende solo il miglior Ibrahimovic.