Italia: cresce il ranking salgono brand e attesa
Nuovi riconoscimenti internazionali per Mancini e la Federazione
Dicono quelli di Brand Finance, una consultancy (qualcosa di più di una società di consulenza finanziaria) ideata a Londra da David Haigh, che la vittoria dell’Europeo ha portato in dote qualcosa come 4 miliardi di euro in più al Pil del nostro Paese, con il Brand Italia arrivato a valere complessivamente 2mila miliardi di dollari, frutto di un grande “rimbalzo” economico dopo la svalutazione del 15% nel 2020 dovuta alla pandemia. Come si divertono con gli zeri... Queste cifre portentose arrivano nel giorno della pubblicazione di un’altra classifica (mensile), da parte della Fifa, sempre legata ai risultati sportivi, che per la Nazionale di Mancini vale comunque molto, per il presente e per il futuro. A ottobre 2021 infatti l’Italia è salita al quarto posto del Ranking, scavalcando (di nuovo) pur di un soffio l’Inghilterra, raggiungendo una posizione che gli azzurri mancavano dal luglio 2013. Resiste invece il primato del Belgio (ottenuto nell’aprile 2018), col Brasile che non è riuscito a colmare il gap di punti per il sorpasso, centrato dalla Francia mondiale e fresca vincitrice della Nations League 2021, adesso sul podio Fifa, anche lei capace di superare gli inglesi, passati dunque dalla terza alla quinta posizione. Il fatto che i belgi, sconfitti due volte nella recente Final Four, siano sempre in testa dipende dal fatto che, dopo la ridefinizione dei criteri sui punteggi del ranking, le sconfitte in partite a eliminazione diretta nella fasi finali di una competizione (ottavi, quarti, semifinali, finali) non tolgono punti. Il Belgio così è rimasto a quota 1823.33. Il Brasile ha guadagnato solo 8.63 punti, rimanendo staccato, salito a 1820.36 punti. Ne avesse guadagnati 24.93 come la Francia (ora a 1779,24) sarebbe davanti a tutti. Per parte sua l’Italia ha ottenuto 14.79 punti, salendo a 1750.52 (+0,36 sull’Inghilterra!), a distanza di sicurezza dall’ottava posizione (1681,73), dove è scivolato il Portogallo.
DERBY IBERICO. Con l’Argentina confermatasi al sesto posto, l’altro avvicendemento di peso è stato infatti quello tra Spagna (ora 7ª) ed ex campioni d’Europa. Se questa fosse la graduatoria del prossimo aprile, valida per stabilire le 7 teste di serie (più il Qatar) del sorteggio della fase finale del Mondiale, CR7 diventerebbe la mina vagante del torneo. Fondamentali saranno i risultati di novembre. Che ci riguardano per altri versi.
OLIMPICO PIENO. La continua risalita manciniana (il ct ereditò una squadra finita al 21° posto, aprile 2018, come mai nella
sua storia) è il modo migliore per avvicinarsi alla partita-verità del 12 novembre all’Olimpico, contro la Svizzera (anche lei in ascesa, ora 14ª), in questo momento appaiata agli azzurri in vetta al Gruppo C delle euroqualificazioni mondiali (in Qatar andrà direttamente la prima, la seconda agli spareggi di marzo 2022) con 14 punti (pur con una differenza reti peggiore dell’Italia di 2 gol). Se la manutenzione del terreno di gioco continua ad essere monitorata congiuntamente tra Figc e Sport e Salute, il presidente Gravina e Mancini sperano che a inizio settimana l’azione “politica” della Sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, ottenga l’apertura degli impianti al 100% della capienza. Vorrebbe dire un Olimpico con 64 mila spettatori (contro i 48 mila previsti per ora). Intanto, dopo tre giorni di vendita, sono già stati bruciati 24mila tagliandi. Sale il brand, sale il ranking, sale l’attesa.
Gli azzurri al 4° posto dopo 8 anni: scavalcata l’Inghilterra L’Euro vale 4 miliardi per il Pil Svizzera: Olimpico per 64 mila Ore decisive